sabato 16 gennaio 2010

Il Papa in sinagoga: il commento di Monteforte (Unità). Precisiamo (per i vaticanisti soprattutto!) alcuni punti essenziali prima della visita


Clicca qui per leggere l'articolo di Roberto Monteforte che mi pare pubblicabile nonostante alcune gravi inesattezze che e' tempo di chiarire una volta per tutte e proprio alla vigilia della visita del Santo Padre alla sinagoga di Roma.
Nessuna polemica (e' il nostro impegno, faticoso, ma doveroso) ma occorre precisare alcuni punti, per fare chiarezza.
Ho voluto "premiare" proprio Monteforte perche' ha ben evidenziato l'attenzione di Papa Benedetto per il mondo ebraico.
Tuttavia ci sono delle questioni su cui occorre essere decisi ed obiettivi in omaggio alla MEMORIA STORICA.
Leggo nell'articolo:


"Un percorso non sempre apparso lineare quello seguito da Benedetto XVI. Non sono mancate le polemiche e le incomprensioni: dalla riabilitazione della messa in latino, di rito preconciliare, e la riesumazione di quella preghiera del venerdì che invoca la «conversione» degli ebrei, poi la revoca della scomunica dei lefebvriani, gli ultraconservatori oppositori del Concilio e dello stesso dialogo con gli ebrei. Ora la ripresa del processo di beatificazione di Pio XII".

Siamo di fronte a pure e semplici inesattezze che non appartengono solo a Monteforte ma a quasi tutti i vaticanisti. Ecco perche' e' tempo di chiarire.
Secondo i Nostri e' stato Papa Benedetto a riabilitare la Messa tridentina, a riesumare la preghiera del Venerdi' Santo, a volere la revoca della scomunica ai Lefebvriani, a riprendere il processo di beatificazione di Pio XII.
Io mi auguro che siano affermazioni in buona fede perche' non solo sono inesatte ma anche piuttosto gravi per chi si occupa di Vaticano.
Copio ed incollo il commento di Francisco (con il suo permesso) anche con riferimento al solito (e basta!) confronto con Wojtyla:

"Il Papa che visitò la Sinagoga di Roma nel 1986 era il medesimo papa che nel 1984 con la lettera "Quattuor abhinc annos" aveva concesso ai vescovi di istituire delle chiese appositamente per i nostalgici della Messa di San Pio V (e quindi anche di celebrare i riti del venerdì santo in santa pace e usare legittimamente usare la preghiera pro judeis del messale del 1962).
Il Papa che visitò la Sinagoga di Roma nel 1986 era il medesimo papa che nel 1985 aveva decreatato le virtù eroiche di Pio IX proclamandolo "Venerabile". E quindi degno della beatificazione il Papa-Re accusato dagli ebrei di crudeltà per aver sottatto bambini ebrei alle loro famiglie.
Ora INVECE gli ebrei dicono che Benedetto XVI non può aspettarsi la stessa simpatia ebraica tributata a Papa Wojtyla dopo il Summorum Pontificum e il decreto sulle virtù eroiche di Pio XII..."

Ringraziamo di vero cuore Francisco per il riferimento STORICO!
La preghiera per la conversione degli ebrei rimase IMMODIFICATA da Giovanni XXIII a Benedetto XVI che decise di cambiarla per andare incontro (!) alle richieste ebraiche.
Perche' nessuno ha mai inveito contro Roncalli, Montini, Luciani e Wojtyla?
Perche' nessuno si e' mai sentito offeso da quella preghiera e ci si adira solo con Benedetto XVI? Non e' un po' strano?

Il processo di beatificazione di Papa Pio XII non e' stato iniziato da Benedetto XVI ma da Paolo VI. Come mai nessuno ha protestato contro Montini, Luciani e Wojtyla?
Come mai Giovanni Paolo II non ha subito lo stesso trattamento quando non solo decreto' le virtu' eroiche di Pio IX (1985) ma procedette alla beatificazione del medesimo Papa nel 2000 (insieme a Papa Roncalli)? Certo ci furono delle polemiche, ma acqua di rose rispetto a cio' che abbiamo visto in questi giorni...
Come mai una simile disparita'?

I Lefebvriani? Fu lo stesso Giovanni Paolo II ad emanare, all'indomani (ALL'INDOMANI!) della scomunica a Mons. Lefebvre ed ai vescovi da lui ordinati senza autorizzazione, il motu proprio "Ecclesia Dei" che istitui' una Commissione apposita (tuttora esistente e presieduta dal card. Levada) con lo SCOPO SPECIFICO di far rientrare i Lefebvriani nella piena comunione con Roma.
Perche' allora nessuno si lamento'?
Due pesi e due misure? Due Papi e due misure?
Nessuna polemica, solo riflessioni ed esposizione di DATI STORICI incontestabili.
Questo post e' rivolto soprattutto ai vaticanisti (non a tutti ovviamente) la cui memoria vacilla quando si tratta di Benedetto XVI. O sbaglio?

R.

p.s. queste riflessioni dovrebbero essere scritte dai quotidiani cattolici (Osservatore Romano in primis) che invece non sono interessati a fare precisazioni. Che siano i blog a ricordare dati storici dimostra quanto poco sia aiutato il Santo Padre....
R.

9 commenti:

Marco ha detto...

C'è un Benedetto XV al posto di Benedetto XVI... Ciao! Marco

Raffaella ha detto...

Grazie, Marco :))
R.

Anonimo ha detto...

credo che tu intenda "da Giovanni XXIII A Benedetto XVI"

Raffaella ha detto...

Esatto :))
R.

Maria R. ha detto...

1) un Papa che ha forte impatto "emotivo-mediatico" (inutile negare che GPII lo avesse!) attira, di primo acchito, molte simpatie, potremmo dire che "trascina" coi gesti, allora sembra che il lavoro o le decisioni che stanno dietro ad un Pontificato, siano meno "imperative" rispetto a quelle di un Papa che ha un approccio più "riservato" ai media. Come è per Benedetto XVI (che io non trovo, però, "freddo")

2)la questione della Messa di San Pio V è vecchia come la storia del "Prima la gallina o l'uovo?"
Quella Messa non è mai stata abolita formalmente e chi vuole se la canta e se la suona per comodo del momento! Ne derivano le debite conseguenze per l'argomento Lefebvriani, per quello che concerne la faccenda "Messale Pio V"

3)in generale, sul perchè prima non si attaccassero i Papi, e ora si...ne avrei piu' di una da dire, ma in sintesi, a mio modestissimo avviso, è sia dovuto al generale senso di "libertà" inteso da molti in maniera molto ampia (e il rispetto dove comincia????) sia al fatto che, a livello "sociale", con Papa Woityla la Chiesa abbia assunto una dimensione innegabilmente nuova e forse ora, molti, tentano di "arginare" questa nuova visibilità, specialmente sapendo di avere a che fare con un Papa di grande spessore non solo spirituale, ma anche intellettuale, che potrebbe ancora di più (come sta facendo!) e in maniera apparentemente "silenziosa", portare la barca della Chiesa a remare sempre piu' in avanti!

Scusate la lungaggine, non ho la vostra cultura in materia, ma ho cercato di dire quello penso :)

Anonimo ha detto...

ecco le domande che qualcuno doveva e dovrebbe fare a laras e luzzatto.
ma non illudiamoci.
conviene a tutti far credere che il cattivo sia sempre ratzinger.

Anonimo ha detto...

queste "smemoratezze" dimostrano quanto, alla fine, sia tutta una questione di pregiudizio nei confronti dell'uomo Ratzinger

guglielmo ha detto...

Non riesco neppure ad immaginare la pubblicazione di una pagina così su un quotidiano cattolico che poi come hai detto tu stessa non rappresenta alcuna polemica ma espone "solo" dati storici che taglierebbero le gambe ad ogni pregiudizio nei confronti del Papa

Anonimo ha detto...

Brava!
Il fatto è che hanno paura. La santa paura del nostro tempo, quella di essere tacciati di scorrettezza politica, il che comporterebbe un'automatica ostracizzazione. A ben vedere, si vorrebbe che il Papa si comportasse come i politici di questi tempi che, in una malintesa interpretazione della democrazia, anzichè cercare di guadagnare consenso per le proprie idee, individuano quello che il "popolo" vuole (qualsiasi cosa voglia, spesso) e se ne fanno interpreti. Prostituzione morale.
Marco