venerdì 30 aprile 2010

Andrea Tornielli: l'abbraccio di Benedetto riscatta gli errori della Chiesa

Clicca qui per leggere l'intervista segnalataci dalla nostra Sonny.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Bello, e c'e' in particolare una frase che meriterebbe di essere analizzata a fondo:
"Perché mi sembra questo il nocciolo della questione: certi vescovi si sono mostrati incapaci di governare perché incapaci di essere veri padri per i loro preti. In questo quadro vanno visti a mio avviso i due pontificati."
Beninteso, molto episcopato e' buono, ma quelli che "fanno notizia" sono sempre i "pochi" balordi di turno.
Se gia' a partire dal Vescovo c'e' la percezione precisa di essere prima di tutto il "padre nella fede" della sua diocesi - e quindi anche del suo clero - e questa e' e resta la sua priorita', le cose si possono risolvere.
Quando purtroppo una qualsiasi carica ecclesiastica viene vista come "punto di arrivo per una carriera" perche' per sentirmi importante o realizzato ho bisogno di uno zucchetto colorato, allora succedono i guai seri: per arrivare allo scopo prefissato va bene tutto e tutto si fa in funzione di.
Quindi anche i problemi - non solo di natura sessuale - invece di essere affrontati per quello che sono e risolverli per quello che si puo', vengono soppesati solo in funzione del possibile impatto positivo-negativo per la mia carriera di turno ecc.
Il che denota non solo una scarsa comprensione di cosa vuol dire "sono venuto per servire e non per essere servito" ma anche prima di tutto una scarsa esperienza di fede, confusa con religiosita' piu' o meno formale a seconda dei casi.

don Alessandro ha detto...

Come sempre Tornielli dimostra una coscienza ecclesiale che è propria di un vero cristiano. Condivido assolutamente l'appropriato commento di anonimo che fotografa una reale situazione dell'episcopato. A proposito di quest'ultimo mi pongo una domanda che è poi una riflessione a voce alta: lungi da qualsiasi spirito contestatario, non è che forse l'accento della Lumen Gentium sulla sacramentalità dell'episcopato viene inteso come se non fosse più il governo il ruolo principale del vescovo diocesano?