mercoledì 12 maggio 2010

Il Papa: "Concilio ha evitato vicoli ciechi" (Galeazzi)

Clicca qui per leggere l'interessantissimo commento di Giacomo Galeazzi segnalatoci da Alessia.

3 commenti:

Parati semper ha detto...

"la Chiesa, partendo da una rinnovata consapevolezza della tradizione cattolica, prende sul serio e DISCERNE, TRASFIGURA e SUPERA le critiche che sono alla base delle forze che hanno caratterizzato la modernità, ossia la Riforma e l'Illuminismo"

Le paroline in maiusculo sono apparentemente chiare, ma sulla loro diversa interpretazione si gioca tutta l'attuale "confusione dottrinaria".

Anonimo ha detto...

Credo che Galeazzi abbia interpretato in maniera non esatta.
L'accoglimento delle migliori "istanze della modernità", operato con il Concilio Vaticano II, ha fatto sì che la Chiesa superasse gli "errori" del passato e i "vicoli senza uscita".
Nel testo del papa, però, "errori" e "vicoli senza uscita" non appaiono riferiti alla Chiesa, bensì alla modernità: La Chiesa accoglieva e ricreava il meglio delle istanze della modernità, da un lato superandole e, dall’altro evitando i suoi errori e vicoli senza uscita. Che l'interpretazione esatta sia questa è confermato dal testo inglese, nel quale l'uso dell'aggettivo possessivo plurale ("their") toglie ogni possibile dubbio: The Church herself accepted and refashioned the best of the requirements of modernity by transcending them on the one hand, and on the other by avoiding their errors and dead ends.

Fabiola ha detto...

Sì, la notizia è che i giornalisti non sanno più leggere un testo appena un poco complesso, oppure che cercano, anche nei discorsi del Papa solo ciò che vorrebbero trovarvi. Gli"errori" e "i vicoli ciechi" sono proprio quelli della modernità non della Chiesa.