venerdì 16 luglio 2010

Nuove norme? OK. Il commento di Padre Scalese

Clicca qui per leggere il commento segnalatoci da Alessia ed Alberto.

7 commenti:

Andrea ha detto...

Viva l'Inquisizione !
Lo dico senza traccia di sarcasmo

Anonimo ha detto...

Volonté: Ecco il nuovo "partito" che vuole distruggere la Chiesa e il Papa
http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2010/7/16/IL-CASO-Ecco-il-nuovo-partito-che-vuole-distruggere-la-Chiesa-e-il-Papa/99991/
Alberto

massimo ha detto...

ottimo padre scalese,davvero ottimo.

Anonimo ha detto...

L'analisi del teologo Gurtner: Per recuperare la fede in Europa è necessaria una maggiore unità con la Sede Apostolica, non un maggior decentramento
http://www.kath.net/detail.php?id=27413

Alberto

Anonimo ha detto...

ogni restauro della tanto odiata "centralità" romana non può che essere positivo.
I vescovi e le conferenze episcopali in queste vicende hanno dimostrato tutta la loro inefficacia e tutta la loro incapacità a gestire decentemente e secondo giustizia certi crimini.
ben venga quindi il "centralismo" romano che, lo sappiamo bene, non è certo la soluzione di ogni problema, ma di molti si!

ben venga pure la fine dell'immunità penale canonica per ivescovi e più ancora per i cardinali.

chi sbaglia deve pagare, secondo giustizia, a maggior ragione se è cardinale, e deve subirne la relativa pena, che è pena redentiva finalizzata alla conversione.

basta con tutto questo buonismo insulso che ha redento ben pochi mentre ha spinto tanti a peccare sempre di più.

la più grande forma di carità è sanzionare chi sbaglia.


se ne renda conto anche la Santa Sede e non la faccia passare liscia a quei vescovi che sgarrano.
soprattutto in materia di fede.

Andrea ha detto...

In generale (esclusi perciò i "delitti più gravi", che vanno direttamente a Roma), ciò che conta non è privare le istanze locali della loro competenza, ma riaffermare il principio "ROMA LOCUTA, CAUSA SOLUTA", cioè che non ci si oppone alla Sede di Pietro

Andrea ha detto...

In generale (esclusi perciò i "delitti più gravi", che vanno direttamente a Roma) ciò che conta non è privare le istanze locali della loro competenza, ma riaffermare il principio "ROMA LOCUTA, CAUSA SOLUTA", cioè che non ci si oppone alla Sede di Pietro