domenica 14 novembre 2010

Il Papa: la crisi impone scelte etiche e un’equilibrio che rispetti la terra (AsiaNews)

Vedi anche:

Il Papa: la comunità internazionale aiuti le popolazioni di Haiti

Il Papa: la crisi economica va affrontata in tutta la sua serietà. Ambiente, Benedetto XVI: si incentivano ancora stili di vita improntati ad un consumo insostenibile (Izzo)

Il Papa all'Angelus: la crisi economica si è aggiunta ad altri gravi squilibri. Decisivo il rilancio strategico dell'agricoltura (Radio Vaticana)

Il Papa: La crisi può spingere le economie più forti e dinamiche ad alleanze che finiscono per penalizzare i Paesi più poveri (Apcom e Il Giornale)

Il Papa: Occorre puntare, in modo veramente concertato, su un nuovo equilibro tra agricoltura, industria e servizi, perché lo sviluppo sia sostenibile (Ansa)

Il Papa: "Dopo il G20 urge serietà globale. E' necessario "rilanciare l'agricoltura" (Repubblica)

Giornata del Ringraziamento, il Papa: Nel quadro della attuale crisi economica, appare decisivo un rilancio strategico dell’agricoltura. I giovani stanno tornando alla terra (Izzo)

Il Papa: La crisi economica è grave e va affrontata nella sua serietà, anche rilanciando il settore dell'agricoltura

Il Papa: "E’ fondamentale per questo coltivare e diffondere una chiara consapevolezza etica, all’altezza delle sfide più complesse del tempo presente; educarsi tutti ad un consumo più saggio e responsabile; promuovere la responsabilità personale insieme con la dimensione sociale delle attività rurali, fondate su valori perenni, quali l’accoglienza, la solidarietà, la condivisione della fatica nel lavoro" (Angelus)

Chi dopo cardinal George? I vescovi americani puntano su Kicanas (anche se non piace ai legionari). Il Commento di Paolo Rodari

Il futuro delle democrazie occidentali è nella difesa di vita e famiglia naturale (Capozzi)

Pakistan, la famiglia di Asia Bibi ricorre contro la condanna a morte

Il Papa: l'incapacità del linguaggio di comunicare il senso profondo e la bellezza della esperienza di fede può contribuire alla indifferenza di tanti

Asia Bibi, ricorso presentato contro la sentenza di morte (Tosatti)

Le domeniche delle Annunciazioni nella tradizione siro-occidentale. Maria è per noi il cielo che porta Dio (Manuel Nin)

Quel rito antico da celebrare a porte chiuse…(Tornielli)

Il Papa: internet non basta a vincere la solitudine dei giovani. Una vita cristiana vissuta in pienezza parla senza parole (Izzo)

Parte la Visita apostolica in Irlanda. Decisa da Benedetto XVI dopo i casi di abusi da parte del clero (Mazza)

La Chiesa cerchi nuovi linguaggi per comunicare la fede, ma alla fine solo l’amore è credibile: così il Papa alla plenaria della Cultura (Radio Vaticana)

Il Papa: "La Chiesa vuole dialogare con tutti, nella ricerca della verità; ma perché il dialogo e la comunicazione siano efficaci e fecondi è necessario sintonizzarsi su una medesima frequenza, in ambiti di incontro amichevole e sincero, in quell’ideale “Cortile dei Gentili” che ho proposto parlando alla Curia Romana un anno fa" (Monumentale discorso al Pontificio Consiglio della Cultura)

I vescovi cattolici remano contro l'Anglicanorum Coetibus (Messainlatino)

Soprusi ambrosiani (Messainlatino)

Parte la Visita apostolica voluta dal Papa per un rinnovamento della Chiesa irlandese dopo gli abusi sessuali da parte di membri del clero (Chirri)

Il Tg2 intervista Peter Seewald: "Con il Papa parliamo in dialetto bavarese"

Cristiani perseguitati, l'inquietante silenzio. Perché non alza di più la voce la comunità musulmana nel mondo? (Bromuri)

Ratisbona e il 12/9 dell'Occidente (Giulio Meotti)

Comunicato della Santa Sede per l’inizio della Visita Apostolica in Irlanda

Tutto il bene che può venire da una bella liturgia. Dall'Inghilterra alla Spagna (Bruno Mastroianni)

Esortazione "Verbum Domini". Ha radice nella Parola la missione della Chiesa (Cardinale)

Il colloquio tra il Papa e il suo confessore ex-comunista. Presto in libreria l'intervista di Peter Seeward, rinato cattolico, al Santo Padre (Affaticati). Da assaporare!

Segnalazione del libro "L'opposizione al Motu Proprio Summorum Pontificum" di Alberto Carosa
__________________________________________________________

VATICANO

Papa: la crisi impone scelte etiche e un’equilibrio che rispetti la terra

Serve una profonda revisione del modello di sviluppo economico, che non sia dannoso per i Paesi più poveri e per l’ambiente. Non incentivare più stili di vita consumistici. Va rivalutata l’agricoltura, “risorsa indispensabile per il fututo”. Una “invocazione” di pace per l’Iraq. La comunità internazionale aiuti la popolazione di Haiti che, dopo il terremoto, è colpita dal colera. Sabato una veglia di preghiera per la vita nascente.

Città del Vaticano (AsiaNews)

La crisi economica, della quale si è parlato anche al G20, si agiunge a fettori “gravi” come “il perdurare dello squilibrio tra ricchezza e povertà, lo scandalo della fame, l’emergenza ecologica e, ormai anch’esso generale, il problema della disoccupazione”. Una situazione che, ha detto oggi il Papa, va affrontata cambiando le scelte degli Stati, specialmente quelli ricchi, e gli stili di vita.
Rivolgendosi a una piazza san Pietro ove erano raccolte almeno 40mila persone, riunite dalle Confraternite italiane, il Papa ha preso spunto dall’odierna celebrazione, in Italia, della Giornata del ringraziamento per affrontare, prima della recita dell’Angelus, il tema della crisi economica, mentre, dopo la recita della preghiera mariana, ha invocato pace per l’Iraq, chiesto solidarietà per Haiti e invitato a partevcipare a una veglia di preghiera per la vita nascente, che egli celebrerà sabato prossimo, 27 novembre.
Prima dell’Angelus, dunque, Benedetto XVI ha sottolineato come “la crisi economica in atto, di cui si è trattato anche in questi giorni nella riunione del cosiddetto G20, va presa in tutta la sua serietà: essa ha numerose cause e manda un forte richiamo ad una revisione profonda del modello di sviluppo economico globale (cfr Enc. Caritas in veritate, 21). E’ un sintomo acuto che si è aggiunto ad altri ben più gravi e già ben conosciuti, quali il perdurare dello squilibrio tra ricchezza e povertà, lo scandalo della fame, l’emergenza ecologica e, ormai anch’esso generale, il problema della disoccupazione. In questo quadro, appare decisivo un rilancio strategico dell’agricoltura. Infatti, il processo di industrializzazione talvolta ha messo in ombra il settore agricolo, che, pur traendo a sua volta beneficio dalle conoscenze e dalle tecniche moderne, ha comunque perso di importanza, con notevoli conseguenze anche sul piano culturale. Mi pare il momento per un richiamo a rivalutare l’agricoltura non in senso nostalgico, ma come risorsa indispensabile per il futuro”.
“Nell’attuale situazione economica - ha proseguito - la tentazione per le economie più dinamiche è quella di rincorrere alleanze vantaggiose che, tuttavia, possono risultare gravose per altri Stati più poveri, prolungando situazioni di povertà estrema di masse di uomini e donne e prosciugando le risorse naturali della Terra, affidata da Dio Creatore all’uomo – come dice la Genesi – affinché la coltivi e la custodisca (cfr 2,15). Inoltre, malgrado la crisi, consta ancora che in Paesi di antica industrializzazione si incentivino stili di vita improntati ad un consumo insostenibile, che risultano anche dannosi per l’ambiente e per i poveri. Occorre puntare, allora, in modo veramente concertato, su un nuovo equilibro tra agricoltura, industria e servizi, perché lo sviluppo sia sostenibile, a nessuno manchino il pane e il lavoro, e l’aria, l’acqua e le altre risorse primarie siano preservate come beni universali (cfr Enc. Caritas in veritate, 27). E’ fondamentale per questo coltivare e diffondere una chiara consapevolezza etica, all’altezza delle sfide più complesse del tempo presente; educarsi tutti ad un consumo più saggio e responsabile; promuovere la responsabilità personale insieme con la dimensione sociale delle attività rurali, fondate su valori perenni, quali l’accoglienza, la solidarietà, la condivisione della fatica nel lavoro. Non pochi giovani hanno già scelto questa strada; anche diversi laureati tornano a dedicarsi all’impresa agricola, sentendo di rispondere così non solo ad un bisogno personale e familiare, ma anche ad un segno dei tempi, ad una sensibilità concreta per il bene comune”.
Il dono della pace per l’Iraq è stato invocato dal Papa dopo la recita dell’Angelus, insieme all’appello alla comunità internazionale perché “aiuti generosamente” le popolazioni di Haiti che, “a causa del terribile terremoto del gennaio scorso, soffrono ora per una grave epidemia di colera”.
“Sabato 27 novembre prossimo - ha detto infine - nella basilica di san Pietro, presiederò i Primi Vespri della prima domenica di Avvento e una veglia di preghiera per la vita nascente. L’iniziativa è in comune con le Chiese particolari di tutto il mondo e ne ho raccomandato lo svolgimento anche in parrocchie, comunità religiose, associazioni e movimenti. Il tempo di preparazione al Santo Natale è un momento propizio per invocare la protezione divina su ogni essere umano chiamato all’esistenza, anche come ringraziamento a Dio per il dono della vita ricevuto dai nostri genitori”.

© Copyright AsiaNews

Nessun commento: