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Il "blog degli amici di Papa Ratzinger", già "Papa Ratzinger blog [3], vuole essere un omaggio al Santo Padre, Benedetto XVI. Si tratta di una iniziativa personale che non ha alcun riconoscimento ufficiale. Non è un prodotto editoriale. Qui è possibile consultare una nutrita rassegna stampa e scrivere commenti soggetti a moderazione. Il materiale contenuto in questo blog è a disposizione di chiunque. Esso non ha scopo di lucro. Buona navigazione
4 commenti:
Raffa,
La coscienza beata
Padre Paul Gallagher, gesuita irlandese, spiega la predilezione di Benedetto XVI per il cardinale Newman, nel segno di Agostino
http://www.ilfoglio.it/soloqui/6240
Alessia
Vorrei dire due cosette. Brevemente. Questa volta parlano i fatti in modo così eloquente che è inutile farla tanto lunga.
Io credo che la ragione del successo del viaggio in Gran Bretagna sia che abbiamo un Papa gigante. Questa è la prima ragione per noi evidente da 5 anni.
Non credo che sia dipeso soprattutto dalla geniale idea di farlo conversare con la Regina come crede Owen del Time . Se uno è una personalità melensa che dice cose melense, resta un melenso anche se parla con la Regina. Questa sua osservazione farlocca (per me) la dice lunga su come molti giornalisti vedano il pubblico e la gente comune: degli scimmioni da incantare con delle immagini e da poter catechizzare con luoghi comuni semplici e banali.
I media, in larga parte, hanno una tale autostima sproporzionata di se stessi che rischiano di perdere il contatto con la realtà. E riguardo a Benedetto XVI l’hanno perso. E si vede.
La rete, i blog (il tuo è il migliore Raffaella, e non so suonare il violino) hanno fatto controinformazione soprattutto in questi ultimi 2 anni quando i giornaloni del mondo anglosassone (e quest’anno anche tedeschi) hanno deciso di appendere Benedetto a testa in giù a qualsiasi costo. Solo che hanno esagerato. E questa secondo me è la seconda ragione del successo. Hanno talmente esagerato a mostrificarlo che ad un certo punto il lettore non li ha seguiti più.
Ne ho avuto molti esempi anche in mezzo ai miei amici. Anche Kung,a un certo punto, è intervenuto perché se n’è accorto e ha detto : ehi, non esageriamo, non è mica Alessandro Borgia. Anche un opportunista e conformista come lui si è accorto che a bastonare troppo il cane ci si rende odiosi.
Come mai hanno esagerato? Secondo me perché erano in troppi a a voler ottenere un risultato. Quindi parlavano (parlano e parleranno) in troppi. Ognuno volendo guadagnare il suo strapuntino vicino al patibolo. Mi dispiace parlare così, ma è soprattutto l’atteggiamento di alcuni nostri fratelli nella fede che mi ha amareggiata. E non mi è ancora passata.
Comunque ora andiamo avanti come dice Benedetto. Certo tutti costoro che ho citato non scompariranno facendo puf, ma, secondo me staranno più accorti per non trovarsi a fare gli sbadilatori fissi di buano
Una parola carissima Mariateresa: grazie per questa tua analisi intelligente e puntuale.
Anche io penso che una delle chiavi di lettura del successo del viaggio stia proprio nell'atteggiamento aggressivo di alcuni media e di certi "personaggi" che dei media si sono serviti per tentare di arrivare ai loro sporchi obiettivi.
Ad un certo punto anche il piu' anticlericale si e' posto delle domande: ma possibile che tutto il male nasca e finisca con Papa Benedetto?
Forse i media (e chi c'e' dietro) ad un certo punto hanno pensato di battere il ferro finche' era caldo.
Come nelle peggiori isterie collettive non sono piu' riusciti a fermarsi e questo e' stato un grave errore (per loro).
Hai ragione anche sui fratelli nella fede ed in particolare su certi cattolici che hanno colto la palla al balzo solo che essa si e', alla lunga, trasformata in un boomerang.
Non possiamo e non dobbiamo abbassare la guardia, anzi...
C'e' pero' da sperare che qualcuno capisca quanto scollamento c'e' fra i media e la societa' civile.
R.
hai usato un termine fondamentale:
isteria collettiva.
Chi ha letto i commenti in certi siti nei momenti più acuti della crisi , in Italia e all'estero, lo sa. Odio puro, una roba da prenotare il professor Andreoli per farsi indagare la psiche.
Ed è curioso. Su tanti argomenti i media fanno i virtuosi scandalizzati in modo enfatico se vengono pronunciate parole fuori posto o se viene offeso qualche totem del politicamente corretto. Ma contro Benedetto no: si può dire qualsiasi dabbenaggine, offesa, cattiveria e falsità e , a volte si ha l'impressione, si gode dell'astio che si riesce a creare. Vergogna.
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