venerdì 2 luglio 2010

Benedetto XVI all'offensiva contro l'indebolimento della Chiesa in Europa (Stéphanie Le Bars)

Clicca qui per leggere la traduzione dell'articolo de "Le Monde".

Leggo:


"...la creazione di questo consiglio sottolinea anche, secondo certi osservatori, una forma di insuccesso delle strategie sviluppate fino ad ora, in particolare la grande libertà d'azione lasciata ai vescovi per riconquistare i fedeli, e lo scarto tra i cattolici sostenitori di una evangelizzazione offensiva e identitaria, che, secondo alcuni, assume aspetti del protestantesimo evangelico, e quelli più legati ad una semplice “presenza” nelle società secolarizzate".

Esattissimo! I vescovi sono chiamati piu' che mai a riflettere su cio' che hanno fatto o non fatto in questi ultimi decenni.
R.

6 commenti:

Andrea ha detto...

Rinnovando il mio rispetto, che non è affatto formale: l'autrice del blog non vede il veleno presente nell'affermazione che definisce "esattissima", cioè che l'evangelizzazione identitaria sarebbe simil-protestantica. L'evangelizzazione identitaria e diffusiva ("bonum diffusivum sui") è l'unica possibile, purché l'"identità" propagata sia quella di Cristo e non quella delle strutture umane.

Raffaella ha detto...

Ciao Andrea, hai ragione!
Ho riportato tutta la frase per non troncarla a meta'. E' esattissima solo l'affermazione sui vescovi :-)
R.

Andrea ha detto...

Grazie. Purtroppo la stampa è al 97% in pugno ai "soliti" - tanto più "Le Monde".
Cari saluti

Vatykanista ha detto...

Raffa, su quale giornale di oggi, Gennari intervistato, equipara Mancuso e Lefebvriani? (Intende che Fellay e Mancuso siano di fatto entrambi fuori dal cattolicesimo alla medesima maniera, ma con segno opposto..)


(Non l'ho letto, ma se così avesse detto, sarebbe vergognoso..)

Raffaella ha detto...

Mi pare Il Foglio...

Anonimo ha detto...

http://www.paolorodari.com/2010/07/02/cosi-il-teologo-gianni-gennari-nega-a-mancuso-lo-status-di-pensatore-cattolico-lestremismo-nega-verita-essenziali/ Gennari il motu proprio non l'ha ancora digerito. Eufemia