venerdì 5 marzo 2010

Pedofilia nella Chiesa, la soluzione di Kung? Abolire il celibato! E per i padri di famiglia? Aboliamo il matrimonio? Vergognoso attacco al Papa


Clicca qui per leggere la traduzione del solito articolo di Kung.
Come al solito, la panacea di tutti i mali della Chiesa viene identificata nell'abolizione del celibato. Ma certo! Se permettiamo ai preti cattolici di sposarsi, azzeriamo di colpo tutti i casi di pedofilia. C'e' pero' un piccolissimo problema: la maggiorparte dei pedofili sono distinti ed insospettabili mariti e padri di famiglia. Che cosa facciamo per risolvere questi casi? Aboliamo il matrimonio oppure, ancora meglio, sterilizziamo tutta la popolazione? Suvvia, siamo seri! Kung si chieda piuttosto come mai ci sono tanti casi di pedofilia anche nella Chiesa (e non solo quella cattolica, caro professore!). Si chieda che cosa mini alle radici la fede di tutti, sacerdoti compresi.
E' solo capendo le ragioni di tante devianze che si potra' dare una soluzione che duri nel tempo. Il celibato c'entra come i cavoli a merenda!
Noto che Kung coglie la palla al balzo per addossare a Joseph Ratzinger la responsabilita' della gestione dei casi di abusi nella Chiesa. Enno', mio caro!
Il Crimen Sollicitationis fu approvato dal tanto amato Papa buono nel 1962 e nel 2001 Giovanni Paolo II decise di cambiare strategia affidando alla congregazione per la dottrina della fede la competenza sui casi di pedofilia proprio per evitare che i vescovi insabbiassero tutto!
Delle due l'una, caro Kung: o sono responsabili i cardinali prefetti della Congregazione per la dottrina della fede o lo sono i Papi. Una cosa e' certa: Joseph Ratzinger non regna dal 1962 e quindi certe sparate si rivelano clamorosi boomerang per chi li scrive.
Trovo poi francamente ridicolo che i vescovi, cosi' indipendenti su tutto, possano affermare di avere ubbidito in tutto e per tutto al Vaticano per quanto riguarda la pedofilia. Chissa' come mai si dice di ubbidire (al Papa non al cardinale prefetto) solo quando fa comodo.
Il ragionamento, caro Kung, non fila!
Mi sembra che lo stesso articolo sia riportato anche su Repubblica...e certo! Tutti in prima fila quando Kung affila la penna stilografica.
Certe illazioni, comunque, non potrebbero piu' essere scritte se, a suo tempo, la Santa Sede avesse spiegato per bene la ratio del Crimen Sollicitationis e dell'epistola del 2001. Pare invece che quando ci sia di mezzo Joseph Ratzinger...
Parliamoci chiaro: nel 2007 solo i semplici fedeli ed i blog si preoccuparono di tradurre dal latino il testo del Crimen e di specificare le ragioni che portarono Papa Wojtyla ad avocare al Vaticano la gestione dei processi contro i pedofili. Fu il secondo gravissimo colpo che la mia coscienza subi' dopo la lectio di Ratisbona. Anche in quel caso il Papa fu lasciato completamente da solo.

R.

8 commenti:

Maria R. ha detto...

1) Kung dice una sola cosa vera: il celibato è una vocazione (lo dice in termini riduttivi, ma la sostanza di fondo non cambia). Bene, allora che lor signori aspiranti preti o preti già ordinati, facessero meglio autoanalisi di questa loro presunta vocazione. Non esiste solo il sacerdozio, ammesso che taluni vogliano seguire il Signore oltre lo stato laicale. E soprattutto, Kung si ricordi che la questione sottesa a tutto il discorso è anche quella della castità....non solo dei sacerdoti!
2) si puo' arguire che i Vescovi hanno eseguito ordini? Ti quoto in pieno Raffaella.
Ma lasciamo che questo salottiero parli dal suo divano dai cuscini senza piu' molle, prima o poi ci affonderà dentro!

mariateresa ha detto...

io trovo meschino usare la questione della pedofilia per un fine propagandistico. E' una vita che Kung & C ci sbriciola le scatole sul celibato come se fosse la pietra filosofale della purezza. Questo argomento è diventato un alibi e un alibi pericoloso perchè poggia su un presupposto falso. La pedofilia è una malattia grave e come tutte le malattie non sceglie lo stato anagrafico per attecchire.Purtroppo qui, come in altre occasioni, si cerca un pretesto , e in questo caso il più odioso, per farla pagare all'odiato nemico.Non do più nessuna credibilità a Hans Kung perchè ha eletto le sue idee a nuovo decalogo e quel decalogo a me non piace.
Fortuna che si definisce un dissidente leale.
Spiace vedere, ma spiace è un eufemismo, che i soliti noti stanno mobilitati in permanenza per condurre campagne mediatiche, e non per esprimere semplici opinioni, prontamente ripresi da chi ha interesse a rinfocolarle, enfatizzarle e veicolarle.
Sì, cara Raffaella, su questi temi , e su altri, papa Benedetto è stato lasciato solo. E' troppa fatica metterci la faccia.

Anonimo ha detto...

Il problema delle devianze sessuali non appartiene certametne solo alla Chiesa. E' un cancro che aggredisce tutta la società, laici compresi dove è tutto un fiorire di scambi di coppia, pornografia più o meno casareccia, avventure e amanti, gay&lesbo, grandi fratelli, ecc... Se tutto ciò rende felici buon per chi ne fa pratica, tuttavia mi pare che non ci troviamo immersi in un contesto sociale felice e speranzoso, al contrario si riscontra disperazione e insoddisfazione diffusa. Per tornare ai preti, beh il celibato è una cosa non solo seria, ma santa in quanto la castità è dono dello Spirito Santo. Mi domando nei seminari, oltre a studiare le opere di Kung e compagnia qualcuno che faccia un serio discernimento dello spirito c'è ancora? Disciplina e misericordia vanno d'accordo per chi non lo sapesse. E non si stratta di questa liturgia o quell'altra, di tradizionalisti o modernisti, ma innanzitutto di chiedere in dono la vera fede.

Anonimo ha detto...

E se si abolisse Kueng? Facciamo il vuoto attorno a questo avvoltoio, non posso definirlo altrimenti, e a tutti i suoi corifei. Insieme a tutte le sue teorie eretiche e strampalate che hanno quasi azzerato il cattolicesimo in Germania e non solo.
Alessia

Miserere ha detto...

Sto aspettando il giorno in cui Kung si deciderà a fondare la sua propria setta! :-(

Anonimo ha detto...

Purtroppo il teologo (???) Kung non tiene in considerazione il fatto che il matrimonio è un dono di Dio e non un "cesso" (scusate il termine) dove si buttano le proprie "scorie" al fine di trovare assurde soluzioni, tirando lo sciacquone!!! Dunque l'ipotetico prete pedofilo "latente" risolverebbe la sua situazione scaricando e sfogando animalescamente su una povera donna che dovrebbe essere sua moglie??? Si vergogni sig. Kung e non faccia il primo della classe....

euge ha detto...

Bene!!!!! vedo che Kung usa i casi di pedofilia per propagandare l'abolizione del celibato per i sacerdoti....... Complimenti! Ma nessuno ha spiegato a Kung che i pedofili possono e spesso purtroppo si trovano in famiglie normalissime con tanto di moglie e figli? allora???????????
Mi sembra che già in un'altra occasione credo i gesuiti spsosarono questa equazione e come dissi a loro, dico a Kung INVENTATENE UN'ALTRA DI SCUSA questa non vale due lire bucate.
Certo, il celibato può essere inteso come una vocazione beh..... il sacerdozio non è una vocazione forse o addirittura una missione? Se non ci si sente più in grado di poter essere interamente consacrati a Cristo, si esca dalla chiesa e si vada a fare altro. Ci si vuole fare una famiglia? Bene chi dice di no FUORI DALLA CHIESA con un lavoro proprio, una casa e via dicendo.

Anonimo ha detto...

Kung ha avuto una fortuna dalla vita: il Padre Eterno, nella sua infinità bontà, ha voluto dargli "una testa" per repnsare, ma della quale si è servito per sragionare, facendone un pessimo uso dei doni di Dio. Ormai, per il soggetto, non credo si tratti di un caso di contrapposizioni dottrianli o teologiche: credo che necessiti di qualche valido psichiatra.