Cari amici, mi dispiace molto per il fatto che Giuliano Ferrara ed il suo giornale abbiamo deciso di non scrivere nulla sulle vicende degli ultimi giorni (pedofilia nella Chiesa). Evidentemente la dichiarazione della segreteria di stato sul "caso" Boffo (e chiamante in causa direttamente il Papa) ha incrinato qualcosa e francamente non me la sento di dare torto a Ferrara. Probabilmente anche io avrei agito nello stesso modo. Prego pero' il direttore del Foglio di tornare ad occuparsi di "cose vaticane" per amore del Santo Padre (e solo per lui!).
E' ovvio che sto riflettendo molto in questi giorni, non solo sulla pedofilia, ma anche sul "caso" Boffo e sulla circostanza, non penso smentibile, che il Papa si trova ancora solo di fronte al mondo. Nessun quotidiano cattolico si e' degnato di spiegare la ratio ed i contenuti innovativi del "De delictis gravioribus", forse per non chiamare in causa altri Pontificati. Si', perche' ci si dimentica di dire che gli abusi contestati si sarebbero compiuti prima del 2001 e certamente prima del 2005. Mi dispiace ma non intendo fare sconti a nessuno.
R.
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13 commenti:
Carissima, la stampa cattolica (non solo quella "giornaliera")a volte ciarla molto e di tante cose, ma sui temi "seri" non ha mai pagine da sprecare.
Buona giornata a tutti
non esistono atei devoti.
Continuo a pensare che sia il Papa stesso ad aver deciso di fare da materasso, prendendosi tutte le colpe. Dare l'impressione di schivare le 'palle', di salvare se stesso scivolando via e lasciando caricare pesi su altri (che ama profondamente) non è nel suo stile, mi sembra. Anche se tempi e fatti sono lì a dimostrare che la verità sta dalla sua parte! E non solo quella...
Se non fosse così sarebbe veramente 'immorale' il silenzio, così 'bulgaro', di tutti gli uomini di Chiesa! Non riesco a crederci! Penso che almeno qualcuno, pochi magari, ma uno, due si esporrebbero e preciserebbero. E non sarebbe nemmeno difficile!
Qualcuno di fedele, in fondo, c'è!
In fondo, in fondo..., ma c'è.
Non riesco a credere diversamente.
Il Foglio raramente parla della pedofilia, almeno non lo ricordo così attivo come su altre tematiche.La linea del Foglio sul caso Boffo invece non mi ha convinto affatto e ve l'ho detto.
La stampa cattolica evita le beghe, tranne quelle leggere, per insipienza in qualche caso o perchè pensa che sia meglio mostrare di non dare troppo importanza alla cosa, insomma per non alimentarla (ragionamento miope).Poi c'è il problema del pontificato precedente, su questo hai ragione, ammettere certe cose in pieno procedimento della beatificazione viene evitato accuratamente. Non credo personalmente che tutto il nostro mondo congiuri contro il nostro Papa ma ci sono una serie di circostanze per cui ad avversari storici si affiancano i tiepidi e gli ignavi.
Un'ultima cosa: spero che al Foglio non contino su un completo disastro per poter dimostrare valida la propria teoria sul Segreterio di Stato. Mi dispiacerebbe molto.Perchè vorrebbe dire che all'ora della fine anche a loro non interessa molto né il Papa né la Chiesa.
Anche io penso che il Papa sia disposto, come sempre, ad addossarsi anche colpe altrui ma nessuno vieta ai signori cardinali e vescovi di manifestare un minimo di solidarieta'.
Si ripete purtroppo sempre il solito copione: il Papa preso a bastonate e tutti gli altri che lasciano fare.
Puo' darsi che Benedetto XVI abbia deciso cosi', ma io sto contando i silenzi assordanti e non posso che trarre le mie conclusioni.
Purtroppo nessuno spieghera' nulla e non ci saranno speciali di "Porta a Porta" o affini a spiegare quanto e' bravo il Santo Padre.
R.
Anche Magister tace, eppure nessuno meglio di lui conosce i fatti. Mi risulta si sia liumitato a riportare il testo della nota di padre Lombardi senza commentare.
Ho l'impressione che ci si interessi al nostro Santo Padre solo quando lo si percepisce ideologicamente vicino alle proprie posizioni, in caso contrario si adotta la linea del silenzio. Grave errore, il Papa è politicamente super partes. Quanto alla stampa cattolica, Avvenire in primis, meglio stendere un velo pietoso. In fondo adottano la linea o non linea della CEI.
Voglio provare a pensare che questo silenzio sia chiesto espressamente dal Santo Padre per poter attuare le contromisure che ritiene opportune per far fronte alla bufera.
Alessia
Stavolta, Raffa, sono più d'accordo con Mariateresa e Anonimo. Ferrara sul caso Boffo non aveva ragione affatto. Gli interessava solo difendere Feltri. E per far questo ha dato addosso a Bertone con un astio stupefacente e direi poco cristiano, senza alcun fatto reale a fondamento della sua tesi e senza alcuna remora sulle conseguenze di questo per il Papa e la Chiesa. A Ferrara interessa solo la cifra culturale e sociale del Cristianesimo non la sua natura soprannaturale. L'atteggiamento di questi giorni ne è una conseguenza del tutto fisiologica. E' proprio vero non esistono atei devoti
Alberto
Dal Foglio, Raffa:
Soffia la bufera della pedofilia, ma per Küng e soci il vero scandalo è il celibato di Paolo Rodari
Alessia
Dal Foglio, Raffa:
Soffia la bufera della pedofilia, ma per Küng e soci il vero scandalo è il celibato di Paolo Rodari
Alessia
don Casimiro.
Cara Raffaellla,
Ferrara sa che in questo momento è meglio tacere, altrimenti dovrebbe colpire la Segreteria di Stato del Vaticano, che purtroppo il nostro Santo Padre, proprio perchè è santo, difende! Se non si cambiano i vertici, nulla cambierà! Difficile capirlo? La logica è cambiare la squadra, non l'Allenatore! OVVIO!
Oggi sul Foglio, oltre all'articolo di Rodari, segnalato da Alessia, c'è una paginone di Umberto Silva, indirettamente sul tema. Oerò se Vian continua a preferire Repubblica, qualcuno sarà geloso. Eufemia
Per Eufemia...
:-)))))))))))))))))))))))))
Io mi fido di Ferrara, quando si tratti di Benedetto XVI.
Quello che, probabilmente, lo ha ferito è stata proprio l'accusa, nel comunicato sul caso "Boffo", di voler danneggiare il Papa, proprio in un testo che sembrava coinvolgere, indebitamente, il Santo Padre anziché tutelarlo.
Certo che è curioso: gli attacchi più espliciti dalla Sala stampa vaticana si sono rivolti proprio a quei giornalisti che più hanno fatto per diffondere, senza censure e interpretazioni surrettizie, le paole e le posizioni di Benedetto XVI: Tornielli, Ferrara... Ai vaticanosti et similia di Rep e Unità spesso neanche un buffetto anonimo oppure...complimenti.
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