Clicca qui per leggere il testo segnalatoci da Mariateresa.
Per ora mi astengo da ogni commento perche' non conosco il tedesco e la traduzione automatica non e' lineare.
Traduzione dell'ultima domanda:
Cosa può fare il Papa per aiutare le vittime e la chiesa tedesca, per superare la problematica degli abusi?
"L’unica cosa che può fare il Papa è interpellare i responsabili dei singoli paese – e quindi anche della Germania – e formulare insieme a loro una chiara condanna di tutti i casi di abusi. Inoltre può esortare a intraprendere in modo coerente la via del profondo rispetto per la integrità umana.
Il Papa si sente vicino a tutte le vittime. Ma per quanto riguarda i Dompatzen si aggiunge un aspetto quasi di famiglia."
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9 commenti:
Mi sembra chiaro che il fratello del Papa chiede scusa non a titolo personale ma a nome del coro di cui è stato per tanti anni direttore (anche se anni non interessati dai casi accertati). Conferma infatti di non aver saputo di abusi sessuali, ma solo che c'erano metodi un po' forti di disciplina che del resto erano diffusi in tutta la società. Il resto è bieca speculazione italiana, perché Mons. Georg non riconosce colpa alcuna. Si sta ripetendo quello che è successo ieri a proposito dell'intervista alla ministra tedesca.
Stamani su nessun sito dei più grandi media tedeschi troviamo sottlineata la forzata interpretazione di quella intervista che hanno dato Repubblica (Tarquini) e altri media italiani. Non trovo su Sueddeutsche, Spiegel, Bild, Frankfurter alcun riferimento al "De delictis". Trovo invece articoli sul problema della prescrizione (che la ministra non vuole estendere...), del risarcimento eventuale e molti titoli sulla scuola laica Odenwald (premiata Unesco) in relazione alla quale si parla (non so se fondatamente) di abusi anche fino a cento casi e per periodi molto più recenti.
http://www.spiegel.de/politik/deutschland/0,1518,682457,00.html
http://www.faz.net/s/Rub5785324EF29440359B02AF69CB1BB8CC/Doc~ED044DBC6903845E9988E08027DAC7C2C~ATpl~Ecommon~Scontent.html
In Italia non si parla di queste cose ma solo del "De delictis".
Fino a questo momento nessun grande sito dei giornali tedeschi riporta titoli sulle "scuse" di MOns. Georg.
Se è così (a meno di prova contraria), chi può aver ascoltato una radio tedesca ieri mattina presto e letto un'intervista su un non primario quotidiano tedesco stamane e riferito alle agenzie in Italia ieri il passo sul "De delictis" e oggi quello sulle "scuse" se non un italiano (probabilmente in Germania) ben addentro alle questioni vaticane ed evidentemente ben lieto di diffondere il disprezzo verso la Chiesa cattolica e il suo Pontefice?
Alberto
Povero buon maestro Georg. C'è già chi sta disgustosamente speculando.
Qualcuno che conosca bene il tedesco traduca, per favore
Alessia
Se c'è un'anima bella che sa il tedesco ci dia una mano. Per il momento, una provocazione. La mia maestra elementare, suor Faustina, mi diede un ceffone quando ero in quinta elementare (l'avevo fatta grossa!.)Ora Suor Faustina ha 98 anni. Cosa faccio, la denuncio?????
insomma siamo destinati ogni giorno a masticarci lo stomaco su testi in lingua che non conosciamo dovendo subire le forzature di giornalisti italiani ostili fino alla bile?
Neanche nei siti inglesi vedo riportate le cose come in Italia.E neanche in quelli francesi dove una blogger, che ha imparato da Raffaella evidentemente, ha tradotto in francese la Delictis gravioribus perchè si è rotta le palline di sentire delle scemenze.
S. Tommaso Moro diceva che non dobbiamo prendercela contro le cose che non è nostra facoltà cambiare e cerco di attenermi a questo in tutte le cose della vita. Però, devo dire, è un esercizio difficile che fa venire le rughe e la bilerubina alta.
Da come titolano le agenzie c'e' il pericolo di una disinformazione ancora piu' grave di quelle che abbiamo visto finora.
Sembra che gli abusi siano avvenuti nel coro e che Mons. Georg chieda scusa per quelli, ma e' FALSO!
R.
In questa situazione imbarazzante ci si è messo da solo Mons.Georg Ratzinger con la sua intervista alla radio bavarese del 5 marzo.
Intervista in cui affermava di non conoscere casi di abusi nel coro smentito dalla nota del Vescovo di Ratisbona dello stesso giorno.
Abusi nel coro?
Enno'! I presunti abusi non avvennero nel coro ma nella scuola annessa al coro.
E' molto diverso...
R.
Mi pare utile chiarire una cosa sin da subito (anche se non credo di poter tradurre l'articolo intero):
Mons. Georg Ratzinger nell'intervista ammette di aver sentito parlare dai ragazzi NON di abusi sessuali, MA della severitá degli educatori del collegio che li hanno a volte picchiati (geschlagen) o schiaffeggiati. Ed é di questo che si dice dispiaciuto.
Questo il paragrafo in questione in originale:
Wenn Sie heute davon hören, dass Buben grün und blau geschlagen wurden, wofür es ja Beispiele gibt: Bedauern Sie aus heutiger Sicht, dass das geschehen konnte?
Ratzinger: Schüler haben mir auf Konzertreisen erzählt, wie es ihnen in Etterzhausen ergangen ist. Aber ihre Berichte sind bei mir nicht so angekommen, dass ich glaubte, etwas unternehmen zu müssen. Das Ausmaß dieser brachialen Methoden von Direktor M. war mir nicht bekannt. Wenn ich gewusst hätte, mit welch übertriebener Heftigkeit er vorging, dann hätte ich etwas gesagt. Natürlich - heute verurteilt man es umso mehr, als man sensibler geworden ist. Auch ich tue das. Gleichzeitig bitte ich die Opfer um Verzeihung.
Bhè, che dire, Mons. si sta dimostrando il degno fratello del Papa, non è da tutti avere questo coraggio, quando si è infangati senza motivo e a testa alta parlare con tanta semplicità. Certo che c'è pero' da aggiungere che dopo le scuse di Socci (a nome dei giornalisti che non pronunceranno mai queste parole), queste di Mons. (non ovviamente a titolo personale! perchè lui non c'entra niente!), sono l'ennesima dimostrazione di quanto il mondo si sia rovesciato. Gli innocenti debbono chiedere scusa per altri, che stanno a rigirare i pollici nella melma....
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