lunedì 30 agosto 2010

Preti pedofili, il card. Danneels si giustifica: la famiglia della vittima chiese riservatezza (Izzo)


La strenua lotta del Papa contro la pedofilia nel clero: il "caso Belgio"

CHIESA E PEDOFILIA: LA TOLLERANZA ZERO DI PAPA BENEDETTO XVI

PRETI PEDOFILI: DANNEELS SI GIUSTIFICA, FAMIGLIA VITTIMA CHIESE RISERVATEZZA

Salvatore Izzo

(AGI) Bruxelles, 30 ago.

Travolto dalla pubblicazione di sue conversazioni private sui giornali belgi, il cardinale Godfried Danneels, ex arcivescovo emerito di Bruxelles, ha spiegato in una dichiarazione pubblicata dal sito "Zenit.org" di non aver cercato di nascondere il caso di pederastia dell'vescovo di Bruges, mons. Roger Vangheluwe che il Papa ha poi rimosso dal suo incarico.
L'ex primate del Belgio, ha cosi' inteso rispondere alle accuse basate sulle registrazioni fornite dalla vittima in cui il porporato chiedeva alla famiglia Vangheluwe (la vittima era un familiare del vescovo) di mantenere il segreto sulla questione. "Alla riunione, svoltasi ad aprile - precisa il testo a firma del portavoce di Danneels, Toon Osaer - hanno partecipato la vittima, la sua famiglia, lo stesso Vangheluwe e il cardinale che non ha mai cercato di mettere a tacere il caso". Egli, spiega la dichiarazione, invece, "ha acconsentito a una richiesta della famiglia di essere mediatore all'interno della cerchia familiare a causa di questo abuso. In questo contesto confidenziale di una riunione di famiglia, sono state esaminate diverse soluzioni in vista di una riconciliazione".
Ma "in nessun momento sono state esercitate pressioni sulla famiglia o sulla vittima affinche' mantenessero il segreto sulla questione o non si rivolgessero alla Giustizia o alla Commissione Adriaenssens, istituita dalla Chiesa cattolica per ricevere denunce per abusi sessuali commessi da chierici".
Nella dichiarazione, il card. Danneels ribadisce di "condannare l'abuso commesso dall'ex Vescovo e di deplorarlo profondamente" ed "esprime anche la propria delusione per il fatto che sia stata registrata e pubblicata una conversazione confidenziale, senza che le parti presenti fossero state avvertite".
"Il fatto che non avesse reso pubblico quanto detto in questo incontro in una precedente conferenza stampa e' dovuto - spiega il testo - al fatto che non voleva infrangere il carattere confidenziale dell'incontro e al rispetto dovuto alla vittima, la cui identita' (allora) non era stata resa nota e che non aveva ancora rivelato cio' che aveva subito".

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Mah...a mio avviso non ha senso che il cardinale se la prenda per il fatto di essere stato registrato a sua insaputa. Spieghi piuttosto se le trascrizioni riproducono fedelmente il sonoro e, in caso affermativo, tragga le dovute conseguenze.
R.

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