venerdì 3 settembre 2010

I consigli non richiesti di Verzè Luigi: "Ecco cosa farei se fossi Papa" ma grazie a Dio non lo è e non lo sarà!

Clicca qui per leggere il divertentissimo canto del cigno di Luigi Maria Verzè. Strano che dimentichi sempre di essere stato sospeso a divinis nel lontano 1973. Noto che cita spesso Giovanni Paolo II ma non risulta che quest'ultimo avesse in animo di trasferirsi a Tripoli. Chissa' come mai questi consigli non richiesti vengono elargiti solo ora, Benedetto XVI regnante. Troppo comodo!
Ho preparato un post speciale per ricordare un po' la biografia di Verzè Luigi.


Summa Haeresium. Ma forse Verzè sta imitando Gaber e dobbiamo attenderci in futuro un “Io se fossi Dio” (Langone)

Meluzzi risponde a Verzè: meglio il Conclave di un Pontefice eletto su Facebook

16 commenti:

Anonimo ha detto...

Potrebbe francescanamente spogliarsi di tutti i suoi averi, infilarsi un saio e partire chessò per un lebbrosario africano dove spendere gli ultimi scampoli di vita in modo utile. Diventerebbe credibile e degno di stima. Pontificare seduto su vari strati di milioni di euro esibendo sfacciatamente il proprio potere fa di lui un fastidioso trombone e basta. Taccia una volta per tutte, la smetta di profferire scempiaggini opportunamente amplificate dal corrierone. Ha rotto!
Alessia

Anonimo ha detto...

Alessia, non hai lasciato neanche uno spicchio nel tuo commento, e quindi di mio non posso aggiungere niente.
Molto brava...e realista!

Anonimo ha detto...

Chiedo al Corriere della Sera di fare un articolo su di me con il seguente titolo: Ecco cosa farebbe Francesco se fosse Don Verzé"
tra l'altro sto ancora aspettando un risposta da Don Verzè per la realizazione di un grande centro di ricerca per la diagnosi delle malattie.
Francesco

Anonimo ha detto...

Chiedo al Corriere della Sera di fare un articolo su di me con il seguente titolo: Ecco cosa farebbe Francesco se fosse Don Verzé"
tra l'altro sto ancora aspettando un risposta da Don Verzè per la realizazione di un grande centro di ricerca per la diagnosi delle malattie.
Francesco

massimo ha detto...

don Verzè,consiglia al papa di andare in africa,e anche perchè...ma perchè le persone come lui piene di sè stesse e molto compiaciute di sè non fanno loro per prime le cose che consigliano agli altri?

Anonimo ha detto...

Basta, è veramente deprimente sentire le parole di sedicenti Sacerdoti
Andrea

anonimo boero ha detto...

certo che dopo il pensionamento più o meno volontario di marchetto la segreteria di stato sperava di dormire sogni tranquilli e invece il primo alleato di berlusconi scrive un articolo velenoso contro il papa.
bella mossa.
anche il corriere di solito benevolo verso l'osservatore decide di ospitare uno scritto del genere.
chissà se in segreteria di stato possono dire che ne valeva la pena.

Anonimo ha detto...

Che non sia papa è un dato incontrovertibile, ma dire che non lo sarà mai, mi pare che sia una affermazione azzardata. O no?

;)))

Raffaella ha detto...

Beh, ha di molto superato gli ottanta e non entrerebbe in conclave nemmeno se cardinale.
Teoricamente comunque il Papa puo' non essere un cardinale...
:-)

Andrea Tornielli ha detto...

Interessante programma pontificale.
Certo che uno non deve mica aspettare di diventare Papa per scendere in mezzo alla gente senza orpelli, abbandonare le ricchezze, far partecipare la gente a ogni scelta, farsi eleggere, stare in un appartamento modesto, raggiungibile da tutti... Sono certo che tutto ciò sarà già in vigore nella grande opera di don Verzè.

Anonimo ha detto...

Ancor prima di dire “ se io fossi papa” don Verzé dovrebbe, almeno, essere profondo come Benedetto XVI.
Piuttosto cerchi di essere da esempio in un mondo svuotato di quei valori, andando lui in missione nei luoghi del dolore e della sofferenza, perché questo Dio aspetta.
Don Verzé, infatti, non dimentichi che tutto quello che ha realizzato ed oggi possiede è solo esclusivamente dono di Dio, e così come gli altri, che hanno ricevuto questi doni da Dio, debbono considerarsi strumenti di Dio per il bene dell’umanità.
Quindi niente protagonismo e ricerca del successo, si lavori per la Vigna del Signore.
Francesco

Fabiola ha detto...

Questa storia del "se fossi papa", per Verzé, non è nuova. Mi sembra ci fosse già qualcosa del genere nel suo "illuminante" dialogo con il card.Martini e i toni non erano diversi; lì, tra l'altro, si sperticava in lamenti di rammarico per la mancata elezione al Soglio dell'amico Martini, il quale si schermiva ma non tanto...e poi via con il periodo ipotetico dell'impossibilità. Fatuo e vanesio oppure affetto da una singolare forma di ipertrofia dell'io. Ridicolo, in senso etimologico. Grave, invece, che l'autorevole (sic) Corrierone si presti a fare da megafono a questi stucchevoli deliri senili.

gemma ha detto...

se vuole aiutare l'Africa, cominci magare a proporre al suo "bimbo spirituale" politiche diverse. Il titolo dell'eventuale articolo potrebbe essere: io che sono il padre spirituale del premier...

Anonimo ha detto...

Vada lui in Africa invece di fare la predica agli altri.
Come è caduta in basso la chiesa.

un ins.di religione ha detto...

stupisce come questo "signore" che ha speso la sua vita NON a fare il sacerdote e il "buon parroco"ma a costruire un autentico impero,maneggiando quotidianamente fiumi di denaro e guadagnandosi l'appellativo di manager piuttosto che di "Ministro di Dio" abbia l'ardimento di insegnare al Papa a fare il Papa e a dare lezioni di poverta' e umilta'!...lui afferma che abolirebbe ricchezze,sfarzi, presunti privilegi feudali (???),via il cardinalato, vorrebbe vescovi eletti dal popolo,preti sposati( e divorziati naturalmente!!)e via discorrendo con le solite sparate (sempre quelle!!)dei soliti cattolicotti progressisti e ,nel suo caso,radical chik in doppio petto e cravatta!..il signor Luigi Verze',prete sospeso a divinis,dato che ha raggiunto ormai la sua bell'eta'farebbe meglio a smetterla di nuotare nell'oro e a sputare sulla Chiesa,potrebbe,e dovrebbe!piuttosto aprofittare del tempo che il Signore ancora gli concede per farsi un buon esame di coscienza e chiedere perdono!..la sua infatti non puo'certo dirsi una vita povera e semplice,caratterizzata da una condotta irreprensibile e,soprattutto limpida e trasparente!!!

Anonimo ha detto...

Verzè (il Don dovrebbe essere un inutile orpello per un tale propugnatore del pauperismo cristiano) scrive sul "Corriere della Sera" e non sulle "Cioche de Puirin", solo grazie al prestigio che viene alla (sua?) Chiesa cattolica dalla bieca tradizione che l'ha espressa.
Verzè vuole la democrazia nell'elezione dei vescovi (sistema maggioritario o proporzionale?) e del Papa (lui è per il bipolarismo o per il bipartitismo?) e pretende l'abolizione dei Cardinali per una Chiesa santa , cattolica, apostolica e repubblicana.
Verzè costringerebbe Cristo entrare a San Pietro per predicare la buona novella (certo che deve averne di argomenti per "costringerlo"!), forse perchè crede che che Cristo in San Pietro non sia già di casa (per quel che ne sapevo, c'è sempre, nel Tabernacolo).
Verzè da papa vivrebbe in un appartamento (con due arcivescovi scamiciati ballatori di samba) e passerebbe mesi o anni in Africa (e questa è l'unica buona cosa che potrebbe fare se accadesse una tale disgrazia). Si circonderebbe di medici e "volontari" (cassa integrazione per la curia vaticana!) per distribuire aiuti e preservativi alla popolazione(ritardanti e al gusto di fragola, magari!).
Verzè si è proposto di far campare Berlusconi 120 anni, grazie alla ricerca medica (se gli avanza un po' del suo miracoloso ricostituente potrei sperarci anch'io?), ma credo che farebbe meglio a trovare rimedio all'arteriosclerosi galoppante che lo fa farneticare (propongo una colletta).
Verzè non è cattolico, ma mette le mani avanti per non essere scomunicato!
Mi sento un po' confuso!
Marco il tarsognino