martedì 30 marzo 2010
Schoenborn: "Il card. Ratzinger voleva punire il vescovo pedofilo. Fu bloccato da ambienti della Curia" (Tarquini per Repubblica)
Vedi anche:
Chiesa e pedofilia: il "caso" Groer e lo scontro fra i cardinali Schoenborn e Sodano
Card. Schoenborn: la curia vaticana convinse Papa Wojtyla a bloccare l'inchiesta del cardinale Ratzinger contro il card. Groer (BBC)
Caso Groer, beato sia internet! Ecco un'intervista del Regno (2009) a Erich Leitenberger, portavoce del card. Schönborn, che smentisce completamente il New York Times
Der Standard: il card. Groer rimase membro di alcune congregazioni del Vaticano anche dopo le sue dimissioni
L'IGNOBILE CAMPAGNA CONTRO BENEDETTO XVI, IL PAPA CHE PIU' DI OGNI ALTRO HA COMBATTUTO LA PEDOFILIA NELLA CHIESA: LO SPECIALE DEL BLOG
Su segnalazione di Alessia leggiamo:
L'arcivescovo di Vienna Schoenborn alla tv austriaca difende il ruolo del Papa: in Austria nel '95 le accuse furono "insabbiate" dal Vaticano. Nuovo scandalo a Treviri
"Ratzinger voleva punire il vescovo pedofilo
Fu bloccato da ambienti della Curia"
In Germania 20 sacerdoti sospettati di abusi nella diocesi guidata dal vescovo Ackermann che conduce l'inchiesta su incarico della Conferenza episcopale tedesca
dal nostro corrispondente
ANDREA TARQUINI
BERLINO
Papa Benedetto XVI sta affrontando bene lo scandalo degli abusi pedofili nella Chiesa, e ha sempre preso estremamente sul serio il problema: nel 1995, quand'era cardinale e prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, fece ogni sforzo per aprire un'inchiesta sul cardinale austriaco Hans Hermann Groer, ma fu bloccato dall'ala della Curia romana favorevole all'insabbiamento e contraria all'inchiesta, ala che avrebbe avuto il sopravvento durante il pontificato di Giovanni Paolo II.
Questo, secondo il sito della Bbc, è quanto l'arcivescovo di Vienna, cardinale Schoenborn, ha detto in dichiarazioni alla Orf, la tv austriaca. Il Vaticano, ha aggiunto Schoenborn secondo la Bbc, allora ritenne che un'inchiesta gli avrebbe fatto cattiva pubblicità.
Nella sua intervista, Schoenborn ha ricordato gli eventi del 1995, quando l'allora arcivescovo di Vienna, appunto il cardinale Hans Hermann Groer, fu accusato dai media e dalle sue vittime di aver ripetutamente compiuto abusi sessuali su giovani in un monastero negli anni Settanta. Ma fu solo tre anni dopo le accuse, cioè nel 1998, che Groer, per ordine della Santa Sede, si dimise da ogni incarico. Annunciò il suo ritiro in pubblico chiedendo perdono, non ammise nessuna colpa, e si ritirò in Germania, dove morì nel 2003.
All'epoca, il Vaticano si attirò aspre critiche in Austria per aver atteso tre anni prima di agire contro il cardinale Groer. Secondo la ricostruzione attribuita dalla Bbc al cardinale Schoenborn, il caso divise la Curia.
Alcuni suoi esponenti, è dato di capire, avrebbero persuaso Giovanni Paolo II (che comunque non viene nominato da Schoenborn) che le accuse contro Groer erano esagerate e che l'inchiesta voluta da Ratzinger avrebbe esposto la Chiesa a una pericolosa pubblicità negativa.
Ratzinger la pensava diversamente, ma non riuscì a spuntarla. "Ricordo ancora molto chiaramente - ha detto Schoenborn - il momento in cui il cardinale Ratzinger mi disse con tristezza che l'altro campo (ndr: gli insabbiatori) aveva avuto il sopravvento... accusarlo di essere una persona che copre gli scandali vuol dire sostenere cose assolutamente non vere, e io lo affermo perché lo conosco da molti anni".
Il cardinale Schoenborn ha appena deciso di nominare una donna, l'ex governatrice democristiana-popolare (Oevp) della Stiria Waltraud Klasnic, a capo della commissione d'inchiesta sui casi in Austria. Ma questa scelta è stata duramente criticata ieri da organizzazioni cattoliche di base. La signora Klasnic, ha affermato Rudolf Schermann di "Kirche in", è troppo vicina alla Chiesa, "preferirei al suo posto un ateo obiettivo e dare la priorità alla voce delle vittime". In Germania intanto 20 sacerdoti sono sospettati di abusi nella diocesi di Treviri, quella guidata dal vescovo Ackermann che conduce l'inchiesta sugli abusi per conto della Conferenza episcopale tedesca.
© Copyright Repubblica, 30 marzo 2010 consultabile online anche qui.
Magari Tarquini usasse con Papa Benedetto la stessa "delicatezza" che riserva al suo predecessore, ma tant'e'...
Onore a Repubblica, l'unico quotidiano italiano che ha avuto il coraggio di rilanciare questa notizia fondamentale. Si faccia un'inchiesta per scoprire chi, nella curia, insabbio' il caso. Risponedere a questa semplice domanda: chi nella Chiesa Cattolica ha il potere di fermare il Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede?
R.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
15 commenti:
il prefetto della cdf è una specie di ministro degli interni del vaticano.
chi può fermare maroni se dovesse volere a tutti i costi fare qualcosa?
il presidente del consiglio e il presidente della repubblica.
chi sono i due "presidenti" del vaticano?
Il Papa e il segretario di Stato.
Alessia
Alessia, mi hai tolto le parole di bocca!
Le "organizzazioni cattoliche di base" si rivelano per quello che sono ... una quinta colonna all'interno alla Chiesa, applicazione pratica della teoria marxista del sabotaggio.
avete capito tutto da soli.
E se chi bloccò a suo tempo il Card. Ratzingher fosse il manovratore di oggi?
L'Innominato è troppo innominato dalla grande stampa - nonostante le ondate di scandali, dallo Ior a queste vicende - perchè la cosa non appaia quanto meno sospetta...
Arrivati a questo punto, si preferisce rimettere nel mirino il Venerabile Giovanni Paolo II, piuttosto che citare l'Innominato....
Anche per l'innominato arriverà il giudizio di Dio.
Attenzione che uno dei maggiori portati vento modernista/progressista degli ultimi 50 anni è proprio l'indebolimento del rapporto gerarchico in nome di una modaiola "democrazia". Non dimentichiamo che la CDF è composta di 23 membri e divisa in 3sezioni. Ancora oggi vediamo quanto sia difficile far applicare un ordine se la "maggioranza" non è d'accordo. Non per difendere l'allora Segretario di Stato ma perché è meglio ragionare con prudenza.
Alberto
Quello che dice Alberto è corretto ma a questo punto, come giustamente dice Raffaella, è necessario che saltino fuori i nomi di chi convinse Giovanni Paoli II a fermare il Card. Ratzinger.
Scusate, per chiarezza: chi è l'innominato? Il card Sodano???
Non abbiamo modo di saperlo con certezza.
In ogni caso non e' una sola persona.
R.
"Ratzinger voleva punire il vescovo pedofilo
Fu bloccato da ambienti della Curia"
Non avevo alcun dubbio su questo! ed io ho una mi ideuzza sull'innominato oppure innominabile?
Vedo che però tutti più o meno forse abbiamo centrato il personaggio!
Vi ricordo anche che l'innominato od innominabile che dir si voglia, ha perso la poltrona!!!!!!!! Ma nonostante questo, continua a lavorare nell'ombra come ha lavorato per 26 lunghi anni.
Ma fu ,lo steso che, d'accordo con Gantin, si precipitò a convincere il papa a scomunicare Lefebvre
Ma questo papa si lasciava convincere molto facilmente!
Non voleva il canone svizzero, e lo accettò; non voleva la comunione sulla mano, e si piegò; voleva l'accordo con Lefebvre, già stipulato tramite Siri, e cedette a Seper che voleva il processo canonico, ecc. ecc.
Eroico cedimento.
Posta un commento