venerdì 26 febbraio 2010

Morte di Eluana Englaro, Mons. Sgreccia: ferita non sanata (Il Consulente RE)

Clicca qui per leggere l'intervista a Mons. Sgreccia.

14 commenti:

don Alessandro ha detto...

Eccellente mons. Sgreccia! Condivido e sottoscrivo l'intervista. Mi permetto solo di dire che "l'incompatibilità" di cui parla, equivale al peccato mortale nella dottrina cattolica. Chi vota il candidato portatore di idee anti umane e perciò anticristiane come aborto, eutanasia, unioni omosessuali è in peccato grave e non può accedere alla comunione eucaristica senza confessarsi. E tutti sappiamo che una certa candidata è poratrice di idee zapateriane...chi ha orecchi per intendere intenda!
don Alessandro

Anonimo ha detto...

alla faccia della laicità...

euge ha detto...

Non posso che condividere il post Don Alessandro....!

La laicità non è laicismo ed anche per i non cattolici, la difesa della vita dovrebbe essere un valore condiviso. Di questo questo passo altrimenti, si rischia di giustificare quello che in Svizzera chiamano suicidio assistito oppure, il gesto che in Inghilterra nella civile e garantista Inghilterra, è stato giustificato soffocare il proprio compagno con un cuscino per non farlo soffrire, mi riporta a pratiche che sempre di più equivalgono a quelle praticate in certi campi che vengono tirati in ballo quando fa comodo!

Maria R. ha detto...

"Penso che nel mondo cattolico italiano non ci sia stata una vera unità, una consonanza... "

e purtroppo non ci poteva essere, perchè sono troppi i "cristiani fai da te" che si definiscono "religiosi", ma in base a Bibbia e Magistero personalissimi.

E quanto ai politicanti, ha detto bene Mons.,definendone molti "sedicenti cristiani".
Infine, condivido il pensiero "forte" di Euge, il concetto è lo stesso. Se si ammazza qualcuno si ammazza. Quali giustificazioni si vogliono trovare in casi simili?

Anonimo ha detto...

siamo sempre nell'ambito delle opinioni personali...

Anonimo ha detto...

Anonimo,

se si ammazza qualcuno si ammazza. Punto. E ti ricordo anche che l'acqua è bagnata. Punto.

Luigi

euge ha detto...

Ciò che è successo in inghilterra non è una opinione personale ma, un fatto.
Invece di difendere a tutti i costi il diritto alla morte anche " dolce", dovrebbe essere nell'intento dei credenti e non difendere il valore della vita che dovrebbe essere riconosciuto a priori; ma, mi rendo conto, che per certi il valore della vita e la sua difesa puzza di medio evo e di roba vecchia.
Basta vedere oggi, quanti giovani la distruggono facendo uso di droghe , alcool per non parlare delle stragi del sabato sera. Ma, tanto che fa..... la vita è tua e la puoi gettare al vento quando e come ti fa piacere vero?

Mefisto ha detto...

già........


questa non è laicità!

Anonimo ha detto...

Sinceramente, mi chiedo perchè questo intervento è stato mons. Sgreccia a farlo e non mons. Fisichella.............!
Capisco che navighi in cattive acque ma, non credo che tacere su argomenti a lui così cari, sia la giusta soluzione.

don Alessandro ha detto...

Non mi pare corretto fare allusioni a Fisichella, anche perchè, mi pare, che quando c'è da difendere certe posizioni si manda il rettore della Lateranense in avan scoperta a tutela dell'etica e del Magistero. Si fa del bene alla CHIESA appoggiando posizioni come quelle di Sgreccia di sicuro, ma senza tirare in ballo altri prelati o confratelli. Carissimo anonimo, anche al grande Papa Pio XII è stato contestato un presunto silenzio....

Anonimo ha detto...

Caro Don Alessandro, lei ha completamente frainteso ciò che volevo dire.
Prima di tutto, stimo Mons. Fisichella molto più di quanto lei creda e proprio per questo, avrei gradito sentire da lui un intervento. Infatti, mi sono posto solo una domanda che trovo letggittima: " Perchè non far intervenire Fisichella visto che fino a prova contraria è il presidente della Pontificia accademia per la vita?" Le pare tanto strano chiedersi il perché?

Anonimo ha detto...

P.s Non mettiamo in mezzo Pio XII che già ne sta subendo abbastanza!

don Alessandro ha detto...

Gentile sign. Anonimo, la sua riflessione mi pare strana solo per il semplice fatto che Sgreccia è intervenuto a titolo personale e non come portavoce dell'organismo di bioetica che vanta la presidenza attuale di Fisichella.Pertanto la domanda potrebbe porsi per tutti i prelati, anzi per tutti i cresimati, visto che con la confermazione abbiamo ricevuto il carisma di diffondere e difendere la fede. Non ritengo inopportuno il paragone da me fatto a Piuo XII, anche perchè tutti possono liberamente esprimere il loro pensiero, purchè fondato e non lesivo della sensibilità altrui. Non credo, ma se la sua fosse stata turbata, chiedo umilmente venia

Anonimo ha detto...

Non ho nulla contro mons. Sgreccia se è questo che vuole sentirsi dire; peraltro non credo sia peccato aspettarsi un intervento legittimo da colui che è presidente dell'Accademia Pontificia della Vita che se non erro si occupa fra le altre cose, di intervenire proprio su questi temi delicati; visto che proprio durante lo svolgersi del caso Eluana, non pochi e fermi furono gli in terventi di Mons. Fisichella che ribadisco, stimo e rispetto più di chiunque altro fra i prelati.
Grazie per le sue cortesi risposte.