venerdì 15 gennaio 2010
Mi dispiace ma sono "segnalabili" pochissimi articoli oggi. Profondamente delusa dai vaticanisti
Cari amici, anche oggi prosegue il nostro impegno: al bando le polemiche inutili.
Sono sempre piu' convinta della bonta' della nostra decisione. Ci sara' tempo e luogo per esprimere la nostra opinione, ma ora non e' il caso. Continuiamo a pregare per il Papa (a tal proposito proporro' un'intenzione di preghiera).
Grazie alla gentilezza di molti di voi, Eufemia in particolare, ho pero' avuto modo di leggere molti articoli ed interviste nella speranza di trovare qualcosa che potesse aiutarci a comprendere il significato della visita di domenica.
Non entro nel merito, perche' sarebbe un tradimento del nostro proposito di mantenere sobrieta' e silenzio, ma una riflessione sento il dovere di fare: sono profondamente delusa dal comportamento dei vaticanisti.
Va bene intervistare i protagonisti mediatici del giorno, ma nessuno, salvo poche eccezioni, ha sentito il dovere di fare presente agli interlocutori che Joseph Ratzinger e' il teologo che piu' ha investito nel dialogo fra Cattolici ed ebrei, che piu' si e' dato da fare, che piu' ha espresso amicizia verso i "fratelli maggiori".
Fa male leggere certe offese a Papa Benedetto XVI senza che gli "addetti ai lavori" abbiano il minimo sussulto. Eppure dovrebbero conoscere bene il Santo Padre. Io non pretendo che i giornalisti si facciano avvocati difensori di Papa Ratzinger (non sarebbe mediaticamente corretto!), ma auspicherei una maggiore obiettivita' e la non accettazione supina della tesi secondo cui il Pontefice regnante e' colpevole delle peggiori nefandezze.
Sono delusa. Mi aspettavo molto di piu' ed invece noto che si continua a cogliere qualsiasi occasione per proseguire il tiro al bersaglio su Benedetto XVI.
Fine dello sfogo. Non ce ne saranno altri.
Raffaella
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18 commenti:
Ciao Raffaella e buona giornata a tutti. Mantengo anch'io la promessa di tenere toni sobri e di non dare libero sfogo alla tastiera, ma non posso esimermi dal ritenermi delusa dai vaticanisti e schifata da altre persone (no comment).
C'è una motivazione particolare per la mia frustazione, ma ne parlerò solo la prossima settimana. L'unica cosa che mi sento di fare ora è di pregare per il nostro Benedetto e anche per coloro accecati dal pregiudizio e da così tanto livore.
TOTALMENTE DA'ACCORDO CON TE rAFFA,SOTTOSCRIVO IN PIENO QUELLO CHE DICI.
PURTROPPO IL GIORNALISMO OGGI RISPLENDE PER IL SUO QUALUNQUISMO,MANCANZA DI PROFESSIONALITà E CIò CHE è PIù GRAVE PER MANCANZA DI ETICA,TROPPI GIORNALISTI SONO ALLINEATI ESCUSIVAMENTE CON CHI LI PAGA E CON LOGICHE PURAMENTE UTILITARISTICHE E POLITICAMENTE CORRETTE,SCUSATE LA MIA ROZEZZA MA CHI VUOL E DEVE CAPIRE CAPISCA.
MASSIMO
Si', anche io mi sono fatta una mia personale idea.
Spero di sbagliarmi, ma purtroppo temo che ci sia una ragione precisa per il comportamento di alcuni (compresi i vaticanisti).
Avremo modo di parlarne nei giorni a venire.
R.
Perché delusa, Raffa? Semmai confermata in ciò che già sapevi da Ratisbona. Se poi aggiungi anche il fattore politico e le varie alleanze ecclesial-rabbiniche, hai la probabilissima riposta. Ti dice qualcosa, Milano vs Roma?
Alessia
Hai ragione, Alessia!
Una si illude che qualcosa possa cambiare, ma poi si accorge che siamo ancora al "pastore tedesco" della prima pagina del manifesto (20 aprile 2005) o, per andare ancora piu' indietro, al "mastino" di Stella (1997).
Il prof. Israel ci ha permesso di capire molto qualche mese fa.
R.
Se il vaticanista lo si fa solo per "mestiere", a meno che non si possieda una vera dose di oggettività, sarà difficile guardare alle cose senza preconcetti e senza farsi trainare dal "dico quello che fa maggiormente notizia" (e pettegolezzo).
Il discorso cambia se, oltre all'oggettività, il Vaticanista è anche veramente cristiano. In quel caso penso che cercherà di raccontare anche le controparti, ma senza dare spazio al negativo (polemico, pettegolezzo, chiamiamolo come vogliamo!) in maniera eccessiva, o facendo solo raffronti sterili tra prima e dopo...
Grazie, Maria!!!
R.
Quoto Maria in pieno. Il problema è che tutti stanno (forse anche i bloggers cattolici?) a baloccarsi con il "mediaticamente corretto" e lo scoop a tutti i costi. Penso, invece, che l'esigenza di evangelizzazione dovrebbe animare in ultima analisi tutti i cattolici (giornalisti, vaticanisti e blogger vari compresi). Questo purtroppo non è sempre vero.
è vergognoso che giornalisti e vaticanisti insistano sulla differenza fra i due papi.
dicano una volta per tutte che detestano benedetto xvi e facciamola finita.
Non ti preoccupare. Provvederà lo Spirito Santo
mmmmmmmmmmmmmmm......
*bocca cucita a doppio filo e bavaglio di rinforzo*
shalom
Cari amici come tutti voi aderisco a quanto più che giustamente, la nostra Raffaella ha deciso in merito a cetrte
" opinioni " non acora libere da livore, pregiudizio e qualunquismo.
Molte volte, ci siamo soffermati sul problema di dare le notizie per come sono e per quelle che sono e soprattutto, di non inquinarle in nome delle tirature dai tre cardini indicati su indicati, che costituiscono ormai il punto focale di ogni articolo sul Pontefice.
Avremo tempo, da domenica sera e per tutta la settimana, di vedere non solo le solite vagonate di fango ma, anche i soliti ettolitri di veleno scaricati sul nostro Papa per una questione politicoideologicamente corretto.
Come sappiamo bene tutti, il dialogo se serio, è qualcosa di difficile che dovrebbe servire a rispettarsi a vicenda ed a risolvere le questioni mai risolte per comodità o per incapacità ma, il vero dialogo a volte, deve fare anche a meno delle insulse strette di mano e delle false pacche sulle spalle per essere qualcosa di serio e duratuto. Ovviamente, tutto questo bisogna volerlo da entrambe le parti. Mi auguro che anche se l'accoglienza a cui assisteremo domenica sarà non gelida di più, che il Signore sappia riscaldare anche i cuori dei più duri ed astiosi. Per questo, come sempre rimaniamo accanto al nostro Benedetto XVI ed accompagnamolo con tutto il nostro amore. Riguardo a ciò che scrivono i giornali sappiamo perchè lo scrivono è chiaro che i vaticanisti dovrebbero essere sciolti da qualsiasi influenza politico ideologica ma, siccome da molti anni a questa parte la chiesa è continuamente identificata come una forza politica, anche i vaticanisti devono accontentare i loro datori di lavoro anche a costo di cancellare se c'è anche il minimo segno di cristianità.
Ciao Raffaella. Posso provare ad alleviare la tua delusione sui servizi dei Vaticanisti di oggi invitandoti a guardare questo pezzo di Stefano Maria Paci, che mette in rilievo il fondamentale aiuto di Pio XII agli ebrei? Il fatto di aprire il servizio con quella notizia e non sulle polemiche ebraiche mi ha colpito, in questi giorni in cui c'è chi soffia sul fuoco delle polemiche, e sono andata a rivedermi il servizio su internet.
Grazie per il lavoro che fai!
Claudia
((http://tg24.sky.it/tg24/cronaca/2010/01/15/le_ss_pio_xii_aiuta_gli_ebrei_a_scappare_.html ))
Grazie, Claudia :))
Chi definisce Papa Benedetto un impolitico, uno che non si cura dell'opportunità anche a costo di andare verso il martirio, quantomeno mediatico, gli fa un grandissimo elogio. Infatti, mi risultà che un certo Gesù di Nararet così fosse.
Alessia
Alessia, come al solito, ha capito tutto :))
R.
Cosa ti aspettavi? E oggi? E domani?
Niente commenti, solo preghiere
Il Papa che andò alla Sinagoga di Roma nel 1986 era il medesimo papa che nel 1984 con la lettera "Quattuor abhinc annos" aveva concesso ai vescovi di istituire delle chiese o oratori appositamente per la Messa di San Pio V (e quindi in cui celebrare i riti del venerdì Santo secondo il messale tridentino con la preghiera pro judeis modificata da Giovanni XXIII).
Il Papa che andò alla Sinagoga di Roma nel 1986 era il medesimo papa che nel 1985 aveva decreatato le virtù eroiche di Pio IX proclamandolo "Venerabile".
Perchè INVECE il "Summorum pontificum" e Pio XII "venerabile" segnerebbe un passo indietro rispetto a Papa Wojtyla?
Cari fratelli ebrei: due pesi e due misure?
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