giovedì 12 agosto 2010

L'altro Risorgimento (Angela Pellicciari)

Clicca qui per leggere l'articolo segnalatoci da Eufemia.

10 commenti:

Ambrosiano, ma cattolico ha detto...

Grande articolo.
Brava Pellicciari, che sai parlare in maniera schietta e non ambigua!
Ormai tu sei una mosca bianca nell'informazione e restituisci un po' di dignità alla categoria degli storici!
Troppi oggi sono curvi ad oliare potenti e lobbisti!

raffaele ha detto...

L'anticleriicalismo è stato un vizio che ha offuscato agli occhi di moltio l'immagine del Risorgimento. Ma per questo non si può liquidare con giudizi sommari(come fa la Pellicciari) un grande moto di indipendenza nazionale e di libertà: tra i martiri di Belfiore c'erano anche dei sacerdoti come l'eroico don Tazzoli. Mi sembra quindi giusto criticare le lobbyes laiciste e massoniche che hanno egemonizzato il Risorgimento, senza però demonizzare un processo storico che Paolo VI giudicò "provvidenziale" in quanto liberò la Chiesa da un potere temporale che non spettava (e il cui esercizio era stato criticato dal beato Rosmini e da un grande cattolico come il Manzoni).

Anonimo ha detto...

Brava Pellicciari.
Fino a quando dovremo accettare che la Storia (che mi ostino a scrivere con la iniziale maiuscola) sia sempre massacrata 'ad usum delphini'? Specialmente dai banchi di scuola da cui battaglioni di asini laureati ragliano a comando del potente o del più forte, incuranti della serietà e della verità!!
Sebastiano

Elio ha detto...

Angela Pellicciari ha smascherato coi suoi studi gli idoli del nostro presunto
risorgimento.Strano nome...una volta "risorta"l'Italia da guida, capo dell'Europa e del mondo civile ne è divenuta la...coda.
In quel secolo pieno d'odio l'unico che vide lontano è stato il nostro grande,Santo Papa Pio IX...il quale si avvide del male morale in cui l'Italia stava per precipitare e proclamò due dogmi si da ancorare la barca di Pietro in un porto sicuro:L'Immacolata Concezione e l'Infallibilità pontificia .Convocò il grande Concilio Vaticano I e ne promulgò la bellissima costituzione Dei Filius...
Una volta pronunciò queste parole profetiche: Le sette vogliono rovesciare il Principato Civile dei Papi per distruggene poi il Principato spirituale...è quello che sta avvenendo sotto i nostri occhi. Ma Satana non prevarrà.

Caterina63 ha detto...

Ottimo libro che ho riletto tre volte e che ho regalato ben sei copie ad amici...
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Anonimo ha detto...

Sarei davvero interessato a conoscere perché, come dice Raffaele, il potere temporale non spettava alla Chiesa di Roma. Un potere da cui poteva spogliarsi, certo, ma a cui era ampiamente legittimata... salvo usare un doppiopesismo anche in Scienza Politica: criteri di legittimazione del potere da applicare ai potentati laici e criteri altri per la Chiesa! perché? in nome di chi o di che cosa?
Un potere da cui poteva spogliarsi ma non poteva essere spogliata se non con un grave violento arbitrio di diritto internazionale come di fatto avvenne: un grave arbitrio che passò, e passa, sotto silenzio, per ragioni che io non posso non chiamare pregiudiziali, quindi inaccettabili. [Non dimentichiamo che abbiamo fatto una guerra, 20 anni fa, contro Saddam perché aveva invaso e annesso il Kuwait, non senza motivazioni storiche tra l'altro... e gran parte del consesso internazionale plaudiva al ristabilimento della legalità internazionale (ma la Santa Sede era contraria e non si è mai investigato a sufficienza il perché: anche ragioni storiche??); chi non plaudiva era schierato contro la guerra in quanto tale non contro 'quella' guerra... invece della violenta annessione dello Stato Pontificio e degli altri Stati italiani pre unitari si dovrebbe invece parlar sempre e solo bene??]
Per quanto riguarda i mantovani rev.di Grazioli e Tazzoli che muoiono nel 1854 del ladrocinio sabaudo hanno avuto contezza solo nell'al di là: se l'avessero approvato nell'al di qua, non esiterei a dire che avrebbero sbagliato!!, comunque citarli nel contesto in cui si muove Raffaele mi sembra incongruo.
Non si vuole affatto mettere in discussione l'unità d'Italia, almeno dopo 150 anni, ma le modalità SI', eccome! Dell'enorme ladrocinio perpetrato dalla cricca piemontese, Anglia e Francia faventes, vediamo ancora i frutti avvelenati, e non ci saranno celebrazioni anniversarie che riusciranno a cambiare il corso dei fatti: L'UNITA' D'ITALIA E' STATA FATTA MALE, SULLA TESTA DEI POPOLI E CONTRO I POPOLI, PERCHE' E' STATA FATTA CONTRO LA CHIESA CATTOLICA E IL MODO CON CUI SI E' ATTUATA CONTINUA AD ESSERE UN PROBLEMA.
Certamente è un sollievo che la Chiesa non abbia più il principato temporale: questo sollievo è la provvidenzialità di cui si parla! Sì perché Dio sa trarre il bene anche dal male e l'unità del 1859/70 è stata fatta molto male.
Poi Rosmini va letto, non citato 'così', come si citava il Concilio trent'anni fa: "Il Concilio ha detto...", poi leggendolo si è capito che non del Vaticano II si trattava ma di opinioni, magari rispettabili, ma non autorevoli...
Bassiano Perini

Caterina63 ha detto...

Concordo con l'approfondimento di Bassiano Perini....

infatti si sbaglia spesso il concetto di potere temporale che è legittimo strumento della Sposa di Cristo, la Chiesa, in quanto Essa ha il diritto di governare sul "popolo di Dio"....
la Chiesa è infatti una Società nella Società, dice Cristo: siete nel mondo ma non siete del mondo!
in quel dare a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio, Gesù non intendeva porsi o porre la Chiesa in conflitto con Cesare, ma legittimare il potere stesso che la Chiesa aveva ricevuto da Dio PER GOVERNARE la sua specifica Missione nel mondo...

Ciò che accadde durante il Risorgimento fu inqualificabile perchè tutto venne posto e fatto CONTRO LA CHIESA...il nemico era la Chiesa.. i nemici erano i preti ed inoltre a causa dell'incapacità di governare di molti governanti, le ricchezze che la Chiesa aveva maturato nel corso dei secoli attraverso molte dobazioni, facevano gola e si pretendeva che diventassero beni statali per il popolo....che di fatto invece non ne beneficiò MAI!!

Il potere temporale della Chiesa non è mai venuto meno, esso esiste ancora ma in forma diversa...
del resto non potrebbe essere diversamente poichè tale potere NON viene dagli Uomini, ma è di Dio, è Cristo che governa la sua Chiesa: dare a Dio quel che è di Dio se non lo fanno gli uomini lo farà e lo fa Cristo stesso...
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per questo Egli ha potuto promettere: e le porte degli inferi non prevarranno...

I tre segni o corone poste sul TRIREGNO (la Tiara dopo) hanno un significato che non è venuto meno:
Quest’ ornamento da prima portava una sola corona, ed era detto Regno. Fu chiamato poscia Triregno quando ebbe aggiunte due altre corone. La seconda corona fu aggiunta da Bonifacio VIII; la terza da Benedetto XII. Sebbene una sola possa esprimere il sommo potere del Papa, tuttavia le tre corone esprimono meglio le tre potestà che egli ha in Cielo, in terra e nel Purgatorio, coelestium, terrestrium, et infernorum. Le tre corone possono ancora significare che il Papa è Sommo Sacerdote, Signore temporale, e universale Legislatore, in una parola è IL VICARIO DI CRISTO.
Il Triregno è sormontato da un globo su cui sorge una croce. Il globo e la croce posta sul Triregno indica il mondo assoggettato a Gesù Cristo in virtù della Croce, ed è sostenuto dal Papa, perchè tutta la terra è alla sua cura affidata.
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Non c'è Risorgimento che tenga: Cristo ha già vinto!

Il papa è il mio padre spirituale ha detto...

Anche la Croce di Cristo è stata una Provvidenza per l’umanità, anzi è stata la Provvidenza, tuttavia ...
Gesù dice:

“….guai a colui dal quale il Figlio dell’Uomo viene tradito; sarebbe meglio per quell’uomo se non fosse mai nato!”

Anche se Dio interviene con la Provvidenza nella storia e non lascia a chi opera malvagità l’ultima parola, noi uomini abbiamo la promessa che ci sarà un giudizio che renderà giustizia degli oppressi e degli oppressori.

Il papa è il mio padre spirituale ha detto...

Io noto che nei Vangeli fede e ragione sono rispettati, perchè viene "laicamente" fatta conoscere la verità storica dei fatti, pur avendo il fine di annunciare la Verità teologica e non si cerca di rendere leggendari i protagonisti, dei quali vengono narrati anche i difetti, le defezioni e i rinnegamenti...;
la stessa cosa non avviene nei nostri libri di storia, dove la propaganda, come qualcuno ha già detto, ad usum delphini, è sempre più evidente.
"Se i fatti sono scomodi, tanto peggio per la verità" sembra essere lo spirito guida.

Anonimo ha detto...

Io credo che il "male" del risorgimento non consista tanto nell'unificazione d'Italia, che era naturale conseguenza del comune retaggio religioso, culturale e storico dei suoi popoli. Anzi, in tale ottica l'unificazione è stata un atto di giustizia che ha coferito coesione politica a diverse realtà statuali, tutte orbitanti attorno agli stessi Valori.
Il "male", invece, è stato a mio avviso rappresentato dalla negazione di quello che è da sempre stato il più vero "Valore Aggiunto" di noi Italiani, il fatto di essere il prodotto di una civiltà millenaria che ha nella Roma di Romolo e dei Papi il proprio retroterra. Nonostante la nostra spocchia che ci fa aborrire tale realtà, se un briciolo di fascino desta ancora l'aggettivo "italiano" lo si deve alla sua consonanza, nel comune sentire internazionale, con "romano" e "cristiano".
L'ho provato tante volte nei miei contatti di lavoro fuori dal nostro territorio, dove la nostra storia, la nostra arte ed anche il nostro volubilissimo carattere attirano interesse e ammirazione, anche se noi preferiamo far finta di essere sbarcati in questa terra meravigliosa solo qualche decina di anni fa, provenienti da un lontanissimo pianeta (o dall'altro capo dell'Atlantico).
Con buona pace dei leghisti.