domenica 28 marzo 2010

Secondo De Robertis un Papa "simpatico" è meno attaccabile dai media. Chissà quanto dovevano essere antipatici San Pietro, San Paolo...

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Sorprende il fatto che l'autore affermi che un Papa mediatico e "simpatico" (la simpatia non e' un sentimento oggettivo ma soggettivo) sarebbe stato immune dagli attacchi. Non vorrei risultare fuori luogo, ma mi chiedo quanto potessero essere antipatici ai "media del tempo" San Pietro, San Paolo, Santo Stefano e tutti i martiri della Chiesa del primo secolo. Non solo! Mi spingo a chiedermi quanto potesse risultare antipatico Nostro Signore per essere ucciso sulla Croce.
No, il discorso non regge: il Papa non viene attaccato se e' piu' o meno simpatico, ma se parla chiaramente e se mette il dito in tante piaghe che da' fastidio siano riaperte. Questa e' la verita'!
Il Papa deve essere sempre segno di contraddizione.

R.

4 commenti:

mariateresa ha detto...

buongiorno cara. Guarda l' argomentazione nell'articolo mi sembra proprio melensa. Abbiamo un mare di beghe proprio non ho voglia di cimentarmi con questi ragionamenti che sono ruttini mentali.

Maria R. ha detto...

Mah, a questo mi chiedo: se il Papa si mettesse a fare il clown, continuando però nella sua operazione di pulizia, sarebbe meno attaccato? Insomma, d'accordissimo con il pensiero di Raffaella! Buona giornata e buona Domenica a tutti!

Vatykanista ha detto...

Quando ero davvero 'ciofane', negli anni novanta, assicuro che Wojtyla era sì popolare fra certuni, ma odiatissimo o ignorato da talaltri. Oggi succede lo stesso, nihil sub sole novi. Però è la distribuzione diversa di amanti e odianti , fra i giovani e i fedeli (e non fedeli) in generale, che fa la differenza. Vedere che in realtà, quatto quatto, il Prof. Ratzinger sta , in vari modi, conquistando (o ri-conquistando) una bella fetta di 'elite' occidentale, imbufalisce oltremodo diversi potentati...

Anonimo ha detto...

La simpatia, o meglio l'empatia è un buon parafulmine. Benedetto è un santo e grande papa, ma è stato preceduto da un papa eletto ancor troppo giovane... per un pontificato eccessivamente lungo, dove, la pur chiara dottrina aveva un impatto putroppo 'secondo' sulla attenzione su di lui.
Sono convinto della negatività del 'santo subito'. Paolo VI, per papa Giovanni, disse: "la santità va provata". Giov. Pl II ha servito e sofferto molto nella via assegnatagli da Dio: ma lo fece anche mia madre, e nessuno se ne occupa. Ciò per ricordare che il papa è sempre uno solo, quello in carica. Riguardo a ciò, Benedetto è un signore (e non ve ne sono molti), ma non lo si crocifigga.
Il popolo - spesso sull'onda dell'emotività - condiziona troppo.
I movimenti ecclesiali sono una benedizione, ma non debbono essere così influenti da condizionare la gerarchia. Schemi vecchi: schiavi del potere.
Poi c'è sempre qualcuno che deve 'pagare'.
Infine, certi cardinali e vescovi, si debbono rassegnare ad accettare l'esito del conclave. Abbiano a cuore il bene della Chiesa. Anche la loro voce, una volta morti, - e non manca molto - si spegnerà nell'oblio. Resteranno soli davanti a Dio, come tutti(compresi i preti infedeli e indegni). Servano i fedeli armati del puro Vangelo... siano uniti al papa, e basta. Se hanno un consiglio da dargli, non manca loro la possibilità e il dovere di farlo di persona, e in privato. Abbiano rispetto del popolo che hanno servito.