mercoledì 10 febbraio 2010

Il Papa, l'amore di Benedetto verso la Chiesa e per noi fedeli e le "piccolezze" che gli girano intorno (Raffaella)


Carissimi amici,
vorrei riflettere un po' su quanto accaduto nelle ultime ore e sugli insegnamenti che possiamo e dobbiamo trarne.
Innanzitutto vorrei precisare che personalmente ritengo chiuso, e definitivamente, il "caso" Boffo.
Con il comunicato di ieri pomeriggio non c'e' piu' spazio per le speculazioni e per i retroscena soprattutto quando provengono da rane dalla bocca larga interne ai "sacri" palazzi.
Con la nota, approvata dal Santo Padre, e appoggiata dal card. Bagnasco, presidente della Cei, non possiamo e non dobbiamo aggiungere altre parole.
Non mi interessano i giochi ed i giochini, presunti o reali, che hanno dato origine ad uno spettacolo squallido che e' durato per settimane.
Anche sul blog abbiamo auspicato chiarezza. La nota c'e' stata. Punto.
Cio' che mi interessa, pero', e' l'insegnamento che possiamo trarne.
Nessuno di noi, sperando in una dichiarazione che mettesse fine alla ridda di voci, pensava che la segreteria di stato avrebbe citato anche il Santo Padre.
Che significato ha tutto cio'?
Alcuni commentatori affermano che in Vaticano si sono fatti scudo del Papa per rendere autorevole, incisivo e, in fondo, credibile il comunicato stesso.
Io non sono d'accordo.
Affermare che il Papa e' stato usato significa dare ragione a chi ieri, in modo offensivo ed inaccettabile, ha descritto Benedetto XVI come una sorta di "vecchietto bisognoso di un badante". No!
Sono convinta al cento per cento che il Papa non si sia fatto usare, sono persuasa del fatto che il Papa stesso abbia accettato di assumersi in prima persona il carico di responsabilita'.
Perche'? Perche' rientra nel suo stile tipico e cristallino, che non abbandona i suoi collaboratori e che e' disposto a fare scudo e a non farsi scudo.
Che insegnamento! Che grazia! Che grandezza!
Ma quando ci ricapita piu' un Papa del genere? :-)
Siamo davvero fortunati, cari amici, a vivere in questa epoca storica, nella quale regna un Pontefice di tale statura morale e spirituale.
Parliamoci chiaro! Chi di noi, al posto del Papa, non avrebbe detto: "Ah "belli", ma che c'entro io? Arrangiatevi!". Chi di noi sarebbe stato disposto a prendersi responsabilita' che non lo riguardano nemmeno di striscio?
Chi non sarebbe caduto nella tentazione di lasciare andare la barca alla deriva?
Benedetto XVI no! Non e' cosi'! Per questo e' il Papa che tanto amiamo!
Per la seconda volta in meno di un anno (la prima e' stata la lettera ai vescovi per la revoca della scomunica ai Lefebvriani), il Santo Padre ha accettato, senza battere ciglio, pesi che non ha e che non ha mai avuto!
Nel caso Boffo la cosa e' ancora piu' evidente che in occasione del caso Williamson dello scorso anno.
Dobbiamo intenderci bene e comprendere che nessuno tira il Papa per la tonaca bianca (come ha scritto Libero in prima pagina), ma e' tempo che accettiamo il fatto che il Pontefice e' disposto a sacrificarsi per gli altri.
Che esempio! Che insegnamento!
Certo! A tutti piacerebbe vedere Joseph Ratzinger con in mano una vanga, una bella scopa, un badile ed una mazzafionda, ma non e' questo il suo stile! Magari e' il nostro, ma non certo il suo!
Nessuno condiziona il Papa, nessuno lo tira per la giacca. E' Benedetto che prende le sue decisione e lo fa perche', come ci ha ricordato Fabiola, egli ama la Chiesa e Dio piu' di se stesso.
Non solo: ama anche noi fedeli piu' di se stesso. Forse anche per darci un segnale di chiarezza, ha deciso di appoggiare il comunicato.
E' il suo carattere. Meglio: e' la sua vocazione!
Ha sempre agito cosi' anche quando, nel Pontificato wojtyliano, accettava di fare scudo al Papa sempre e comunque!
Ci siamo dimenticati degli insulti che si e' preso per la Dominus Jesus?
Per il terzo segreto di Fatima? Per ogni provvedimento disciplinare o dottrinare che andasse contro lo "spirito del mondo"?
E' Joseph Ratzinger, amici! :-)
Certo! Papa Wojtyla era molto fortunato ad avere un amico come il cardinale Ratzinger.
Ricordiamoci di ringraziare sempre Giovanni Paolo II per averlo chiamato a Roma e per avere compreso, primo fra tutti, la grande umanita' del Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede.
Fino al 2005 c'e' stato un "Ratzinger di Wojtyla", ora non c'e' un "Ratzinger di Ratzinger". Forse non e' ancora nato :-)
Di sicuro non e' stato ancora nominato!
Accettiamolo e preghiamo per il Papa. Ribadisco quanto detto stamattina: nulla e' cambiato in curia dal marzo dello scorso anno, nulla cambia, forse nulla cambiera', ma a noi resta l'esempio illuminato del Santo Padre e, almeno per me, solo questo conta! I giochetti lasciamoli agli altri.
Scusate la lunghezza.
Un abbraccio a tutti ed una preghiera per Benedetto.

Raffaella

11 commenti:

euge ha detto...

Cara raffaella non posso che condividere il tuo messaggio. Come ho già avuto modo di dire nel mio post, Benedetto XVI non si fa manovrare ed accetta di portare ogni fardello anche quello più sporco ma, ripeto non si deve abusare di questo. Non si deve abusare del modo cristallino come lo hai definito tu di agire del Papa. Personalmente, lo ritengo molto deprecabile.

Anonimo ha detto...

Condivido al cento per cento il tuo ritratto di papa Benedetto. Ma facciamo attenzione ad accreditare la tesi dei calunniatori della Chiesa che per il resto in Curia ci siano solo lupi e vipere. Ciò non corrisponde al vero. Ci sono anche ottimi pastori. Un giorno ne parleremo. Riflettiamo sulle parole di Mazzarino a commento del post su Socci.
Alberto

Raffaella ha detto...

Verissimo! Ci sono ottime persone.
Non dobbiamo fare di tutta l'erba un fascio.
R.

Anonimo ha detto...

Condivido tutto Raffaella.
Aggiungo che anche solo il pensare che il Papa non sia in accordo coi sui collaboratori e come dire che è un "fesso". E' una vecchia tecnica politica che serve ai nemici del capo per arruolare i "semplici" a Lui vicini...
In questo momento, più che in ogni altro" Penne cattoliche obbedienza e silenzio!
Mazzarino

Francesco ha detto...

Si, preghiamo e affidiamoci alla misericordia di Dio che Luici penserà, non dunitate! però preghiamo eh!

Maria R. ha detto...

Anche Gesù si è addossato le nostre colpe. E Lui non aveva di certo peccati propri sulle spalle.
Questo Papa segue veramente la sua scia:)

Fabiola ha detto...

Tutti coloro che amano e stimano sinceramente il Papa, e "questo" Papa, (Ferrara, Socci, Massimo Franco...) pur da posizioni differenti (anche molti tra noi) hanno segnalato che il comunicato dà l'impressione di un farsi scudo di lui o, almeno, di un esporlo eccessivamente in una brutta vicenda che, di per sè, non l'eveva affatto coinvolto.
Benedetto, lasciandosi coinvolgere ed esporre, ci testimonia che l'amore che gradisce da noi è quello alla Chiesa, nella quale Cristo ha voluto continuare ad essere presente, attraverso la miseria del nostro essere "poveri" uomini. Socci dice che la Chiesa la salvano i santi. E' vero. Anche i Papi, a volte. Quando sono santi.

Anonimo ha detto...

Ha ragione Fabiola e anche Raffaella.
Io non ringrazierò mai abbastanza il Signore per lo straordinario periodo di Grazia che sta donando alla Chiesa per mezzo di Papa Benedetto, fulgido esempio di santità.

euge ha detto...

carissimi amici vorrei fare una puntualizzazione visto che mio malgrado mi sento chiamata in causa per la mia personale idea su questa faccenda.
Vorrei fare una premessa: Ormai credo che chi avuto modo di conoscermi, sa benissimo quanto io stimi Papa Benedetto i motivi sono una infinità ma, mi limiterò a dirne solo un paio e cioè quelli che secondo me, sono importanti: il ritorno alla preghiera e il riavvicnamento alla fede con tutti gli alti e bassi che credo siano normali in un essere umano che per giunta è stata lontano dalla chiesa per tantissimo tempo. Forse, la mia sfortuna è stata quella di essere troppo sincera nel testimoniare il mio affetto e la mia preoccupazione per la cattiveria e le falsità che giorno dopo giorno, si manifestano verso l'umile e forte persona del nostro Papa. Per questo, malgrado tutto, ho manifestato il pensiero che in quel momento aveva di più colpito la mia sensibilità pur sapendo,Benedetto XVI capace di portare un fardello così pesante,mi indigna il pensiero che qualcuno possa qualunque cosa faccia, alzare le spalle e dire " tanto ci pensa lui" senza mai pensare che forse un misero Mea Culpa ogni tanto ci potrebbe stare bene. Non ho mai considerato Benedetto XVI una persona manovrabile se la pensassi davvero così ora non sarei qui e soprattutto, non starei male ogni volta che esperti della penna, rovesciano valanghe di fango sul nostro Papa; mi sono inc.......ta quando leggendo l'articolo di un certo signore, ho potuto costatare che lo considerava un " vecchietto " bisognoso di qualcuno pronto a proteggerlo; mi sono indignata quando, nonostante la lettera ai vescovi che tutti noi conosciamo bene, si vada ancora a rimestare nel trobido nella faccenda lefrevriana, non riesco a capire perchè nella diocesi del Papa, si permetta ai parroci di infischiarsene delle sue Encicliche e delle sue omelie e via dicendo.
Per me Benedetto XVI è l'unico faro verso cui un credente debole nella fede come me, possa trovare un sostegno, un aiuto, una guida vera: scusate questo sfogo ma, dovevo fare una puntualizzazione personale visto che per mia sciagura, il mio pensiero e la mia preoccupazione coincide con il pensiero di chi pensa solo a riempire le colonne dei quotidiani.

laura ha detto...

Codivido in pieno. Un abbraccio e una preghiera per papa Benedetto e grazie allo Spirito Santo che ce lo ha donato

Miserere ha detto...

Nessuno di questi costruttori di scandali ha mai tenuto conto che, a capo della Chiesa Cattolica, c'è un uomo che ogni giorno si carica la croce di Cristo e che se la porta tutta da solo senza l'aiuto dei "cirenei" che lo circondano e che dovrebbero aiutarlo!

W IL PAPA!!!!