lunedì 18 gennaio 2010

Lerner parla di impossibilità per il Papa di pronunciare il nome di Pio XII. Non è imbarazzo ma rispetto! Quello che spesso manca per Benedetto XVI!

Clicca qui per leggere l'editoriale di Gad Lerner.

Caro Lerner, il Papa e' persona rispettosa ed estremamente educata. Per rispetto alla comunita' ebraica ha evitato un riferimento esplicito a Pio XII (indirettamente ne ha parlato), ma cio' non cambia nulla della sostanza del suo discorso, fermo e schietto.
Purtroppo la cortesia e l'umilta' del Papa vengono un po' troppo spesso scambiate per debolezza, per cui chiunque si sente autorizzato a provocare se non ad offendere. Lo mettiamo in conto, come lo mette in conto anche Benedetto XVI, che non se ne preoccupa affatto.
Sono un po' stanca di leggere "Lo ha dimostrato il Papa quando ha ripristinato la preghiera latina per "l'illuminazione" degli ebrei". Questa affermazione non ha fondamento. Ne abbiamo parlato
qui.
R.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Chi ha studiato latino sa che perfidi significa aver perso la fede.
Tuttavia da buon ebreo ex comunista oggi democraticamente relativista Lerner dimostra la sua altezzosa perfidia!
Matteo Dellanoce

Anonimo ha detto...

Quel cafone di Gattegna ha cominciato il suo discorso salutando prima le istituzioni dello stato (al quale, tra l'altro non sono fedeli come ne ha ribadito >Pacifici la identità Israeliana degli ebrei),e solo dopo ha salutato il papa.
sasso

Anonimo ha detto...

Ripristinato la preghiera per l'illuminazione degli ebrei?

Veramente il Papa ha modificato la preghiera che parlava "dell'oscuramento dei cuori del popolo ebraico" sostituendo quell'espressione con il riferimento all'illuminazione.

Antonio

Anonimo ha detto...

Non è neppure il caso di rispondere . Hanno rotto!!!!!!!!!!!!!!!!

Fabiola ha detto...

"...l'ebraismo vivo e vegeto dopo Cristo e senza Cristo." Boh!
Quello che mi ha colpito di più, negli interventi di ieri, di parte ebraica, è stato proprio l'impossibilità o la non volontà di farci capire quale sia, oggi, l'identità positiva dell'ebraismo.
Sembrano esistere nell'identificazione del nemico (di ieri e di oggi), in una incapacità totale di leggere il loro, tremendo, passato alla luce di una fede aperta alla speranza. Un dolore e una memoria così "pesanti" da assomigliare ad una pietra tombale che neppure Dio sembra poter superare. Mi ha provocato vero dolore. Per loro innanzitutto.
Così differente la serietà lieta e accorata insieme, del nostro sublime Benedetto. Se non ritieni opportuno pubblicare questo post non c'è problema, cara Raffaella.

mdeledda ha detto...

Dite a Lerner che, nella storia, c'è stato un solo ebreo: quello messo in Croce.

Anonimo ha detto...

Il popolo eletto è concepibile solo se si crede nella divinità di Cristo, concepito da un'ebrea. Altrimenti, secondo me, sarebbe un'invenzione aberrante e comunque ora superata e controproducente per loro stessi. Eufemia