venerdì 2 luglio 2010

Per la Chiesa germanofona, percorsa da fremiti d'ira e dissenso, è tempo di «perdono» e «riconciliazione»


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Il Papa conferma le dimissioni del vescovo Mixa

Benedetto XVI: dopo un lungo periodo di cure e di preghiere sarà a disposizione per compiti pastorali

VATICANO
È l'ora delle «cure» e del «silenzio» per l'ex vescovo di Augusta, mons. Walter Mixa, al centro di inchieste giudiziarie e dossier ecclesiastici per malversazione, maltrattamenti e abusi. E per la Chiesa germanofona, percorsa da fremiti d'ira e dissenso, è tempo di «perdono» e «riconciliazione».
Papa Benedetto XVI ha ricevuto ieri in Vaticano il presule tedesco che un documento segreto della Chiesa rivelato dalla stampa locale aveva tacciato di «alcolismo» e «abusi nei confronti di giovani preti. Un incontro annunciato e dall'esito scontato: la conferma delle sue dimissioni. Ma che giunge dopo settimane di trepidazione e interviste shock alla stampa tedesca. «Ho presentato le mie dimissioni dietro pressione del capo dei vescovi bavaresi, l'arcivescovo Reinhard Marx, e del presidente della Conferenza episcopale tedesca, Robert Zollitsch», aveva detto, ventilando l'ipotesi di ricorrere contro l'accoglimento del suo ritiro già firmato dal Papa. Ipotesi subito giudicata irrealistica dal direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, seguita, una settimana fa, da una netta marcia indietro di Mixa, ormai rassegnato al suo destino.
Solo allora il Papa ha accettato di riceverlo in udienza, lasciando al direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, il compito di spiegare il suo intento. Un lungo comunicato stampa ha annunciato, dopo l'incontro, la conferma «definitiva» delle dimissioni e l'invito al perdono da parte dei confratelli troppo severi. Un atteggiamento dal quale si evince, spiega padre Lombardi – come il Papa «svolge il suo servizio di riconciliazione, con grande densità e spessore spirituale» e come «questo aiuti veramente la Chiesa a trovare il cammino corretto per andare avanti sempre pienamente in comunione e sulla via della continua riconciliazione».
«Il Vescovo Mixa – si legge nella nota vaticana – si ritirerà per un tempo di silenzio, di raccoglimento e di preghiera, e dopo un periodo di cure e di riconciliazione sarà – come altri Vescovi emeriti – a disposizione per compiti pastorali, in accordo con il suo Successore». Il presule ha ammesso le sue colpe – aggiunge la nota – «in tutta sincerità e umiltà». e «ha chiesto perdono», chiedendo «giustamente» che «non si dimentichi del tutto il bene che ha fatto».
A seguire, un messaggio ai vescovi tedeschi: «il Santo Padre ha espresso la speranza che la richiesta di perdono trovi orecchi e cuori aperti. Dopo un periodo di polemica spesso fuori misura, il Papa auspica riconciliazione, un nuovo reciproco accogliersi nello spirito della misericordia del Signore e nel fiducioso abbandono alla sua guida».

© Copyright Gazzetta del sud, 2 luglio 2010

Mah...nessuno cita mai la pura e semplice verita': le accuse contro Mixa sono completamente cadute.
R.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma... se dalla dichiarazione ufficiale vaticana (si presume redatta non all'insaputa del Santo Padre) non appare per niente che le accuse sono 'cadute' (direi nel merito, nel contenuto o nella verità della sostanza; e non per artifici/cavilli legal giudiziari) non sarà che il vescovo Mixa, nella sostanza, ha qualche maleodorante scheletro nell'armadio? Come si potrebbe accettare un Papa che sacrifica sull'altare del 'clerical politically correct' uno dei suoi Vescovi?? (con buona pace delle splendide parole di cui normalmente ogni ecclesiastico si serve, magari con pathos, per parlare dei suoi fratelli di religione (fratelli=coltelli?)
Sebastiano Bassiano De' Bolli

Raffaella ha detto...

La magistratura tedesca non ha ravvisato alcun reato nella condotta del vescovo Mixa.
Questi sono i fatti a cui ci dobbiamo attenere.
E' un fatto anche il comportamento poco misericordioso dei confratelli vescovi.
R.

Anonimo ha detto...

Raffaella,

le accuse su Mixa non sono tutte cadute: sono cadute quelle sui rapporti sessuali con un minorenne.
Lui ha ammesso di aver dato degli scapaccioni ai bambini di un orfanotrofio e di non essere sempre stato oculato nella gestione delle finanze.
CI sono diversi fattori che lo hanno danneggiato: 1. il suo essere conservatore; 2. l'aver spesso attaccato il pensiero dominante; 3. il non aver ammesso subito le sue colpe.

Certo c'è stato un accanimento eccessivo, e io trovo vergognosa la condotta di Zollitsch e Marx, e devo ammettere che sono scandalizzato che non si siano ancora scusati. Sono stato da poco in Germania e anche tedeschi, che non nutrono molte simpatie per Mixa, sono rimasti turbati dagli intrighi dei due arcivescovi.

Certa gente dovrebbe essere cacciata a pedate: io, come fedele, non voglio pastori perfetti, ma pastori, che, se errano, lo fanno non certo per cattiveria!

Jacu

Raffaella ha detto...

Si', Jacu, la condotta dei due arcivescovi (e dell'ausiliare di Augusta, soprattutto!) non ha scusanti.
Provo disagio nel dovere prendere spesso le parti di una Chiesa che, all'esterno, da' purtroppo l'impressione di essere schiava di orgoglio, vanita' e cattiveria.
R.

Anonimo ha detto...

Raffaella

è intanto di ieri l'indiscrezione che il nome dell'ausiliare sia fra i due nomi presentati dal capitolo di augusta per il successore di Mixa.
Se fosse vero...

Difendere la Chiesa è difficile quando quotidianamente si leggono certe notizie su vescovi e cardinali.
Non per infierire su Sepe, ma in altri paesi un politico appena toccato da certi scandali si sarebbe dimesso o avrebbe fatto come Pell, che non hanno voluto come prefetto, che si dimise finché le accuse non sono state smontate.
Ma troppa dignità, amore per il Vangelo, la paura di macchiare il nome del Signore non sono sentimenti che albergano nei cuori di certi presuli.
Sembra di essere tornati nel medioevo: carrierismo e denaro!
Jacu
Jacu

Anonimo ha detto...

Al signor Sebastiano.
Il problema non è quello di essere "politically correct", ma appunto quello di instaurare un nuovo corso dell'episcopato tedesco partendo dal reciproco perdono e dalla riconciliazione. Scrivere chiaramente in un comunicato ufficiale che le accuse erano cadute sarebbe significato affermare espressamente l'esistenza di un complotto episcopale e avrebbe creato un terremoto che avrebbe impedito di iniziare quel cammino di riconciliazione. Il Santo Padre si rivolge prima di tutto alla coscienza dei Vescovi, che hanno capito molto bene il messaggio e sono invitati a fare un bell'esame su se stessi.
Inoltre nel comunicato si parla solo di "errori e sbagli" non certo di fatti gravi. E credo che ci si riferisse soprattutto al fatto che Mixa all'inizio aveva alzato il tono della polemica e soprattutto aveva rilasciato quell'intervista durissima a Die Welt che a Roma non hanno affatto gradito.
Noterà che nel comunicato Mixa si impegna a un periodo di "silenzio e raccoglimento", non di penitenza. E le parole nei comunicati della Santa Sede sono sempre ben soppesate.
Alberto

sam ha detto...

Ottima notazione Alberto.

Anonimo ha detto...

nel comunicato non si parlerà di fatti gravi, ma il tono è quello che il papa usò con Maciel il capo dei legionari. Quindi le accuse erano e sono vere, e Mixia è stato punito giustamente secondo il papa.I fatti non essendo però gravissimi gli consentiranno do ritornare dopo un periodo di penitenza

Raffaella ha detto...

Assolutamente non e' lo stesso tono!
Qui il comunicato su maciel:

http://press.catholica.va/news_services/bulletin/news/18396.php?index=18396&po_date=19.05.2006&lang=it

R.

Anonimo ha detto...

Non solo, Raffa. E' Mixa che chiede perdono per gli errori. Il Papa si rivolge invece direttamente ai confratelli e ai fedeli di Augusta.
Ma a parte l'anonimo intervento, ciò che mi lascia costernato e allibito è che il sito della diocesi di Augsburg ignora ancora adesso il comunicato della Santa sede!
http://www.bistum-augsburg.de/ba/dcms/sites/bistum/index.html
Alberto

Anonimo ha detto...

Anche il sito della Conferenza episcopale fa finta di niente.
http://www.dbk.de/
Alberto