sabato 27 febbraio 2010
La data più probabile per l’infornata di berrette rosse dovrebbe essere quella del 24 novembre (Giansoldati)
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di FRANCA GIANSOLDATI
CITTA’ DEL VATICANO
Soffia aria di concistoro in Vaticano. Papa Ratzinger è deciso a creare nuovi cardinali per rimpiazzare al più presto gli ottantenni che, col raggiungimento della fatidica soglia d’età, hanno perso il diritto di eleggere il pontefice ad un eventuale conclave.
La data più probabile per l’infornata di berrette rosse dovrebbe essere quella del 24 novembre, esattamente come è avvenuto nel 2007, festa liturgica di Cristo Re.
Dalle statistiche, al momento, il collegio cardinalizio è formato da 182 cardinali, di cui 71 ultra-ottantenni e 111 elettori, 9 in meno rispetto al tetto previsto dalle norme che è di 120.
Il numero complessivo dei cardinali elettori, tuttavia, è destinato a calare notevolmente nel corso dell’anno poichè nei prossimi mesi ne andranno in pensione ben 10. Alla data del 24 novembre, dunque, ci saranno 19 posti disponibili. Sufficiente per indire un concistoro.
E’ assai probabile, però, che Papa Ratzinger voglia derogare e sforare il tetto dei 120 voluto da Paolo VI, arrivando a 125 elettori, in modo da non lasciare in giro troppi delusi. Gli aventi diritto sono numerosi. Se si contano le diocesi di tradizione cardinalizia in attesa e gli incarichi di curia attualmente ricoperti da ’semplici’ arcivescovi, le richieste superano la disponibiltà. Ma tant’è. Sicuramente dentro la lista ci sarà Romeo, arcivescovo di Palermo e Betori di Firenze. All’estero l’attesa include sedi cardinalizie come Toronto, Varsavia, Minsk, Bruxelles, Utrecht, Toledo, Londra, Praga, New York, Monaco di Baviera, Rio di Janeiro e Colombo (monsignor Ranjit). In attesa della porpora, in curia, ci sono De Paolis, capo dell’Apsa, il Penitenziere Baldelli, Amato, del dicastero per le cause dei Santi, Vegliò alla guida dei migranti ed itineranti, il ministro della Sanità Zimovski, Sardi, il giurista milanese Coccopalmerio, e l’americano Burke della Segnatura Apostolica. Con questa infornata cambia la geografia del conclave.
© Copyright Il Messaggero, 27 febbraio 2010 consultabile online anche qui.
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1 commento:
La vedo dura...il 24 novembre non è una festa o solennità dell'anno liturgico a cui legare il concistoro, com'è accaduto nel 2006 e 2007. Personalmente ritengo più probabile il 20 novembre, vigilia della solennità di Gesù Re dell'Universo, giornata adatta per richiamare all'umiltà i nuovi principi della Chiesa...
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