domenica 31 ottobre 2010

Martini invita a riscoprire lo "spirito" del Concilio. Lo spirito? Non sarebbe meglio invitare a leggere i testi? Non contento, definisce "sterile" la polemica sulla continuità o discontinuità con la Tradizione

Clicca qui per leggere il testo.
Mentre l'incontro del Papa con i centomila (centomila!) ragazzi di AC viene relegato dal Corrierone in un paio di frasi all'interno di un commento sulle reazioni di Famiglia Cristiana ed Avvenire alla condotta del premier, ecco che il cardinale Martini, ottiene, come sempre, la citazione in prima pagina.
Inviterei il porporato a spronare i suoi fedeli a rileggere i testi del Concilio evitando di citare il famoso "spirito", concetto che si presta a cento e piu' interpretazioni diverse.
La continuita' o discontinuita' del Vaticano II rispetto alla Tradizione e' di importanza capitale per la Chiesa Cattolica. Non si tratta di una polemica sterile, ma del mattone su cui si fondera' il futuro. Capisco che si voglia sminuire il concetto, ma ormai e' troppo radicato nei fedeli piu' accorti :-)
Ovviamente grazie a Benedetto XVI...
Ha fatto bene il cardinale a ricordare di non avere partecipato al Concilio. Joseph Ratzinger, al contrario, pur essendo piu' giovane di Martini, vi prese parte come perito contribuendo in modo determinante alla redazione di testi importantissimi. Quando all'interpretazione del Concilio, quindi, ritengo sia preferibile dare retta alle "fonti dirette", cioe' ai teologi presenti all'assise
.
R.

17 commenti:

sonny ha detto...

Ti straquoto al 100 %. Comunque, il nostro Papa, ha solo due mesi in meno di Martini. Almeno mi sembra....ma in effetti lui c'era, l'altro no!

Raffaella ha detto...

Si', due mesi :-))

Fabiola ha detto...

Chissà se Martini si rende conto della confusione che continua a diffondere?
Tra l'altro la parola "progresso" è quanto di meno adatto ci sia ad indicare lo sviluppo della dottrina nella Chiesa. (Il termine sviluppo è di Newman, che parla di sviluppo del dogma, e che, significativamente, Martini non cita mai.) Il "progresso" suppone un allontamento da ciò che,venendo prima, segna una differenza qualitativa del moderno rispetto all'antico, lo sviluppo suppone lo spiegarsi del vero, presente, tutto, già nell'inizio.
Nella domanda, si legge, il pre-giudizio, che la soluzione sarebbe in un utopico ritorno al Vangelo, di marca protestante,che fa fuori 2000 anni di tradizione, e Martini non solo non corregge ma approva e conferma.

euge ha detto...

Ti straquoto Raffaella ma, perchè nessuno spiega al Card. Martini che per comprendere il vero spirito del Concilio bisognerebbe prima leggere e comprendere i testi? Come sappiamo bene lo spirito del Concilio di cui tanto si parla, prende solo spunto dalle interpretazioni molto spesso fantasiose proprio dei testi.
Ma, si sà Martini è un anti Papa fin dal primo giorno non ci si può aspettare altro che confusione da lui e da chi la pensa come lui! Ti quoto Fabiola soprattutto, nell'ultima parte del tuo post.

Anonimo ha detto...

"Quanto all'interpretazione del Concilio, quindi, ritengo sia preferibile dare retta alle "fonti dirette", cioe' ai teologi presenti all'assise"... il problema è che fra quei teologi c'era anche un certo Hans Kung... meglio dare retta al Papa che comunque propone una linea di interpretazione nella continuità, che è la linea più sensata, perché il cammino storico della Chiesa non deve essere disprezzato: il passato si collega col presente.

euge ha detto...

Ti quoto anonimo!

Anonimo ha detto...

Scusa non fAmoso spirito del Concilioma fUmoso....
Ciao
Flavio

Anonimo ha detto...

Martini e c. sono sempre e sistematicamente proni al "manistream" dei poteri forti, laicisti e che, in fondo, disprezzano la dignità della persona umana, per questo per lui e i suoi accoliti una spazio in prima pagina sul corriere o sul Sole non glielo negherà mai nessuno.

Anonimo ha detto...

Martini e c. sono sempre e sistematicamente proni al "manistream" dei poteri forti, laicisti e che, in fondo, disprezzano la dignità della persona umana, per questo per lui e i suoi accoliti una spazio in prima pagina sul corriere o sul Sole non glielo negherà mai nessuno.

Ambrosiano, ma cattolico ha detto...

Non i testi, ma lo "spirito" del concilio?
Lo "spirito" di Martini e di Dossetti, eretici e scismatici, protestanti e affossatori del cattolicesimo, PERCIO' MOLTO QUOTATI DA MEDIA MASSONI!

Gianpaolo1951 ha detto...

Già..., il cardinal Martini!…
Non è forse “l’esimio” colui che auspica un Concilio Vaticano III?!?
Con quali intenzioni solo lui lo sa…, ciò che invece credo sappiano bene tutti i veri cattolici, è che se “l’eccelso” facesse per una volta quello che un cardinale con la “C” maiuscola è chiamato a fare, la Santa Chiesa Cattolica avrebbe un grosso problema in meno!!!

Ambrosiano, ma cattolico ha detto...

Che alleanza "tempestiva":
Martini e Famiglia Cristiana contemporaneamente all'attacco contro la Tradizione!
Io ho sempre avuto il sentore che quel giornalaccio fosse al servizio della linea martiniana (come anche Avvenire e Jesus), quindi non rivista cattolica!

Anonimo ha detto...

Forse Famiglia Cristiana voleva in quel modo ricordare la festa di Halloween quando escono diversi fantasmi e spiriti... :)

Angel

Andrea ha detto...

Il card.Martini e "Famiglia Cristiana" sono frutti dell'ambiente piemontese. Si tratta di un ambiente in cui, con le dovute eccezioni, l'eroica testimonianza di buon senso e di amore a Dio dei tempi (calamitosi) di don Bosco è stata sostituita dall'adeguamento degli ecclesiastici alla meschinità del razionalismo e del secolarismo.

Anonimo ha detto...

Quando si comincia ad indicare col dito e a dire chi e' massone e chi no, chi e' cattolico e chi no, allora si passa il segno! Inizia la caccia alle pagliuzze negli occhi altrui, e questo e' sbagliato.

Anonimo ha detto...

In che cosa vi pedete...
matteo

Andrea ha detto...

Per l'anonimo delle 5.59: non si tratta di indicare col dito chi è cattolico e chi no, ma di segnalare, dal punto di vista storico-dottrinale, chi e quali ambienti sono andati fuori binario. E' questo il ruolo della scomunica (che spetta alla Gerarchia): suonare il campanello di allarme, analogo al segnalatore automatico di superamento del limite di velocità che esiste su alcune auto attuali.

Se il Vescovo non dice che "Famiglia Cristiana" è off limits, lo dico io, ovviamente senza autorità gerarchica.