giovedì 12 agosto 2010

Pedofilia, il Papa respinge le dimissioni di due vescovi irlandesi citati nel "Rapporto Murphy" (Gasparroni)


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Pedofilia, il Papa respinge le dimissioni di due vescovi irlandesi

Fausto Gasparroni

CITTÀ DEL VATICANO

Resteranno al loro posto, per volontà del Papa, due dei vescovi irlandesi che avevano rassegnato le dimissioni in seguito allo scandalo degli abusi. Benedetto XVI ha infatti rigettato le rinunce dei monsignori Eamonn Walsh e Raymond Field, entrambi vescovi ausiliari dell'arcidiocesi di Dublino: a renderlo noto, con una lettera ai sacerdoti della diocesi – di cui ha riferito ieri il quotidiano "The Irish Catholic" –, è stato lo stesso arcivescovo di Dublino, mons. Diarmuid Martin.
Nella lettera, il cui contenuto è stato ripreso dai principali organi di stampa irlandesi e britannici ma che, secondo quanto precisato da un portavoce della diocesi, non sarà pubblicata, si legge che i due prelati «per decisione di papa Benedetto XVI resteranno vescovi ausiliari» di Dublino. L'arcivescovo Martin aggiunge comunque che le loro «responsabilità» all'interno della diocesi «saranno riviste».
Eamonn Walsh e Raymond Field avevano presentato le dimissioni alla vigilia dello scorso Natale sull'onda del clamore suscitato dal "Rapporto Murphy", l'indagine governativa che aveva portato alla luce decenni di abusi e di relative coperture – tra il 1975 e il 2004 – nell'ambito della diocesi di Dublino. Si trattava rispettivamente del terzo e quarto vescovo irlandese a rinunciare in seguito alle rivelazioni della Commissione Murphy.
«La nostra speranza è che questo atto contribuisca a riportare la pace e la riconciliazione di Gesù Cristo alle vittime degli abusi sessuali. Chiediamo di nuovo scusa a tutti», avevano dichiarato i due vescovi, motivando così il loro gesto e precisando allo stesso tempo che il rapporto, pur coinvolgendoli, dimostrava la loro innocenza.
Prima di loro, sempre in seguito al "Murphy Report", si erano dimessi il vescovo di Limerick, Donal Murray, e quello di Kildare e Leighlin, James Moriarty, e in entrambi i casi le loro rinunce erano poi state accolte dal Pontefice. Diverse le vicende di altri due presuli citati nel rapporto: Dermot O'Mahony non si è dimesso perchè già in pensione, mentre non ha fatto alcun passo indietro l'attuale vescovo di Galway e Kilmacduagh, Martin Drennan.

© Copyright Gazzetta del sud, 12 agosto 2010

2 commenti:

Anonimo ha detto...

visto che la stragrande maggioranza delle persone e forse pure dei giornalisti non leggerà mai il rapporto Murphy si poteva essere meno criptici su cosa significa "coinvolti ma innocenti"...

Anonimo ha detto...

Ciao Raffa.
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Vatican wary of resignation 'domino effect' in Rome
http://www.irishtimes.com/newspaper/ireland/2010/0812/1224276639077.html?via=relhttp://www.irishtimes.com/newspaper/ireland/2010/0812/1224276639077.html?via=rel Nella stessa pagina trovi i link con le biografie dei vescovi nell'occhio del ciclone.
Per il vescovo Walsh, ad esempio, le vittime chiedono le dimissioni "...not because of the way he handled individual cases but because has was “part of the regime that facilitated..."
Al di là di qualsivoglia analisi, se i due vescovi sono stati scagionati dal Rapporto Murphy non si capisce perché il Papa dovrebbe accettarne le dimissioni, specie se sotto la spinta dei media o di arcivescovi forse troppo ansiosi di apparire. La questione pedofilia richiede che venga fatta giustizia non vendetta indiscriminata.
Alessia