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Il Papa: Sabato 27 novembre si terrà a San Pietro una veglia di preghiera per "la vita nascente" (Apcom)
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Il Papa: la crisi impone scelte etiche e un’equilibrio che rispetti la terra (AsiaNews)
Il Papa: la comunità internazionale aiuti le popolazioni di Haiti
Il Papa: la crisi economica va affrontata in tutta la sua serietà. Ambiente, Benedetto XVI: si incentivano ancora stili di vita improntati ad un consumo insostenibile (Izzo)
Il Papa all'Angelus: la crisi economica si è aggiunta ad altri gravi squilibri. Decisivo il rilancio strategico dell'agricoltura (Radio Vaticana)
Il Papa: La crisi può spingere le economie più forti e dinamiche ad alleanze che finiscono per penalizzare i Paesi più poveri (Apcom e Il Giornale)
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Il Papa: "Dopo il G20 urge serietà globale. E' necessario "rilanciare l'agricoltura" (Repubblica)
Giornata del Ringraziamento, il Papa: Nel quadro della attuale crisi economica, appare decisivo un rilancio strategico dell’agricoltura. I giovani stanno tornando alla terra (Izzo)
Il Papa: La crisi economica è grave e va affrontata nella sua serietà, anche rilanciando il settore dell'agricoltura
Il Papa: "E’ fondamentale per questo coltivare e diffondere una chiara consapevolezza etica, all’altezza delle sfide più complesse del tempo presente; educarsi tutti ad un consumo più saggio e responsabile; promuovere la responsabilità personale insieme con la dimensione sociale delle attività rurali, fondate su valori perenni, quali l’accoglienza, la solidarietà, la condivisione della fatica nel lavoro" (Angelus)
Chi dopo cardinal George? I vescovi americani puntano su Kicanas (anche se non piace ai legionari). Il Commento di Paolo Rodari
Soprusi ambrosiani (Messainlatino)
Il Tg2 intervista Peter Seewald: "Con il Papa parliamo in dialetto bavarese"
Segnalazione del libro "L'opposizione al Motu Proprio Summorum Pontificum" di Alberto Carosa
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Il Papa invita a una profonda revisione dell'attuale modello di sviluppo globale
CITTÀ DEL VATICANO
Una «revisione profonda del modello di sviluppo globale» è improcrastinabile, e servono lavoro e politiche contro la disoccupazione. No a «alleanze vantaggiose» per le «economie più dinamiche» ma «gravose per gli Stati più poveri». Rilancio «strategico» dell'agricoltura, basta stili di vita «insostenibili», «dannosi per l'ambiente e per i poveri».
Il G20 di Seul si è appena concluso con risultati non esaltanti e dissensi su cambi e svalutazioni, la Chiesa celebra la Giornata del Ringraziamento e Benedetto XVI durante l'Angelus lancia un allarme sulla economia globalizzata: invita a prendere «sul serio» la crisi, «sintomo acuto» che si è aggiunto ad altri «più gravi e ben conosciuti», come «il perdurare dello squilibrio tra ricchezza e povertà, lo scandalo della fame, l'emergenza ecologica e, ormai anch'esso generale, il problema della disoccupazione». Forte il «richiamo» di papa Ratzinger a «rivalutare l'agricoltura non in senso nostalgico ma come risorsa indispensabile per il futuro»: nel quadro post-crisi «appare decisivo un rilancio strategico dell'agricoltura; infatti, il processo di industrializzazione talvolta ha messo in ombra il settore agricolo, che, pur traendo a sua volta beneficio dalle conoscenze e dalle tecniche moderne, ha comunque perso di importanza, con notevoli conseguenze anche sul piano culturale». Nelle attività rurali «c'è una dimensione ecologica» e c'è una «dimensione sociale» che attrae di nuovo «tanti giovani e diversi laureati» e risponde non solo a bisogni personali e familiari, ma anche «ad una sensibilità concreta per il bene comune».
Echi del dibattito che ha animato il summit dei leader mondiali a Seul sono nelle parole papali sulla «tentazione» delle economie in espansione a «ricorrere ad alleanze vantaggiose ma che possono risultare gravose per gli altri Stati più poveri, prolungando situazioni di povertà estrema di masse di uomini e donne e prosciugando le risorse naturali della Terra». Serve invece un «nuovo equilibrio» «perché lo sviluppo sia sostenibile, a nessuno manchino il pane e il lavoro, e l'aria, l'acqua e le altre risorse primarie siano preservate come beni universali».
È la seconda volta in pochi giorni che il Papa teologo fa ricorso al suo magistero sociale e, attualizzando con le ricadute della crisi l'enciclica «Caritas in veritate», disegna una economia globalizzata attenta alla solidarietà, alla giustizia, a una equa distribuzione dei beni della terra.
Quattro giorni fa, nel suo messaggio per i partecipanti al summit economico, recapitato al presidente della Repubblica di Corea Lee Myung-bak, il Papa aveva ammonito i potenti: «il mondo vi guarda», è il momento di «dimostrare alla storia che la crisi» non è passata invano.
In sintonia con il Pontefice la Chiesa italiana celebra la 60. Giornata del Ringraziamento, concentrandosi sui problemi del mondo rurale acuiti dalla crisi. Si tratta, ha detto il direttore Cei per i problemi sociali e del lavoro mons. Angelo Casile alla Radio vaticana, «di problemi legati anche allo sfruttamento dei terreni, alle eco-mafie, allo sfruttamento del lavoro delle persone immigrate».(g.c.)
© Copyright Gazzetta del sud, 15 novembre 2010
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