giovedì 1 aprile 2010

Il Vaticano risponde al NY Times e il card. Schoenborn: un'ala della curia romana bloccò l'inchiesta del card. Ratzinger su Groer (Mecucci)


Vedi anche:

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Dichiarazione del Cardinale Scola sui sacerdoti e consacrati pedofili

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Gli attacchi al Papa sono il crepuscolo del "politicamente scorretto" (Occidentale)

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Sedie vuote (riservate ai preti) e russamenti stamattina in Basilica. Sacerdoti e vescovi lascino il posto ai fedeli!

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Il Papa: "La gioia, che da Cristo ci viene incontro, ci dà allegria, sì, ma certamente può andar insieme anche con la sofferenza. Ci dà la capacità di soffrire e, nella sofferenza, di restare tuttavia intimamente lieti. Ci dà la capacità di condividere la sofferenza altrui e così di rendere percepibile, nella disponibilità reciproca, la luce e la bontà di Dio" (Omelia)

Guardate uno dei sottotitoli di Repubblica! Una lettera del 1963 a Ratzinger: "Il Papa sapeva". Ratzinger era già Papa negli anni Sessanta?

Il priore di Princeville (Illinois): negli Usa c'è un'ondata di indignazione suscitata dal NYT. I Cattolici si ricompattano e riempiono le chiese

DOPO SCRIVERO' UN POST APPOSITO SUL VERGOGNOSO COMPORTAMENTO DI PRETI E VESCOVI IN BASILICA

Procuratore di Milano: "E' allarme pedofilia. Complicità dei vescovi" (Fazzo)

Il Papa e lo scandalo della pedofilia (Navarro-Valls)

Solidarietà dei vescovi brasiliani al Santo Padre

La Chiesa Americana: errori commessi negli Usa, non a Roma (Vecchi)

Ancora fango, questa volta contro Papa Montini. Il coretto: Paolo VI sapeva dei casi di preti pedofili in Usa (accuse assurde!)

Pedofilia, la Chiesa Usa: menzogne contro il Papa (Cardinale)

Secondo Repubblica la documentazione presentata da Radio Vaticana (e dai vescovi americani) è una "bordata vaticana" contro il NYT

Dal 2001 nuove norme antiabusi. L'esaltazione di Marco Politi del motu proprio di Wojtyla e della lettera di Ratzinger e Bertone

Che cosa c'entra Ratzinger con gli abusi di un cubano in Florida negli anni 80? Quante volte dobbiamo ripetere che la CDF è competente solo dal 2001?

La verità sul caso di pedofilia di Milwaukee. Il documento che che fa giustizia delle calunnie rivolte al Santo Padre dal New York Times

No ai tentativi di separare la "De delictis gravioribus" dal motu proprio di Wojtyla. Il segreto pontificio non è un'invenzione di Ratzinger ma fu imposto da Paolo VI e confermato da Giovanni Paolo II

Conciliaboli sul celibato dei preti. Se ne dibatte da decenni, ma al Vaticano II non era in agenda (Rodari)

L'arcivescovo di New York: campagna "ben oleata" contro Benedetto XVI

Card. Levada al New York Times: riconsiderare gli attacchi contro il Papa. E' un uomo su cui il mondo può e dovrebbe contare (Traduzione di Zenit)

Il New York Times ha gravemente compromesso la sua copertura del Papa e dello scandalo degli abusi sui minori (Damian Thompson)

Il criminologo tedesco Kroeber: i Vescovi del Vaticano sono stati il gruppo più saggio e più attento con cui io abbia mai trattato il tema degli abusi

L'arcivescovo di Milwaukee, Listecki: errori compiuti qui e non a Roma. L'ombra inquietante di mons. Rembert Weakland (Izzo)

Intervista a padre Brundage: accuse al New York Times, ricostruzione del caso Murphy imprecisa, sciatta e basata su menzogne (Radio Vaticana)

Gli studenti dell'Opus Dei denunciano il comportamento dei media (Le Monde)

Card. Mahony: se non fosse stato per l'azione del card. Ratzinger alla CDF molti preti pedofili sarebbero ancora considerati sacerdoti cattolici

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30mila fedeli accolgono il Papa in piazza San Pietro. Benedetto XVI incoraggia i sacerdoti: vivere intensamente questa Pasqua. Poi saluta gli universitari dell'Opus Dei (Izzo)

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Schönborn conferma: l'allora cardinale Ratzinger aveva chiesto di aprire un'inchiesta sul caso del cardinale Hans Hermann Groer (Osservatore Romano)

L'IGNOBILE CAMPAGNA CONTRO BENEDETTO XVI, IL PAPA CHE PIU' DI OGNI ALTRO HA COMBATTUTO LA PEDOFILIA NELLA CHIESA: LO SPECIALE DEL BLOG

Sul caso pedofilia continuano le accuse alla Curia e al Papa. Ma Oltretevere inizia a delinearsi un contrattacco

Il Vaticano risponde al NY Times

Le inchieste del quotidiano Usa definite “sciatte e inaccurate” da Radio Vaticana

di Gabriella Mecucci

Il New York Times da grande accusatore è diventato accusato. Sulla vicenda dei preti pedofili e delle presunte responsabilità di Benedetto XIV nell’insabbiare lo scandalo, il quotidiano della Grande Mela è stato ieri duramente attaccato da Radio Vaticana e dalla diocesi di Milwaukee. Gli argomenti usati sono pressochè identici e partono da un giudizio negativo sugli articoli del New York Times, definiti «sciatti, imprecisi, inaccurati, basati su menzogne».
Il reverendo Thomas Brundage, giudice vicario dell’arcidiocesi di Milwalkee, ha rilasciata una lunga dichiarazione all’agenzia cattolica Cna sulla storia di padre Murphy, accusato di aver abusato di 200 bambini sordomuti fra il 1950 e il 1974. Monsignor Brundage giudica che «accusare il Papa di aver coperto le responsabilità del prete pedofilo è una fantasia non basata sui fatti, un enorme salto logico, privo di giustificazione».
Il processo a carico di Murphy «non fu mai sospeso - come ha sostenuto il New York Times - e l’allora segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede, cardinale Tarciso Bertone non avanzò mai una simile richiesta.Tanto è vero che, quando Murphy morì, era ancora in corso il processo».
Brundage accusa poi i cronisti del quotidiano di patente scorrettezza: «Non ho mai parlato con loro e, nonostante ciò, mi sono state messe in bocca e virgolettate dichiarazioni mai rilasciate».
«In passato - racconta il prelato - la maggior parte dei processi del tipo di quello a Muphy finivano alla Rota dove potevano languire per anni, ma quando arrivò Ratzinger alla Congregazione per la Dottrina della fede tutti i casi di abusi iniziarono ad essere esaminati in modo veloce e corretto».
Su questo piano, dunque, Benedetto XVI «ha fatto più di ogni altro Papa o vescovo». Ieri mattina Radio Vaticana ha ripreso in modo integrale le dichiarazioni di Brundage, facendo in più notare che il testimone principale usato dal NYT, il grande accusatore di Ratzinger in questa vicenda, è Rembert Weakland, costretto a lasciare la guida dell’arcidiocesi di Milwaukee dopo il coinvolgimento in una storia omosessuale con un ex studente di teologia.
Ma gli articoli del quotidiano americano vengono smentiti anche dall’Austria.
Secondo la Bbc, l’arcivescovo di Vienna, cardinale Schoenborn in un’intervista all’austriaca Orf avrebbe sostenuto che Ratzinger nel 1995 fece ogni sforzo per aprire un’inchiesta sull’allora vescovo di Vienna, Hermann Groer, indicato dai media e dalle sue vittime come autore di numerosi abusi su giovani che stavano in monastero.
L’attuale Papa - al contrario di quanto va sostenendo la campagna mediatica newyorkese - fu il più severo in quell’occasione. Sempre secondo la Bbc, che attinge dall’ Orf, fu invece un’ala della Curia romana a non volere che si procedesse con
troppa rapidità e a chiedere maggiore prudenza.
Il cardinale Groer, comunque, tre anni più tardi, per ordine della Santa Sede si dimise da tutti i suoi incarichi. Annunciò pubblicamente il suo ritiro, ma non ammise mai di aver commesso ciò che gli era stato addebitato.
Lasciò Vienna e visse in Germania sino alla sua morte avvenuta nel 2003.
All’epoca il Vaticano ricevette parecchie critiche per aver atteso tre anni prima di rimuovere l’arcivescovo di Vienna. Secondo la ricostruzione, attribuita dalla Bbc a Schoenborn, il caso divise le alte gerarchie romane. Alcuni esponenti di queste sarebbero riusciti a convincere Giovanni Paolo II a non usare troppa precipitazione nel decidere su una questione tanto delicata. E bloccarono così l’inchiesta proposta da Ratzinger che risultò sconfitto. «Ricordo ancora molto chiaramente - afferma Schoenborn - il momento in cui il cardinale Ratzinger mi disse con tristezza che l’altro campo aveva avuto il sopravvento». «Accusarlo - conclude l’altissimo prelato viennese - di essere una persona che copre gli scandali vuol dire sostenere cose assolutamente non vere, e io lo affermo perchè lo conosco da molti anni». Dopo giorni e giorni che sul Papa piovevano dall’America continue accuse di essere stato un insabbiatore, ieri il clima si è capovolto.
A finire sotto accusa è stato il New York Times, ma non è difficile prevedere che il duro attacco al Vaticano proveniente da Oltreoceano non finirà così. Si attendono nuove puntate di un’inchiesta la cui credibilità risulta però fortemente incrinata.

© Copyright Liberal, 1° aprile 2010 consultabile online anche qui.

Leggo:

«In passato - racconta il prelato - la maggior parte dei processi del tipo di quello a Muphy finivano alla Rota dove potevano languire per anni, ma quando arrivò Ratzinger alla Congregazione per la Dottrina della fede tutti i casi di abusi iniziarono ad essere esaminati in modo veloce e corretto».

No, non da quando il Papa arrivo' alla CDF ma dal 2001 quando Giovanni Paolo II assegno' alla Congreazione la competenza esclusiva in materia di pedofilia sottraendola cosi' alle diocesi.
R.

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