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Betori-vittime 'Più vigilanza'
«CONCORDIA nell' analisi» di quanto è accaduto alla Regina della pace, e sulla necessità di una «continua vigilanza» perché non abbia mai più a verificarsi una deriva teologico dottrinale come quella che reso possibili i terribili misfatti di don Cantini. Si è concluso così, ieri pomeriggio, il primo incontro dell' arcivescovo Giuseppe Betori con una delle vittime dell' ex prete della Regina della pace, Francesco Aspettati. Durante il colloquio, durato due ore in un clima definito da Aspettati «di confronto sereno», sono state ripercorse le tappe della vicenda che ha visto protagonista don Lelio Cantini, riconosciuto colpevole di abusi sessuali su minori, falso misticismo e dominio delle coscienze e nel 2008 ridotto dal Papa allo stato laicale. Nel 2004 le vittime, ormai adulte, hanno trovato il coraggio di denunciare alla Curia l' accaduto, dovendo poi lottare per anni prima di vedere soddisfatta la loro richiesta di giustizia. Mentre tuttora continuano a sostenere che non sia stata fatta piena luce sulle coperture ricevute da Cantini dentro la Curia. Betori e Aspettati si sono detti comunque d' accordo sulla necessità di «tenere alta l' attenzione» perché nel corpo della Chiesa «non si verifichino più deviazionie strumentalizzazioni» del messaggio cristiano come quelle attuate da don Cantini. Betori si è quindi detto disposto a incontrare anche le altre vittime della Regina della pace.
© Copyright Repubblica, 4 settembre 2010 consultabile online anche qui.
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