venerdì 18 giugno 2010

Pedofilia, il mea culpa di Benedetto XVI a nome della Chiesa (Isabelle de Gaulmyn)

Clicca qui per leggere la traduzione dell'articolo de La Croix.

Il "mea culpa" del Papa, proprio perche' storico ed unico nonche' cosi' diverso dai precedenti, e' passato sotto silenzio e/o sminuito. I media hanno anche in questo caso una grave responsabilita' perche' non evidenziare un gesto come quello della scorsa settimana significa non avere capito nulla della portata innovativa del Pontificato di Benedetto XVI
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2 commenti:

mariateresa ha detto...

sempre questa giornalista, nel suo blog nota che la morte di M. Padovese ha fatto letteralmente un baffo alla stampa francese. Per Benedetto i media hanno senz'altro una preferenza all'incontario ma è un po' tutto quello che è cattolico che è quasi diventato sinonimo di lebbroso, per certuni.
Inoltre per quello che riguarda i lettori comuni ho constatato un'assoluta ignoranza delle cose che riguardano la religione. Una mia amica che non distingue un altare da un comò mi ha fatto delle domande che mi hanno fatto strabuzzare gli occhi.Ho risposto educatamente ma, mi sono caduti tutti gli zebedei. Insomma bisogna ricominciare da capo ma proprio da capo.
Alcuni hanno fatto i furbi con questo mea culpa di Benedetto soprattutto quelli che hanno miriagrammi di cerume nelle orecchie, ma altri hanno apprezzato, anche nel mondo progressista.
Ma chi non vuol ascoltare, o non può ascoltare è meglio che lo diamo per perso senza farci il fegato cattivo.Arrivati a questo punto, ognuno faccia affidamento sui neuroni dentro al proprio cervello e vada per la sua strada.
Spero di tutto cuore che a Benedetto sia resa giustizia presto, ma francamente sull'obiettività dei media non faccio affidamento né su questa questione nè su altre vicende.

Raffaella ha detto...

Gia'!
Dubito che i media (almeno la maggiorparte di loro) riusciranno mai ad essere davvero obiettivi con Benedetto XVI.
Purtroppo qualunque cosa dica o faccia non e' mai sufficiente: se dice, deve fare...se fa, deve dire...
Per fortuna il Papa scrive molto e alcuni suoi componimenti sono davvero di portata eccezionale.
Nel mio cuore ci sono la Lettera ai vescovi del 2009 e quella agli Irlandesi del 2010 passando per le encicliche e tutte le omelie e discorsi.
Vogliamo sorvolare sugli interventi "a braccio"?
:-)
R.