domenica 7 febbraio 2010

Caso Boffo e ruolo del Papa, articolo più che riduttivo ed ingiusto di Marco Garzonio sul Corriere della sera di oggi


Clicca qui per leggere l'articolo.

Qualche riflessione. Attenzione: ho deciso di parlare chiaro e non mi interessa chi ci va di mezzo.
Trovo molto offensivo parlare di Benedetto XVI come una sorta di burocrate messo li' in attesa di chissa' quale "Papa magno" che arrivera' in futuro.
Il grande Papa ce l'abbiamo gia' e si e' affacciato stamattina alle 12 in punto dalla finestra del Palazzo Apostolico.
Non ho apprezzato per nulla questa frase: "Certo, v'è un'incognita per chi crede: si chiama Spirito Santo, che soffia dove, come e quando vuole. E in questa sua azione può scompigliare anche i giochi più raffinati e le alchimie meglio studiate. S'è visto con Giovanni XXIII e con Wojtyla".
Che significa? Che questi due Papi sono stati scelti dallo Spirito Santo e gli altri dai cardinali? Enno'...non ci sto! E ora voglio parlare chiaramente.
E' troppo comodo prendersela con Benedetto XVI, accusarlo di essere eurocentrico (che tristezza...e il Sinodo per l'Africa? E quello, prossimo, sul Medio Oriente? E la lettera ai Cattolici cinesi? Tutte barzellette?) e insinuare che altri Papi abbiano ogni merito mentre il Papa attuale crea spesso divisisioni e incomprensioni ed e' concentrato sui problemi occidentali.
Enno'! Parliamoci chiaro e fuori dai denti per una volta: Benedetto XVI ha ereditato una situazione drammatica...DRAMMATICA sotto molti punti di vista.
Ha ricevuto in eredita' una macchina curiale messa malissimo con fazioni e divisioni interne.
Ha ereditato fedeli che non conoscono piu' l'ABC della fede cattolica, seminari costretti alla chiusura per mancanza di vocazioni, vescovi che non hanno ben chiaro il concetto di obbedienza.
Si trova a fronteggiare scandali di preti pedofili che risalgono agli anni settanta ed ottanta sui quali egli non ha alcuna responsabilita'!
Eppure va avanti: prende di petto questi drammi, scrive lettera e chiede scusa in nome altrui.
Certo! La colpa della situazione drammatica non e' di Papa Wojtyla e nemmeno di Papa Roncalli, ma di sicuro non e' di Benedetto XVI, eletto solo cinque anni fa!
Mi dispiace moltissimo leggere certi commenti. Mai una volta che si riconoscano i meriti di Benedetto XVI, mai una volta che non lo si consideri una sorta di "supplente" nel ricordo del bel tempo che fu e nella speranza di un avvenire su cui si fantastica.
Non ci sto piu', mi dispiace!
Il Papa non se lo merita dopo l'operazione pulizia che ha messo in atto.
Noto con grande rammarico che il Corriere e' molto attento a mantenersi obiettivo sul caso Boffo. Purtroppo non lo e' e non lo e' mai stato con Benedetto XVI.
Si conferma quindi perfettamente la sensazione che avevamo espresso qui
.
Raffaella

23 commenti:

Ben ha detto...

Ma è lo stesso Marco Garzonio che è stato Capo Ufficio Stampa dell'Università Cattolica?
Garzonio, Garzonio, fai rima con ...
demanio !

Anonimo ha detto...

sono d'accordo. è ora che chi scrive molto semplicisticamente e apoditticamente cose di questo genere, dando tutto per scontato, e soprattutto dando per scontato uno scollamento fra la 'base' del popolo cristiano e la gerarchia che no esiste, si renda conto che i cattolici non la pensano affatto così. Sono questi articolisti che sono scollati: dalla realtà (giusto ricordare il sinodo per l'?Africa - ama anche la visita in Africa)e dal sensus fidelium, che va in tutt'altra direzione.
Noi siamo con il Papa. Lo amiamo, lo stimiamo e lo apprezziamo. Anche i giornaloni ormai stanno capendo che il popolo dei bloggers fa opinione: aiutiamoli a capirlo ancora meglio: IO, DA CRISTIANO QUALUNQUE, NON CONDIVIDO NULLA DI QUESTO ARTICOLO. Scriviamolo in tanti.

panda ha detto...

qui la biografia e soprattutto le pubblicazioni:

http://www.iulm.it/default.aspx?idPage=4394

mariateresa ha detto...

l'articolo non è granchè ma confesso di non averci visto tutti i significati che ci avete visto voi. Semplicemente mi è apparso loffio. E anche poco chiaro.Con una punta di quella retorica che non vuol dire un bel niente, all'ora della fine, per un cristiano.Insomma mi è parso sipio.

sonny ha detto...

Grazie a Panda per il link fornito. Leggendo il profilo e la bibliografia di Garzonio, mi si è aperta un'autostrada. Mi sa tanto che nel presunto conflitto sabaudo, qualcosa di ambrosiano....c'è

SERAPHICUS ha detto...

Bene, questo articolo, nonostante la forte nausea che provoca, da la possibilità - dopo tutti questi giorni riassumibili sotto la voce "il pseudo-caso Boffo" - di tirare le somme.

Si aprono tre diverse dimensioni, scollegate tra di loro, che nel insieme portano alcuni "poteri" di cattolici" che si autodichiarano tali - "puri", "adulti", "propensi al futuro" (vedasi l'autore di questo articolo e compagni) - a rivelarw le loro intenzioni.

Riassumo:
1. Il "caso Boffo" è un caso puramente italiano che ruota intorno alla galassia "Berlusconi". Da lì e dall'anomalia connessa, tutta italiana, prende le mosse, e lì finisce questa parte parte della storia. Berlusconi - gravemente danneggiato dalle storie estive - ha cercato e trovato il modo di far togliere lo sguardo dalle sue vicende di vario tipo. Boffo era un sacrificio da compiere (che tra l'altro si offrì quasi volontariamente sull'altare, vista la mancanza di chiarezza del personaggio).

2. Ora, sull'effetto prodotto dalla quaestio Berlusconi si innestano rami di diverso tipo, non del tutto comprensibili per l'intreccio che cominciano a formare.
2.a. il problematico passaggio da Ruini a Bagnasco. La necessità di un assestamento all'interno dell'episcopato italiano che a parole "sta vicino al Papa", che nei fatti invece è ideologicamente assai disordinato e eterogeneo e non disposto di seguire e di comprendere il nucleo del magistero di Benedetto XVI. A ciò si aggiunge la sentita mancanza di una forte guida (anche politica) come lo era Ruini.
2.b. in questo contesto è situato la sorprendente e talvolta violenta "presa di posizione" di una persona autorevole come Sandro Magister che nel sentito fastidio a causa del "ridimensionamento" di Ruini comincia a sbroccare. E dunque inizia
2.c. il coinvolgimento del Vaticano nella persona di Bertone come segretario di stato che vuole occuparsi anche di ciò che sinora era di esclusivo dominio ruiniano.
2.d. Si costruisce un'opposizione tra Vaticano e CEI, che per conto sua è ben disposto di "non dire nulla" quando si tratta di attacchi contro la Santa Sede o contro il Papa in persona. Questa opposizione esiste, anche se più sulla carta che nei fatti.
2.e. Nel letamaio che si è creato in questo modo si calano ben volentieri una serie di "cattolici adulti" e ideologi dello "spirito del concilio" che non hanno mai digerito la "ermeneutica della continuità.
2.f In Vaticano molti sono convinti che Berlusconi e compari sono il male minore per l'Italia, in mancanza di una vera alternativa politica, in mancanza di una identità cattolica in politica. A ciò si aggiunge la campagna elettorale. Questo da fastidio agli esponenti di 2.e.
2.g. Il pseudo-caso Boffo diventa in questo modo bandiera e ariete di un certo squadrismo cattolico-adulto.

SERAPHICUS ha detto...

E ora siamo a 3.: Cosa c'entra il Papa?
3.a. Non c'entra nulla con le lotte politiche italiane.
3.b. C'entra con le lotte intracuriali, portate avanti dai soliti noti.
3.c. C'entra perché deve potersi fidare della sua Segreteria di Stato.
3.d. C'entra con le lotte intraecclesiastiche italiane (di vario tipo, passando da Tettamanzi all'aperta ostilità nei confronti di alcuni provvedimenti (vedasi: Summorum Pontificum; carrierismo)
3.f. C'entra con le lotte tra fazioni rappresentati da eminenze grigie emerite e non del Vaticano.

E innanzitutto:
3.e. .C'entra con tutte le forze avverse alla verità della quale la chiesa è custode. La profondità e l'alto richiamo del suo magistero alle radici, al fondamento ecc. della fede non è gradito. E dunque: si usa una situazione come questa come leva per attaccare nella persona del Pontefice la stessa verità, i fondamentali del cristianesimo.

Last but not least: mi permetto una "profezia": tra non molto il crescente scandalo di pedofilia in Germania che coinvolge pesantemente l'ordine dei gesuiti e che si sta allargando non per ultimo a causa di una certa stampa, entrerà anche in questo attacco al Papa. Staremo sempre di più di fronte a un attacco ben strutturato che mira a distruggere la credibilità del magistero e della dottrina.

E per questo è ancora più grave che certe persone pensano di dover "giocare" in questo modo, con pseudo-casi Boffo, Berlusconi come condimento e quant'altro.

La posta in gioco è molto alto. E si farà di tutto perché l'opera di distruzione continui, proprio anche a causa dell'imminente quinto anniversario dell'inizio di questo pontificato.

Raffaella ha detto...

Grazie, Seraphicus!
R.

Anonimo ha detto...

A me questo articolo ha solo provocato un grande sbadiglio.
Piuttosto interessanti profilo e pubblicazioni :-)))
Alessia

Anonimo ha detto...

Io penso molto semplicemente che il caso Boffo sia stato costruito dall'interno della Chiesa per seminare zizzania fra quelle forze favorevoli al Magistero di Benedetto XVI, a vantaggio degli avversari "cattoprogressisti" in odore di protestantesimo. Ricordate il famoso fumo di satana di Paolo VI, non a caso non citato nell'articolo del direi martiniano Garzonio? Quanto allo scandalo scoppiato in questo ultimo periodo in Germania, riporterà in auge il discorso del celibato ecclesiastico, da taluni (chissà dove vivono?) contrabbandato come panacea agli abusi sessuali nel clero e si tenterà di obbligare il Papa a cambiare le norme.
Alessia

Fabiola ha detto...

Profilo e pubblicazioni dicono quasi tutto.
L'articolo è viscido: la solita profezia che è profetica quando coincide con le opinioni dell'articolista di turno.
Lo Spirito Santo che soffia solo dove e quando vogliono loro e nella direzione prestabilità da questi cattolici illuminati.
Risibile la citazione delle "terre di missione". Come se l'Occidente non lo fosse tanto e anche più delle terre di primo annuncio.
Gente della stessa risma ha confessato di aver pregato per la morte di Pio XII. Qui "ovviamente", si augura lunga vita a Benedetto XVI... Quello che mi consola, come sempre, è la serenità mite e gioiosa del nostro grande Papa, tutto affidato all'Unico che non tradisce. Chi crede non è mai solo: stiamogli accanto.

Anonimo ha detto...

Visto che fino poco fa dalla Cattolica uscivano terroristi e fiancheggiatori, meno male che ora ci si limiti a qualche articolo sui vari giornali. Ma se poi uno si ritrova, dopo aver ricoperto tutti quegli incarichi, a fare di supporto alla Iulm e al Corriere, anche se è psicoterapeuta sarà un po' nervoso.Eufemia

Anonimo ha detto...

A partire dall'inizio del pontificato di Papa Benedetto si è avuto un inarrestabile riavvicinamento con i fratelli ortodossi, dai quali ci divide un'unica spinosa questione: il ruolo del Papa.
Avete notato come le ottime relazioni ristabilitesi vengono di fatto ignorate da chi evidentemente vede con il fumo negli occhi una probabile, anche se non a brevissimo termine, riunione? E l'anglicanorum coetibus?
Alessia

un passante ha detto...

diciamo che ad uno come me potrebbe non importare molto di certe diatribe riguardo a dove soffi lo Spirito Santo o meno. Non ho interesse religioso ma nemmeno politico, quindi, potrei passare oltre con un sorriso. Ma diciamo che sempre per non far la parte dell’aborigeno con l’anello al naso, siccome ricordo altre critiche (anche mie) , altri discorsi di altri tempi, proprio non me la sento di voltare post. Allora, a parte il soffio dello Spirito Santo, i cui intenti non credo siano prevedibili nemmeno dal credente più appassionato, mi colpisce questo accostamento tra la cattolicità, l’universalità, l’apertura alla missione, alle chiese dell’Africa e dell’America Latina presentate come più prerogativa del precedente (e di un altro ipotetico) pontificato e meno di questo, una specie di ripiego di passaggio. Ora, che un papa africano o sudamericano potesse essere più orientato verso le problematiche di quelle zone del mondo, se non altro per spirito di appartenenza, non è difficile immaginarlo, che questa sia stata un’impronta wojtyliana, mi dispiace, ma è idea che non condivido. Non è sufficiente viaggiare per fare missione e giustizia. Sappiamo tutti che le folle nei paesi poveri accorrono e acclamano tutte le volte che c’è un occasione di festa, il nuovo che si spera porti cose buone. La spettacolarizzazione di un incontro, seppur arricchito da sincero calore umano, non centra nulla col pane e la giustizia, se finito l’incontro tutto resta come prima. Non credo di bestemmiare dicendo che anche il precedente pontificato sia stato nella sostanza prevalentemente eurocentrico , e la Polonia da questo punto insegna. Nemmeno in curia mi pare vi fosse sovraffollamento di africani e sudamericani nei posti chiave. C’erano certamente grossi problemi in Europa, il muro, la mancanza di libertà nei paesi dell’est. Ma i problemi c’erano anche in Cile, in Africa e in altre parti del mondo. Si fanno delle scelte, e allora si è scelto di concentrare gli sforzi umani, e forse anche economici, in un posto piuttosto che un altro. Allora c’era un tipo di muro da abbattere, oggi probabilmente il Papa attuale ritiene di dover lottare contro un altro muro, che in Europa più che altrove allontana gli uomini dalla fede. E senza fede, la chiesa diventa solo un'onlus, l'ennesima organizzazione sindacale, politica. solidaristica, dove progressisti e conservatori si scannano fra loro, secondo le dinamiche degli uomini e non di Dio

gianniz ha detto...

A me sembra che, gira e rigira, si arrivi sempre allo stesso punto e cioè che chi cattolico non è (o chi si crede tale), chi cattolico non vuole essere (ma vuole dire la sua) vorrebbe un Papa su misura. A sua misura (come la fede).
Costoro, a quanto pare, avrebbero preferito:
un Papa più soft, più diplomatico, ‘presenzialista’ e…. basta;
un Papa più preoccupato di evitare i problemi che non di affrontarli;
un Papa che fa finta di niente,
un Papa che 'tutto va ben, madama la marchesa’;
un Papa che vive e che lascia vivere;
un Papa che accetta di stare in un angolo, quando deve parlare (secondo loro);
un Papa che parla quando può stare zitto (secondo loro);
un Papa che non prega e non invita a pregare;
un Papa che non si preoccupa di Liturgia e la lascia ai suoi collaboratori;
un Papa che abbraccia e sorride a tutti e non ‘disturba’ nessuno;
un Papa che non si preoccupa di riportare le pecore all’ovile;
un Papa che non è interessato all’unità dei cristiani, ma che si accontenta dei pasticcini e del tè, alle cinque;
un Papa che non bacchetta, dal punto di vista etico, gli economisti;
un Papa che non si preoccupa se qualche embrione viene pasticciato o ucciso;
un Papa 'anziano' (peccato che non sia disabile!), che non difende gli anziani e i disabili e li lascia 'ammazzare';
un Papa accovacciato in Vaticano (o in giro per il mondo, non importa), ma da usare come un’icona, come un peluche, carino e basta;
un Papa, soprattutto, che non ha la pretesa di far ragionare la gente, di riportarla a Dio e in Chiesa;
un Papa infine che non ha la pretesa di svegliare chi dorme profondamente, avvolto nel suo benessere, corpo senza più testa né anima (tipo: gli europei o l’Europa)!

Adesso potete continuare voi… A piacere.

Lo Spirito Santo ha vigilato e soffiato giusto!!!! Eccome! Ma secondo la ‘Sua’ volontà. Non secondo la volontà dei vari scalfari, veronesi, mancuso, augias, garzonio e c.

Il papa è il mio padre spirituale ha detto...

Il Santo Padre, che nelle parole non è mai stato politicamente corretto, anche nei fatti si dimostri tale:
dia un colpo di scure e tranci i rami deviati come la chiesa ambrosiana, la elimini e faccia una sola chiesa: contiamoci, chi ci sta da una parte, chi non ci sta, vada via! A questo punto non si può più attendere, perchè il cancro sta mettendo radici profonde.
Guardiamo bene, dove sono più i giovani ben formati? Ci sono più personalità che escono dall'università cattolica?
Non svendiamo la gioventù per il politicamente corretto; la Provvidenza aiuterà, però aiutiamoci anche noi...Si mettano gli istituti e la stampa cattolica in mano a chi è VERAMENTE CATTOLICO, di provata fede e uomo o donna di alti valori educativi, no a politici o magistrati, a politicanti, a sioniti, ad affaristi...!!!.
Già la Sapienza ha fatto vedere i suoi frutti, non basta l'esperienza?
Basta disprezzare i frutti della Provvidenza!
Non si dia ascolto alla stampa, che è in mano a certi poteri che cercano di raccogliere i frutti dell'insipienza dei cattolici, perchè i figli del mondo sono molto astuti e furbi, tirano il sasso e lasciano crescere chiacchiere e polemiche intanto che coltivano il loro orticello.
Il Santo Padre decida e che tutti obbediscano, altrimenti fuori!

euge ha detto...

Caro gianniz a parte che condivido tutto il tuo post da cima a fondo compreso questo ovviamente:
Lo Spirito Santo ha vigilato e soffiato giusto!!!! Eccome! Ma secondo la ‘Sua’ volontà. Non secondo la volontà dei vari scalfari, veronesi, mancuso, augias, garzonio e c.

Io dico che lo Spirito santo quel giorno è sceso in picchiata perchè se avesse lasciato fare agli uomini, per giunta prelati, poveri noi!!!!!!! Oggi, avremmo un Papa disposto ad affacciarsi in Piazza San Pietro solo per parlare del tempo se è bello oppure no!, fare un salutino ai presenti, chiedere perrennemente scusa a tutti per tutto
e qualche volta, quando ovviamente la lobby della stampa e quelle politica glielo permetteno , di pronunciare qualche sua omelia ...... purchè si astenga nell'entrare nel merito del valore della vita umana oppure difendere quei principi non negoziabili che fanno tanto ridere certe correnti politiche pseudocattoliche che amano invece esaltare l'onnipotenza umana come segno di libertà e di progresso e mafgari che trema di paura al solo pensiero di parlare in una sinagoga o davanti ad un Muftì.
Questo non è un Papa è un fantoccio. Se garzonio vuole un Papa di questo tipo, vada a farselo costruire da qualche parte e se lo tenga pure in casa propria. Per quanto mi riguarda, sono orgogliosa e fiera di tenere in bella vista, in casa mia, la Benedizione di Benedetto XVI e di conoscere giorno dopo giorno, un uomo capace di risvegliare la fede più addormentata, aprire i cuori più duri e far ragionare i cervelli più atrofizzati.

Anonimo ha detto...

che articolo banale e orbo... ma lo sa l'autore che in sudamerica, tanto per fare un esempio di quello che lui definisce membra del corpo vitale della chiesa, i cattolici sono assai diminuiti negli ultimi venticinque anni? e non mi pare coincidano tutti col pontificato ratzingeriano...

roberto ha detto...

Gli strascischi del caso Boffo-Vian-OR- etc. segnano la fine in Italia della corrente cosiddetta "teocon".
Il modo in cui Il Foglio e l'Occidentale hanno gestito la questione, chiedendo la "decapitazione" (testuale) del direttore dell'OR, rinviando direttamente al cardinale segretario di Stato come mandante e quindi - implicitamente - mostrando di considerare UNFIT colui che l'aveva nominato e riconfermato, interrompe per almeno un decennio la loro interlocuzione con gli ambienti vaticani e con quelli della Chiesa italiana. E - al di là dei discorsi - mostra la loro mancanza di "umiltà" e di "obbedienza" verso la Chiesa di Roma e la natura esclusivamente politica del loro orizzonte.

gemma ha detto...

@roberto
sto cominciando da un pò a pensarla come te

Raffaella ha detto...

Roberto ha fatto un'analisi molto interessante.
Non posso nascondere la mia delusione verso chi pensavo sinceramente affezionato al Papa.
R.

un passante ha detto...

cara raffaella un non credente non può mai essere affezionato al Papa comunque vada, anche quando non capisce o non condivide. Può avere stima dell'uomo, condividendone qualche battaglia, questo si..Alcuni in Italia probabilmente hanno visto nel ruinismo un terreno comune su cui portare avanti alcune battaglie. Sentendo venir meno un pò quello, forse sono rimasti un pò delusi e si sono schierati, senza rendersi conto che certe polemiche, al limite dell'attacco frontale ai vertici del Vaticano, avrebbero finito per coinvolgere anche il Papa stesso. Il vostro affetto umano, personale per il Papa, oltre alla vostra devozione filiale da credenti, che vi porta a fargli da scudo sempre, ancora di più nelle difficoltà, è cosa diversa da quel tipo di affezione, e questo è giusto che lo sappiate.

Raffaella ha detto...

Grazie, passante :-)
E' vero! Il nostro e' un affetto disinteressato.
R.