venerdì 30 aprile 2010

I discorsi del Presidente Napolitano e del Papa nel commento di Giacomo Galeazzi


Vedi anche:

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Il peso di una lacrima. L'importanza del viaggio del Papa a Malta e la puntuale ricostruzione storica dello scandalo pedofilia a cura di Jean-Marie Guénois (Le Figaro)

Renato Schifani: «Abusi, dal Papa una condanna senza riserve»

L'Illuminismo della Chiesa (Iannuzzi)

Il Presidente Schifani: "Questo Papa non ha paura dei lupi" (Corriere)

Papa Ratzinger e il messaggio dei santi torinesi (Galeazzi)

Preti pedofili, Santa Sede e Cei: no a qualunque forma di nascondimento (Izzo)

Mons. Crociata: la Chiesa deve rispondere secondo lo stile di verità che le è proprio, ovvero secondo giustizia e misericordia (Sir)

Lo psichiatra tedesco Haller (Commissione Indipendente abusi):lo 0,3% riguarda uomini di Chiesa. Il 50% dei casi segnalati si rivela poi inconsistente

Il Papa: in Africa dialogo con l'islam ed impegno per la pace e la famiglia (Salvatore Izzo)

Il Papa al Comitato Vox Clara: "Accolgo con favore la notizia che la traduzione inglese del Messale Romano sarà presto pronta per la pubblicazione cosicché i testi che avete faticato tanto a preparare possano essere proclamati nella liturgia che si celebra nel mondo anglofono. Attraverso questi testi sacri e le azioni che li accompagnano, Cristo sarà reso presente e attivo fra la sua gente"

C'è bisogno di tenere la politica fuori dalla visita del Papa nel Regno Unito (Catholic Herald)

Il Papa: il concerto "ulteriore segno dell'affetto dell'Italia per il Papa". Oggi ogni opera educativa risulta ardua e problematica (Izzo)

Walter Mixa, chi è il vescovo che dà le dimissioni e chiede al Papa di non accettarle (Rodari)

Mons. Crociata: Sugli abusi sessuali ogni generalizzazione è indebita (Osservatore Romano)

Il Presidente Napolitano al Papa: Sono certo che Lei possa ben cogliere la intensa, affettuosa vicinanza nostra e del popolo italiano

Cardinale Levada: la Chiesa contrasta in maniera esemplare la piaga degli abusi (Radio Vaticana)

VII Seminario internazionale dei portavoce della Chiesa: comunicato finale

Occhio! Il commento di Padre Giovanni Scalese

I cinque anni di Pontificato di Papa Benedetto nel commento di Luigi Accattoli

Ulteriori precisazioni sul caso del card. Hans Hermann Groer

Secondo Garelli e Politi il Pontificato di Benedetto XVI sarebbe troppo "occidentale" e trascurerebbe il resto del mondo

Un uomo accusa il Primate del Belgio di avere coperto un parroco pedofilo ma il caso, già noto, non regge

Dopo le dimissioni di Mons. Mixa il Papa riceve i vescovi tedeschi

Oggi le comiche! Il NYT, in un certo senso, scarica la responsabilità dell'articolo relativo al caso Murphy sull'avv. Anderson

Luis Garza Medina (Legionari di Cristo): La decisione di Benedetto XVI del 2006 è stata un duro colpo. Accetteremo le decisioni della Santa Sede

"Beethoven e la scintilla di Dio" e "Schubert, i Lieder della speranza": due testi inediti di Joseph Ratzinger

Dopo ogni campagna di attacchi, la Chiesa ne esce sempre più forte e splendente di prima: la bellissima riflessione di Mons. João Scognamiglio

Napolitano al Papa: "Tempi aspri"

Il Presidente della Repubblica: «Mi dedico interamente alla concordia del Paese»

GIACOMO GALEAZZI

CITTÀ DEL VATICANO

«Sono certo che nella discrezione e nel rispetto con cui seguiamo il quotidiano svolgersi della sua alta missione, ella possa ben cogliere la intensa, affettuosa vicinanza nostra e del popolo italiano»: parole chiare quelle del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, pronunciate ieri pomeriggio nella Sala Nervi gremita per il concerto offerto in onore del Papa nel quinto anniversario del pontificato, evento preceduto da un breve colloquio a porte chiuse.
Alla fine il Papa ha ringraziato Napolitano per il concerto, «ulteriore segno dell’affetto che il popolo italiano nutre nei confronti del Papa». E ha aggiunto un monito: «Le condizioni attuali della società richiedono uno straordinario impegno educativo in favore delle nuove generazioni». Le espressioni contenute nei discorsi del Pontefice e del Capo dello Stato assumono un particolare significato in un momento nel quale la Santa Sede è investita da una polemica mondiale per i casi di pedofilia nel clero e le inadempienze di settori della gerarchia ecclesiastica. E anche ieri la questione ha monopolizzato l'attenzione nei Sacri Palazzi. Davanti allo scandalo degli abusi sessuali commessi da sacerdoti, da parte della Santa Sede, «c’è una grande volontà di servire la verità».
Ai microfoni della Radio Vaticana l'arcivescovo Claudio Maria Celli, presidente del dicastero per le comunicazioni sociali, assicura: «Non siamo patrocinatori del nascondimento o del nascondere qualche cosa». Sul tema degli abusi, Radio Vaticana ha trasmesso anche le dichiarazioni a una tv americana fatte dal cardinale Joseph William Levada, successore di Ratzinger all'ex Sant'Uffizio, per il quale «Benedetto XVI è la persona giusta per guidare la Chiesa in questo momento» e la strada intrapresa dai vescovi degli Stati Uniti nel 2002 per contrastare la piaga degli abusi sessuali sui minori da parte di esponenti del clero può essere presa ad esempio dalla Chiesa di tutto il mondo. Secondo il segretario generale della Cei, Mariano Crociata, nei confronti delle vittime degli abusi commessi da sacerdoti occorre agire con «giustizia e solidarietà», mentre verso i colpevoli servono «rigore e accompagnamento, nel rispetto delle leggi della Chiesa e dello Stato» ha detto il numero due della Chiesa italiana nel suo intervento alla riunione della Commissione presbiteriale italiana, riportato dall’Osservatore Romano.
E ha aggiunto che sui casi di pedofilia nel clero «ogni generalizzazione è indebita»: insomma le «generalizzazioni» vanno evitate «nelle due direzioni: sia nel far credere che in ogni prete si celi un potenziale pedofilo o, all’opposto, nel supporre che le accuse di pedofilia siano soltanto il frutto di un complotto architettato contro la Chiesa». Intanto ieri il Papa ha ricevuto in Vaticano, in via straordinaria, i vertici della conferenza episcopale tedesca dopo le dimissioni presentate dal vescovo «manesco» di Augusta, Walter Mixa, ordinario militare di Germania (ci sarebbe una pressione dello stesso Mixa perché non vengano accettate).
Benedetto XVI ha ricevuto il presidente della Conferenza episcopale tedesca, Robert Zollitsch, l'arcivescovo di Reinhard Marx e il vescovo ausiliare di Augusta Anton Losinger. Il vescovo Mixa ha prima negato, poi ammesso di aver assestato qualche schiaffo a dei bambini all’epoca in cui era parroco e infine ha rassegnato le dimissioni nelle mani del Papa. Intanto si riapre un fronte anche in Belgio: André Leonard, primate della Chiesa cattolica belga, avrebbe insabbiato il caso di un sacerdote pedofilo, impedendo che il religioso potesse finire in tribunale: è quanto pubblica il quotidiano belga De Morgen.

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1 commento:

Anonimo ha detto...

Anche nelle nomine e rinunce di ieri, Mixa non c'è.Forse i viaggi di Zoellistsch a Roma son serviti a qualcosa.Eufemia