sabato 17 luglio 2010
Padre Lombardi sulle nuove "Norme per i delitti più gravi": risposta efficace e durevole della Chiesa (Radio Vaticana)
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Già nel 2005, appena eletto, Benedetto XVI aveva espresso il desiderio di arrivare ad una normativa organica sugli abusi (La Rocca)
MODIFICHE INTRODOTTE NELLE NORMAE DE GRAVIORIBUS DELICTIS (2010): LO SPECIALE DEL BLOG
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Padre Lombardi sulle nuove "Norme per i delitti più gravi": risposta efficace e durevole della Chiesa
Ha avuto una diffusa eco nel mondo la pubblicazione, giovedì scorso, delle Norme aggiornate sui “Delitti più gravi”, con i quali la Congregazione per la Dottrina della Fede può procedere contro i crimini commessi a danno dei Sacramenti dell’Eucaristia e della Penitenza e contro i casi di abuso sessuale perpetrati su minori da parte del clero.
Si tratta – spiega il nostro direttore generale, padre Federico Lombardi in questo editoriale per Octava Dies, il settimanale informativo del Centro Televisivo Vaticano – di un lungo percorso intrapreso dalla Chiesa sulla strada non solo di una grande purificazione, ma anche di un rinnovato slancio formativo:
Con la pubblicazione delle nuove norme per trattare e punire i crimini di abusi sessuali su minori da parte di membri del clero, la Chiesa ha fatto un passo avanti importante nell'affrontare la questione con risposte durevoli e di impatto profondo.
Le leggi, chiare e conosciute, sono infatti un orientamento indispensabile per una grande comunità, come è la Chiesa cattolica, che deve avere sue norme comuni, autonome rispetto a quelle dei moltissimi Paesi diversi in cui vive. Paesi nei quali, tuttavia, le giuste leggi civili vanno ovviamente rispettate e messe in pratica dagli uomini della Chiesa, come da ogni cittadino, anche per quanto riguarda i crimini di abuso.
Con le nuove norme canoniche i procedimenti possono essere più rapidi ed efficaci, i tribunali ecclesiastici possono venire più facilmente dotati di personale laico competente, il tempo per la prescrizione viene raddoppiato e rimane sempre possibile la deroga ulteriore, vengono esplicitamente presi in considerazione nella loro gravità i casi di abuso su persone adulte ma con limitato uso di ragione e la pedopornografia.
Naturalmente, la legge è necessaria, ma non è tutto. Vi è un impegno educativo, di formazione del clero e del personale che opera nelle istituzioni collegate alla Chiesa, di informazione e prevenzione, di dialogo e cura personale nei confronti delle vittime…
Un campo immenso su cui la Chiesa si è mobilitata, con l'impulso del Papa, in tanti Paesi. Per parte sua, la Congregazione per la Dottrina delle Fede continua a lavorare per dare aiuto agli episcopati nel formulare direttive locali coerenti ed efficaci. La nuova legge è importantissima, ma noi sappiamo bene che il nostro impegno per una testimonianza più evangelica e pura deve essere di lungo corso.
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