lunedì 5 luglio 2010

Attimi di tensione durante la Messa del Papa a Sulmona: un uomo ha tentato di salire sul palco (Severa)


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Tenta di salire sul palco uomo bloccato dagli agenti

Attilio Severa

Sulmona

Attimi di tensione durante la visita di Benedetto XVI a Sulmona, quando un uomo ha tentato di salire sul palco dove il Pontefice officiava la messa. Agenti del Corpo forestale dello Stato, in servizio di ordine pubblico in piazza Garibaldi a Sulmona, hanno bloccato a circa 10 metri dalla scalinata P.R. di 45 anni nato a Rosciano (Pe). La pattuglia insospettita per il comportamento ambiguo e per l'abbigliamento trasandato del P.R. lo ha tenuto sotto osservazione e seguito a distanza per poi bloccarlo nei pressi della prima fila riservata alle autorità, nell'intento di avvicinarsi alla scalinata.
Il fermato non ha opposto resistenza agli agenti che lo hanno condotto con discrezione lontano dal Santo Padre e dalle autorità presenti ed hanno effettuato i primi controlli del caso. L'uomo, informa la forestale, è risultato sprovvisto di qualsiasi pass per l'accesso a Piazza Garibaldi ed è già noto alle forze di polizia in quanto è stato più volte denunciato per reati contro la persona, il patrimonio, porto abusivo di armi e detenzione e spaccio di stupefacenti. Gli agenti completati gli accertamenti di rito hanno consegnato P.R. alla squadra mobile della Polizia di Stato dell'Aquila.
Durante la celebrazione della messa di Papa Benedetto XVI a Sulmona una decina di sacerdoti si sono sentiti male per il caldo. La temperatura in piazza Garibaldi, dove è stato allestito il palco per la funzione religiosa, ha superato i 30 gradi. I sacerdoti sono stati assistiti da un medico e da volontari di soccorso presenti per essere di supporto all'evento. I sacerdoti sono stati portati in una tenda della Croce Rossa ubicata nelle vicinenze del palco e lì rifocillati.
Durante la visita a Sulmona il Papa ha invitato i credenti a frequentare più spesso eremi e monasteri, non luoghi isolati ma «sorgenti di vita spirituale da cui tutti possono attingere», una dimensione contemplativa che «irriga».

© Copyright Gazzetta del sud, 5 luglio 2010

Come sapete, io non approvo la politica dei "pass". Secondo me non deve esserci un accesso limitato alle piazze in cui il Papa celebra Messa. Dovrebbe valere il motto: "chi prima arriva meglio si accomoda" :-)
Ovviamente restano salvi i posti riservati ad anziani, bambini e disabili...
Detto questo, ci si chiede: come ha fatto il tipo non solo ad avvicinarsi al palco, ma ad entrare in piazza se sprovvisto di pass?
Se questi ultimi vengono distribuiti per ragioni di sicurezza, non mi sembra che il risultato sia quello desiderato.

R.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

La "ragione di sicurezza" dei pass non e' quella dei "malintenzionati" ma di poter distribuire le persone nelle varie zone, senza che si accalchino come fosse l'heineken rock festival.

Raffaella ha detto...

Si', pero' all'ultimo minuto c'e' sempre chi rinuncia pur avendo preso il pass e gente in piedi che non puo' entrare nelle piazze perche' sprovvisto di tesserino.
Una via di mezzo, con un po' di impegno, si puo' trovare.
R.

Miserere ha detto...

Sì, anch'io sono contraria ai pass. Non so se hai visto, soprattutto l'ultima udienza generale, uno dei settori del sagrato della basilica di San Pietro (quello di sinistra) era quasi vuoto. Perché non lasciano entrare la gente rimasta in piedi dietro la piazza, magari pochi minuti prima dell'inizio dell'udienza?

gemma ha detto...

credo che in piazza molti non occupino i settori con le sedie proprio per via del gran caldo e della scarsa possibilità di spostarsi una volta seduti, almeno per la mia esperienza in piazza San Pietro. Riguardo ai posti privilegiati sul sagrato, ecco, quelli sono un mio pungolo personale. Non è molto bella la discrepanza tra i pellegrini di serie B che iniziano la fila davanti ai metal detector anche prima delle 7 del mattino, e i privilegiati dell'ultimo minuto che accedono direttamente al sagrato con mise eleganti, tacchi a spillo e chanel n.5, mentre noi siamo lì da ore con jeans, sandalacci, scarpe da tennis e se va male, ascell n.5 o più nostra o del vicino. Capisco i religiosi, i consacrati,i portatori di handicap, i laici particolarmente impegnati in qualcosa di grande in prima persona, ma spesso c'è altro lassù, ed è inutile negare che farebbe piacere sentirsi tutti un pò più uguali, almeno in quella piazza.

euge ha detto...

Condivido gemma. Ma, in questa circostanza come in quella della Vigilia di Natale il problema rimane nel fatto che una paersona che non avrebbe dovuto arrivare così vicino al Pontefice non si sa con quali intenzioni, è riuscita a passare nonostante pass, contropass, vigilanza e tanto altro. Non sò quali fossero le intenzioni del tizio che fra le altre cose ha un pedigrì di tutto rispetto a livello giudiziario............ Ma, di certo, se le misure adottate fossero state efficaci, probabilmente questo non sarebbe successo. In piazza San Pietro non è possibile spostarsi da un settore ad un altro quando si è dentro.......questo invece è arrivato beatamente quasi sul palco dove il Papa celebrava la Messa e se accadeva qualcosa? Se lo feriva? Mi dispiace ma, la falla nella sicurezza c'è stata..... come c'è stata durante la Messa della vigilia di Natale!