domenica 16 maggio 2010

Melloni dà consigli per superare la tempesta pastorale perfetta (Burini)

Clicca qui per leggere l'articolo segnalatoci da Alessia.
Non concordo in nulla e per nulla con Melloni. Padre Lombardi dovrebbe rispondere all'insinuazione che siano i media a pretendere un incontro fra il Papa e le vittime. E' il colmo! Se cosi' fosse ci sarebbe stata in ciascuna delle QUATTRO OCCASIONI una schiera di telecamere e fotografi. Ah, per inciso: lo scandalo pedofilia non frenera' la riforma della Chiesa, che riguarda anche il possibile rientro dei Lefebvriani (alla fine e' sempre li' che Melloni va a parare).

17 commenti:

Anonimo ha detto...

Il titolo: "Melloni dà consigli ..."
Risposta: e chi glieli ha chiesti?
Oramai il papato ha perso di autorità: tutti si sentono in dovere di dargli dei "consigli".
Jacu

Raffaella ha detto...

Secondo me invece il Papa ha una grandissima autorita' (e' praticamente l'unico punto di riferimento dei Cattolici).
Per questo c'e' cosi' tanta "agitazione".
R.

mariateresa ha detto...

lo penso anch'io Raffaella. Se non fosse così a che scopo mettere in piedi tanta cattiveria e tanti pezzi da novanta nei media?
Non lo si fa per una personalità insignificante.
Noto anche che Zapatero è andato in un negozio di strumenti musicali e ha comprato un violino

http://www.periodistadigital.com/religion/espana/2010/05/15/zapatero-benedicto-espana-vaticano-reunion-rouco-canizares-vazquez-bertone.shtml

Anonimo ha detto...

@Raffaella e Mariateresa

Che fine avrebbe fatto un teologo che nell'anno del Signore 1950 si fosse permesso come Melloni di dare consigli al Papa o come Kueng di attaccarlo per mezzo stampa e sulla televisione di stato?
Avete letto dichiarazione della direzione RAI nelle quali si dissociano dalle parole di Kueng?
Questo intendo con perdita di autorità: la voce del Papa è per molti, soprattutto teologi e vescovi, una voce tra le tante: non criticabile, criticabilissima.
Qualsiasi vescovo si sarebbe rifiutato di farsi vedere in giro con uno dei due.
Jacu

Raffaella ha detto...

Ah, come sai, io sarei per la linea dura, anzi durissima! :-)
Tuttavia c'e' chi pensa di sfruttare questo momento per prendere a bastonate il Papa (e' gia' successo nei secoli, con i GRANDI Papi).
I risultati sono pero' sotto gli occhi di tutti: masse in Portogallo, flop a Monaco.
Direi che possono andare avanti cosi'...
E' scritto che il Papa debba soffrire proprio perche' Vicario di Cristo e Successore di Pietro.
R.

Anonimo ha detto...

Sulla linea durissima, io sono d'accordissimo con te, e se non avessi a che fare con un sant'uomo, tanti altri uomini di Chiesa avrebbero utilizzato lo scandalo pedofilia per azzerare le gerarchie!

Io sono della modesta opinione che Benedetto debba sfruttare questo affetto che il popolo di Dio gli dimostra: cari fratelli vescovi, come potete vedere il gregge è con me! Volete allora attuare le mie direttive o no?
Infatti molti vescovi (vedi quelli francesi sul motu proprio: non abbiamo concesso molte messe in latino per le poche richieste (quando c'è stata una lavoro di dissuasione a monte)) giocano sulla presunta impopolarità di Benedetto per non seguirlo!
Jacu

PS. io non pagherò certo l'8 per mille alla CEI. Se non vogliono seguire Pietro, vadano a lavorare!

Raffaella ha detto...

Non e' il modo di agire del Papa che non vuole imporre ma dare l'esempio.
R.

Anonimo ha detto...

Ora bisognerebbe mettere mano a difendere la Verità dall'errore insinuatosi nella Chiesa: anche questa è una minaccia dal suo interno.
Non è altro che questa la Grande apostasia: falsi profeti, cattivi maestri, crollo della liturgia compresi gli abusi, la banalizzazione, le dissacrazioni...

Se vien meno la sua missione di rendere il vero culto a Dio e il munus sanctificandi dei fedeli, da cui scaturiscono l'autentica testimonianza e l'etica evangelica, che sono Opera del Signore e non sforzo umano, cos'è più la nostra Chiesa?

Lo sforzo umano è necessario, ma soltanto nel rispondere, aderire e custodire e diffondere la Tradizione Apostolica, non nell'introdurre metodi e strategie come si fa nel marketing... la Chiesa non è una organizzazione umana, è Divino-umana, come il Suo Signore... ma gli imbonitori del Sacro che vanno per la maggiore sembrano averlo dimenticato...

euge ha detto...

Non diciamo stupidaggini...... Se c'è un Papato che sta dando fastidio per la sua autorità è proprio quello di Benedetto XVI! Altrimenti se non fosse così nessuno si darebbe pensiero ad attaccarlo a diffamarlo ed a creare problemi ..... lo ignorerebbero e basta; oppure, avrebbe il bene placido della stampa e siccome asservito ad essa, in vece di cosnigli elargirebbero false lodi ad ogni piè sopspinto. NO! qui se c'è un Papa di autorità e che da fastidio perchè porta la gente comune a risvegliare il rpoprio cervello ed il proprio spirito sotto letargo è proprio Benedetto XVI. Il chiodo fisso di Melloni sappiamo benissimo qual'è il famoso ed ormai stramanipolato concilio Vaticano II da tirare in ballo ogni qualvolta, si debba attaccare il Magistero del Pontefice.

Maria R. ha detto...

Concordo con Euge, infatti la solfa della collegialità è vecchia, come è vecchia la solfa sul celibato (addirittura: lasciare la gente senza Eucarestia? Ma va' la'!).
E concordo anche con Raffaella: se il Papa non avesse autorità, non fosse in grado di risvegliare le coscienze, i progressisti, gli anticattolici, i "mondani" se ne fregherebbero di lui e di tutta la cristianità cattolica!
E penso che la cosa che faccia più terrore ai più, sia proprio il fatto che il Papa (nonostante quello che si dica) attiri specialmente i giovani, da cui parte la riforma (silenziosa e non) della società in ogni suo aspetto (famiglia, lavoro e ovviamente anche sacerdozio e vita consacrata).
Ma la "gestione del potere" di cui scrive Melloni, è impossibile da attuare nella misura in cui il cristianesimo rimane una religione di "libertà" in cui il "controllo" non può essere capillare come vorremmo, altrimenti, bisognerebbe partire dalle parrocchie, vedere quanto si parla del Papa, del suo magistero...e quanto si operi in coerenza con il Vangelo! A dire il vero, credo che questo potrebbe essere anche compito di noi laici (Vaticano II?), ma a volte troviamo più comodo rimanere zitti, seduti nel nostro banco e farci i fatti nostri.

Buona Domenica a tutti :)

euge ha detto...

Concordo pienamente con te Maria!

Antonio ha detto...

Si chiama EUCAR I STIA.
Con la I non con la è.
Alrimenti si è in errore senza accorgersene........

Anonimo ha detto...

E concordo anche con Raffaella: se il Papa non avesse autorità, non fosse in grado di risvegliare le coscienze, i progressisti, gli anticattolici, i "mondani" se ne fregherebbero di lui e di tutta la cristianità cattolica!

non ho messo in discussione questo, ma ho sottolineato come negli ultimi tempi, tutta l'attenzione, per effetto degli scandali sulla pedofilia, si sia concentrata sulla morale, a scapito dell'Apostasia che, purtroppo, nella Chiesa c'è ed è la causa vera di ogni deriva morale

E il Papa non può che esserne consapevole ed aver 'preso su di sé' anche questo peccato... del resto i suoi richiami sono continui
E' la consapevolezza generalizzata che manca e la conseguente Pastorale trascurata dai vescovi, che non attuano le direttive del Papa.

Non so se c'entri e non c'entri la collegialità: sto dando una semplice lettura dei fatti

Anonimo ha detto...

... e quel che è certo è che quanto dico non segue assolutamente il punto di vista di Melloni, se mai il contrario...

Maria R. ha detto...

Mic, non avevo travisato il senso delle tue parole, ma per me la questione "collegialità" come la intendono nello "spirito" del Vaticano II, non ha nulla a che vedere con la pastorale. La pastorale la si fa con e senza collegialità (sempre in base allo spirito del Vat.II), ma bisogna "volerlo", così come, scendendo di un gradino, la "catechesi" parrocchiale(anche con riferimenti al magistero del Papa), la si fa se si "vuole".
Il fatto di seguire o disapplicare il magistero è sostanzialmente una questione che poi rimane personale, altrimenti non avremmo schiere di persone che si definiscono cattoliche, ma la prima cosa che fanno non appena si apra bocca su temi "cattolici", sia puntare il dito contro il Papa e contro quello che dice! (e mica solo fra i laici, succede questo!)

gemma ha detto...

l'interesse del Papa è ora concentrato sulla morale degli uomini di chiesa perchè è un'emergenza del momento, che impressiona e ferisce i fedeli e che sarebbe stato impossibile ignorare. Amplificare la cosa è poi naturalmente servito sia ai media che all'ala dissidente della chiesa per spostare l'attenzione da altre questioni e per portare avanti le loro istanze, proponendole come panacea a tutti i mali. Le riforme cui è tanto affezionato Melloni erano in realtà riforme in altri tempi e non si può continuamente spacciare per riforma ciò che è vecchio di quarant'anni e ha ampiamente pervaso la società e altre confessioni religiose più in crisi di fede della nostra. La fede non è cosa che si può vendere con le concessioni ai fedeli nè le vocazioni prosperare se abbinate ai vantaggi del matrimonio. Proporre sempre le solite soluzioni, pare quasi un marketing della fede studiato a tavolino.
Riguardo al profeta di Cacciari, cui si allude all'inizio dell'articolo, è esilarante come noi non dovremmo preoccuparci degli atei e come loro invece sappiano sempre ciò di cui la fede altrui (e solo quella cattolica normalmente) ha bisogno per rinvigorirsi. Gli effetti dei profeti poi solitamente si vedono dopo anni e anni, spesso non vengono riconosciuti o gli si taglia la testa, e non è detto che quelli che Cacciari riconoscerà in futuro come profeti per il cristianesimo lo saranno veramente. In quanto all'autorità papale, il Papa a mio avviso deve essere autorevole, non autoritario, e Benedetto XVI lo è. Le ostilità alla chiesa e al papato ci sono sempre state, solo che oggi per veicolarle ci si serve più che in altri tempi dei mezzi di comunicazione. Ed è in quest'ambito, che rappresenta la nuova "piazza", che la chiesa deve cercare di essere presente e prestare attenzione, per non lasciare la parola solo a chi vuole divulgare la sua di verità

Anonimo ha detto...

Cavolo... ma e' possibile che si sentono sempre le solite ricette precotte ormai vecchie di decenni?
Se mi si permette una citazione "laica", direi che al mellone di turno stanno a pennello alcuni versi di De Andre':
"si sa' che la gente da buoni consigli
sentendosi come Gesu' nel tempio,
si sa' che la gente da buoni consigli
se non puo' piu' dare cattivo esempio".
:)