giovedì 17 dicembre 2009

Giuliano Ferrara: Il Papa non la beve. L’ambientalismo cattolico è fervente, ma pone condizioni rigorose


Vedi anche:

Il Papa e la cura dei malati in una vera democrazia (Ippolito)

Aggressione al Premier Berlusconi, card. Bagnasco: i maestri del sospetto resuscitano i mostri. L'odio personale avvelena la politica (Izzo)

Dino Meneghin ha regalato al Papa un pallone e la maglia della nazionale italiana di basket

La visita apostolica decisa da papa Benedetto XVI nei confronti dei Legionari di Cristo sarà completata entro il marzo 2010 (Asca)

Lefebvriani, l'anelito del Papa è ricostruire l'unità. Intervista al card. Bertone della rete televisiva francese KTO (Zenit)

Benedetto XVI ricorda che alla natura si comanda obbedendole, non divinizzandola (Rodari)

Mons. Ravasi in diretta su Radio Vaticana domani, alle 13.10

Il Papa: "Esiste, secondo Giovanni di Salisbury, anche una verità oggettiva e immutabile, la cui origine è in Dio, accessibile alla ragione umana e che riguarda l’agire pratico e sociale. Si tratta di un diritto naturale, al quale le leggi umane e le autorità politiche e religiose devono ispirarsi, affinché possano promuovere il bene comune" (Catechesi)

“Morte ai cristiani”. La chiesa al Cenacolo diventa un bersaglio (Tornielli). Attendiamo opportune reazioni

Il Papa: Solo in Dio vi è una scienza perfetta, che viene comunicata all’uomo, almeno parzialmente, per mezzo della rivelazione accolta nella fede

La traduzione in latino delle encicliche del Papa: la disoccupazione è «operis vacatio» (Tornielli)

Il Papa: «Abusare del pianeta è terrorismo. I mutamenti climatici comportano rischi agghiaccianti» (Galeazzi)

Fermare la violenza dei mass media contro Benedetto XVI. E la sala stampa tace...

Il Papa diventa cittadino onorario di Introd: "In questo momento, mi vengono in mente tanti ricordi, soprattutto lo chalet, che era nel mezzo dei boschi: un luogo di riposo spirituale, con uno splendido panorama, e un segno di affetto della popolazione, del Sindaco, di tutti voi. Potrei raccontare molte cose. In questi giorni abbiamo parlato di che cosa si fa in inverno con lo chalet: sono contento di sapere che è ben custodito e protetto" (Discorso)

L'ira del Papa sui preti pedofili irlandesi (Iaia Vantaggiato)

Don Paolo Padrini: Da oggi sarà possibile mandare gli auguri di Natale a Papa Benedetto XVI tramite Facebook

Su segnalazione di Eufemia ed Alessia leggiamo:

Il Papa non la beve

L’ambientalismo cattolico è fervente, ma pone condizioni rigorose

Tratto da Il Foglio del 16 dicembre 2009

Non arruoliamo il Papa tra gli scettici, dopo la lettera di fine d’anno con cui ha riformulato ancora, dopo i brani dedicati al tema nella Caritas in veritate, la questione biblica della “custodia e del governo del creato” da parte dell’uomo e della donna. La lettera è stata resa nota ieri, ed è come sempre un documento argomentato e ispirato che ha radici in una grande cultura, “globalista” quanto nessun’altra.
Benedetto XVI non nega l’abuso umano della natura, la tentazione tirannica coltivata dalle generazioni moderne, il titanismo accidioso della tecnica, e nemmeno, più in dettaglio, i cambiamenti climatici, le desertificazioni, il degrado dell’agricoltura, la crisi dell’acqua o la perdita della biodiversità, i grandi disboscamenti all’equatore e ai tropici. Ma affermare la crisi ecologica non significa condividere la religione ambientalista o l’ambientalismo come religione. Il Papa di fede ne ha un’altra, imperniata sulla trascendenza di un Dio che crea l’uomo a sua immagine e somiglianza per affidargli la natura, e non ha evidentemente bisogno di credenze sostitutive, di ideologie ammantate di scienza.
Al contrario, il Papa mette in guardia dall’assolutizzare la natura e dal conferirle un primato sulla persona, cosa facile a farsi se la persona non sia che una particella della natura, se viga l’ideologia riduzionista e determinista che esclude, addirittura con il crisma della certezza scientifica, la libertà autocosciente dell’umanità. Ecocentrismo e biocentrismo sono le parole scelte per significare che l’ambiente e la vita vegetale e animale sono parte di un disegno in cui il rango dell’uomo e della donna sono quelli del governo e della custodia, dunque creature umane differenziate sul piano dell’essere, della loro stessa costituzione fisica e metafisica, rispetto al creato affidato alle loro mani. Benedetto parla di un “panteismo con accenti neopagani che fanno derivare dalla sola natura, intesa in senso puramente naturalistico, la salvezza per l’uomo”. Questa non può non essere la grammatica di fede di un pastore, del buon pastore dei cattolici. Ma è anche un indizio di civiltà e di cultura, una sintassi interessante per noi laici e moderni (e postmoderni). Infatti anche noi da tempo titilliamo e censuriamo intellettualmente, su basi razionali alleate con il racconto biblico, l’ambientalismo magico dei guru e delle associazioni militanti per la redenzione globalista, specie quando che si scambiano dubbie mail manipolatorie, in una danza idolatrica come tante altre, rincorsa da potenti interessi privi di qualunque magia (come raccontiamo in prima pagina).

© Copyright Il Foglio, 16 dicembre 2009 consultabile online anche qui.

Nessun commento: