lunedì 4 gennaio 2010

Anno Sacerdotale: la testimonianza di un frate pellegrino sulle strade di Internet (Radio Vaticana)


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Anno Sacerdotale: la testimonianza di un frate pellegrino sulle strade di Internet

Viandanti sulle strade del web: è il volto nuovo dei missionari del terzo millennio, che pongono al servizio della fede le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie; strumenti preziosi per “amplificare il bene”. Ne sa qualcosa frate Angelico Boschetto, francescano, reggente della parrocchia di Roverè della Luna, in provincia di Trento, che quest’anno festeggia i suoi 40 anni di sacerdozio. Una vita spesa nel desiderio di portare il Vangelo a chi è lontano, oggi camminando sui sentieri della rete informatica. Ripercorriamo le ragioni di questa scelta “missionaria” nella testimonianza resa a Claudia Di Lorenzi:

R. – Da bambino mio papà con religiosa attenzione leggeva delle lettere che suo fratello – che ormai da più di 25 anni era in Cina – gli scriveva; io ascoltavo i racconti di questo mio zio che era missionario in Cina. Ed è nata in me la vocazione perché avrei voluto anche io essere missionario in Cina. L’idea era questa: ripetere l’avventura di uno che si era fatto testimone del Vangelo. Questo mi entusiasmava. Poi ho imparato con i frati a conoscere Francesco, la bellezza di essere viandanti per le strade del mondo ad annunciare il Vangelo. In quel periodo era veramente impossibile poter andare in Cina: non si poteva fare una missione apostolica andando tra la gente. Per cui, purtroppo, ho dovuto rinunciare.

D. – Ma è rimasto il desiderio di portare il Vangelo a chi è lontano. Oggi attraverso vie nuove…

R. – Ho i sandali ai piedi e quando ho scoperto questa strada informatica che porta l’uomo a vivere in questo mondo in un villaggio globale, in un villaggio nuovo, questo fatto mi ha sorpreso; sono riuscito a camminare sulle vie informatiche per poter – anche in questo modo – portare all’uomo Gesù e il Vangelo.

D. – Come sfrutta le potenzialità delle nuove tecnologie?

R. – Attraverso l’opportunità di poter utilizzare la banda larga ho fatto installare nella chiesa delle webcam per mettere in rete ogni giorno la celebrazione della Messa. La Messa si ascolta, anche per la privacy delle persone e anche perché oggi la banda larga non è ancora attrezzata per poter portare immagini in alta qualità. Si può ascoltare attraverso la homepage del sito della parrocchia. E’ sufficiente scrivere “parrocchia Roverè” e ci sono i link per ascoltare la Messa in diretta. Terminata la diretta rimane on-line. Per cui, chiunque, in qualsiasi ora del giorno, può riascoltarla. La Messa feriale è alle ore 8, poi il sabato alle 18 e la domenica alle 10. Mentre il coro canta all’ingresso del parroco, con un pulsante sull’I-phone posso avviare la presenza in internet: si sentono i canti, si sente la preghiera delle persone, le parole della liturgia, la lettura della Parola di Dio, la celebrazione della liturgia eucaristica. Mettendo il piccolo note-book, posso avere accesso alla nuova versione dei messali feriali che alcuni mesi fa non c’era; al posto del messale ho messo il note-book.

D. – Quali frutti sta portando questo lavoro?

R. – Persone di ogni estrazione sociale e religiosa mi hanno interpellato, anche solo per dialogare. Attenti a queste occasioni sono soprattutto coloro che hanno dovuto emigrare per cercare lavoro in altre terre. Discendenti di persone emigrate hanno oggi occasione di riscoprire le loro radici e le loro origini.

D. – Quali opportunità per il futuro si possono prefigurare?

R. – Attualmente, la preparazione informatica della gente, ma soprattutto degli anziani, è tutta da costruire. Certamente un domani potranno utilizzare in modo veramente bello questo strumento e trovarlo molto gradito!

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