mercoledì 31 marzo 2010

Thomas T. Brundage: "Illogiche le accuse a Ratzinger. Invece di incolparlo occorrerebbe riconoscere che egli è il leader della lotta alla pedofilia"


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CASO MURPHY, LA SVOLTA! GIUDICE ECCLESIASTICO: IL VESCOVO WEAKLAND MENTI' A BERTONE! FINALMENTE LE AGENZIE RIPRENDONO IL FONDAMENTALE DOCUMENTO

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UDIENZA GENERALE: DIRETTA IN CORSO

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Ma i media si rendono conto di quanto sono ridicoli? Leggiamo questa agenzia fresca fresca che non accusa ma, involontariamente, scagiona il Papa!

No ai tentativi di separare la "De delictis gravioribus" dal motu proprio di Wojtyla. Il segreto pontificio non è un'invenzione di Ratzinger ma fu imposto da Paolo VI e confermato da Giovanni Paolo II

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L'intervista al card. Schönborn (video e trascrizione)

Cattolici Americani comprano una pagina del NYT per spiegare la limpidezza del comportamento di Joseph Ratzinger :-)

Il card. Schoenborn conferma sull'Osservatore Romano: Ratzinger fu fermato sul caso del cardinale Groer (Izzo)

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LE MEDITAZIONI DEL CARD. RUINI PER LA VIA CRUCIS AL COLOSSEO (2 APRILE 2010)

Abusi, affettuosa solidarietà dei vescovi al Papa. Sgomento e rimorso per gli errori di alcuni. La cei assicura collaborazione con i magistrati (Izzo)

Se in Vaticano parte l’operazione verità: dal "microcosmo" Maciel alla Chiesa Universale. La bella metafora del Papa-chirurgo (Accattoli)

Ora abbiamo la prova che le inchieste del card. Ratzinger sui pedofili furono fermate in almeno tre occasioni: Maciel, Burresi e Groer. Perchè?

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Perchè questi attacchi? Abusi avvenuti sotto altri Pontificati. Perchè prendersela con Benedetto XVI? Perchè ora? L'analisi di Robert Moynihan

L'IGNOBILE CAMPAGNA CONTRO BENEDETTO XVI, IL PAPA CHE PIU' DI OGNI ALTRO HA COMBATTUTO LA PEDOFILIA NELLA CHIESA: LO SPECIALE DEL BLOG

"Illogiche le accuse a Ratzinger"

Paradossale, ma non troppo. Il Papa che ha denunciato i preti pedofili, ha condannato le reticenze del passato e preso le distanze da qualunque abuso di prelati è al centro della bufera-pedofilia.
Padre Thomas T. Brundage, vicario giudiziale dell'arcidiocesi di Milwaukee dal 1995 al 2003 e dunque presidente del collegio giudicante che avviò il processo contro padre Lawrence Murphy (accusato da 200 giovani che avrebbero subito violenza), scende in campo: "Benedetto XVI ha chiesto scusa più volte per la vergogna dell'abuso sessuale dei bambini in diverse sedi e in pubblico in tutto il mondo. Questo non era mai accaduto prima. Egli ha incontrato le vittime. E' intervenuto su intere Conferenze Episcopali su questa materia, da ultimo quella dell'Irlanda. Egli è stato il piu' attivo e reattivo di qualsiasi funzionario della Chiesa internazionale nella storia per la piaga del l'abuso sessuale del clero sui minori". Insomma, il New York Times farebbe bene a studiare meglio atti e documenti: "Invece di incolpare il Papa per l'inazione su questi temi, bisognerebbe - spiega - riconoscere che è stato veramente un leader forte ed efficace sulla questione".

Illogica e disinformazione

"Riguardo al ruolo dell'allora cardinale Joseph Ratzinger in questa vicenda, non ho motivo di credere - spiega il religioso - che sia stato coinvolto in un qualsiasi modo. Mettere la cosa a suo carico è un enorme mancanza di logica e di informazioni".
In proposito, l'ex giudice dell'arcidiocesi di Milwaukee ricorda che "la competenza sui casi di abuso sessuale dei minori è passata dalla Rota romana alla Congregazione per la dottrina della fede guidata dal Cardinale Ratzinger nel 2001. Fino a quel momento, la maggior parte dei casi di appello andava alla Rota e era nostra esperienza - rivela - che i casi potessero languire per anni in quella Corte. Quando la competenza è stata modificata in favore della Congregazione per la Dottrina della Fede, la mia constatazione, cosi' come di molti dei miei colleghi canonisti, è che i casi di abuso sessuale sono stati gestiti rapidamente, correttamente e con il dovuto riguardo ai diritti di tutte le parti coinvolte. Non ho alcun dubbio - assicura il religioso - che questo fu l'opera dell'allora cardinale Ratzinger".

Test attitudinale

Inoltre, spiega padre Brundage, "nel corso degli ultimi 25 anni - cioè dopo l'arrivo di Ratzinger alla Congregazione per la Dottrina della Fede - una vigorosa azione ha avuto luogo all'interno della Chiesa per evitare danni ai bambini. Potenziali seminaristi ricevono ampia valutazione psicologica-sessuale prima dell'ammissione. Praticamente tutti i seminari concentrano i propri sforzi su un ambiente sicuro per i bambini e ci sono stati pochissimi casi di recente di abuso sessuale dei bambini da parte del clero nel corso degli ultimi dieci anni".

Trasparenza

"Le diocesi cattoliche in tutto il paese - rileva ancora padre Brundage - hanno preso provvedimenti straordinari per garantire la sicurezza dei bambini e degli adulti vulnerabili. Un esempio, che non e' assolutamente unico - sottolinea il religioso - e' l'arcidiocesi di Anchorage, dove attualmente lavoro: qui, praticamente ogni bagno pubblico nelle parrocchie ha un pannello che chiede se una persona e' stata abusata da parte di chiunque nella Chiesa. Viene assegnato un numero di telefono per segnalare l'abuso, e quasi tutti i dipendenti dell'Arcidiocesi sono tenuti a prendere sessioni di formazione annuale in classi di ambiente sicuro. Non so che cosa possa fare di più la Chiesa".

Lasciate i bambini in chiesa

"Desidero affermare - scrive nel suo memoriale l'ex giudice della diocesi di Milwaukee - che il Santo Padre ha fatto più di qualsiasi altro Papa o vescovo nella storia per liberare la Chiesa Cattolica del flagello di abusi sessuali su minori e provvedere a coloro che sono stati danneggiati;e che grazie agli sforzi compiuti dalla Chiesa per guarire le ferite causate da cattiva condotta sessuale di membri del clero, oggi la Chiesa Cattolica è probabilmente il posto piu' sicuro per i bambini in questo momento della storia".

Le colpe del passato

Nel documento - consultabile sul sito "messainlatino.it" - il giudice diocesano descrive in termini molto crudi "gli eventi accaduti durante degli anni sessanta e settanta" e in partivcolare gli episodi di abuso sessuale dei minori e di sollecitazione nel confessionale da parte del padre Lawrence Murphy: "Sono - scrive - crimini atroci e senza attenuanti". Per padre Brundage, "è importante sottolineare che flagello sono stati gli abusi sessuali su minori, non solo per la Chiesa, ma anche per la società. Poche azioni possono falsare la vita di un bambino più di un abuso sessuale. E' una forma - sottolinea - di omicidio emotivo e spirituale e comincia una traiettoria verso un senso distorto della sessualità. Se commessi da una persona autorevole (come lo è un prete) creano nel minore una diffidenza verso quasi chiunque, dovunque". "Come cappellano volontario in una prigione in Alaska, ho trovato - confida il giudice - una connessione tra coloro che sono stati incarcerati per abusi sessuali su minori e i sacerdoti che hanno commesso tali azioni dolorose. Essi tendono ad essere molto intelligenti e manipolatori. Essi tendono ad essere benvoluti e affascinanti. Essi tendono ad avere uno scopo nella vita soddisfare la loro brama. La maggior parte sono altamente narcisistici e non vedono che hanno causato danno. Vedono i bambini che hanno abusato non come persone ma come oggetti. Essi mostrano raramente rimorso e inoltre, a volte ritraggono se stessi come vittime. Essi sono, in breve, persone pericolose e non si dovrebbe mai dare loro fiducia una seconda volta".
"La maggior parte - osserva padre Brundage che motiva cosi' la sua volontà di portare avanti nel 1998 il processo Murphy nonostante la malattia dell'imputato - commetterà nuovamente il suo crimine se ne ha una possibilità".
"A nome della Chiesa - conclude - sono profondamente dispiaciuto e ho vergogna per i torti che sono stati fatti dai miei fratelli sacerdoti, ma capisco che il mio dolore è probabilmente di poca importanza 40 anni dopo il fatto. L'unica cosa che possiamo fare in questo momento e' quello di apprendere la verita', implorare perdono e fare tutto ciò che è umanamente possibile per sanare le ferite. Il resto, e ne sono grato, è nelle mani di Dio".

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