lunedì 15 febbraio 2010

Conflitti ambrosiani. Biffi batte, da Milano ribattono (Magister)

Clicca qui per leggere l'articolo di Sandro Magister.
La divisione e disorientamento tra il clero ambrosiano (e i fedeli ambrosiani!) non sono stati certo creati dal card. Biffi.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Il Card. Biffi ha inviato le osservazioni alla competente Congregazione, perché ormai il testo era già stato redatto ed inviato alla medesima. Ricorrere a Roma, poi, non è certo provocare divisione, semmai è prova di unità e l'unità converge verso il Romano Pontefice. Poi questa passione per il complottismo (il ritornello del "chi c'è dietro" per non affrontare i problemi reali) ci è davvero venuta a noia.
Alberto

Anonimo ha detto...

Il card. Biffi manovrato mi fa solo ridere, si vede che non lo conoscono proprio.

Per quanto riguarda il tempo ordinario, io penso sia importante avere dei momenti forti, dei momenti di attesa, dei momenti di preparzionee e dei momenti di vita ordinaria appunto. Se tutto il tempo é un tempo forte, si perde l'importanza dell'evento che si vuole sottolineare. Francamente poi mettere come date importanti san Martino, san Giovanni, la dedicazione del duomo di Milano, mi sembra molto provinciale, altro che no, e anche teologicamente equipararle in quanto tempo forti al natale e alla pasqua....

"In quel tempo" sicuramente non vuole essere l'inizio di una leggenda come "c'era una volta", infatti nelle prima c'é "quel tempo" che vuol dire: "in quel tempo preciso in cui visse Gesù, proprio come spiega poi lo stesso articolo, mentre nell'altra espressione c'è l'indeterminativo "una volta", "non si sa quando", Comunque basta ripetere la definizione stessa che da l'articolo a uno studente mediocre di scuola media,e lui risponde: "questo è appunto un complemento di tempo, quindi dopo si mette la virgola, non il punto."

Ma a parte queste diatribe, per certi versi anche fini a se stesse, ormai dal concilio in poi, la missione principe di certe diocesi, é diventata l'archeologia liturgica. Perché non si dedicano invece a una liturgia dei cuori, a far riaffiorire nei cuori di tanti battezzati, quella fiammmella dell'amore e, soprattutto, della speranza nel Cristo Risorto, che si è spenta da tempo, forse anche a causa della loro incuria pastorale.
Quella si, potrebbe rischiarare il cammino, non solo durante l'anno liturgico, ma durante tutto l'evolversi di un'esistenza umana, la più sacra liturgia che possa esserci, alla quale neanche un Dio innamorato, può fare a meno di assistere e partecipare.
Lasciamo dove sono vecchi gesti e vecchie ipocrisie, di corti ormai decadute da secoli, di cui ormai anche le cattedrali sono diventate moschee, la Corte di Cristo é una corte di servi e di ultimi, che nel ripetersi e nel trascorrere degli anni,non deve cercare dietro di sé un senso, ma davanti, scrutare avanti, cercando di vedere all'orizzonte il profilo del proprio Re che sta tornando a casa.

Max

Il papa è il mio padre spirituale ha detto...

Il card Biffi è persona limpida ed innamorata di Cristo e della sua Chiesa!!!

Anonimo ha detto...

La cosa divertente (o triste) è che il prof. Alzati non è politicamente di sinistra, ma ha la mania di prendere a modello la Chiesa pre anno 1000 e di credere che, p. es., i preti concubini fossero legittimati ad esserlo dall'uso della Chiesa.

Il papa è il mio padre spirituale ha detto...

A Milano si consiglia per gli oratori il film su Lourdes che "regala" ai giovani dell'oratorio una visione atea e tristissima, certo non cattolica; si concerta di concedere per un decennio, rinnovabile, a gruppi "non ben precisati" di persone che si riuniscono per """meditare"""....????(saranno buddisti, lobbisti, sette?) locali di parrocchie ( a titolo gratuito, con scadenza decennale, riconfermabile), con la promessa che faranno lavori di ristrutturazione in cambio, ma in realtà ne prendono possesso a titolo gratuito: i lavori sarebbero a loro esclusivo vantaggio, visto che ne fanno uso, invece se i locali si vendessero o si affittassero, la parrocchia avrebbe i soldi per fare ristrutturazioni per la Chiesa!!!; si corre ai ripari per difendere "l'unico" concilio valido della storia della chiesa, il Vaticano II, ; si cerca di mettere il cappello sul rettorato dell'università cattolica,....non voglio scrivere altro, anche se ci sarebbe da dire, per non essere irriverente, ma sono cose vere, basta avere occhi e orecchie per capire!
E si vuol vietare al card Biffi di fare osservazioni sulla liturgia???
Quale manierismo e tattica è che bisognava andare dal card Tettamanzi invece che dal Santo Padre che è il superiore dei cardinali?
Se ne fa una questione di buone maniere, non di sostanza, come invece è!