lunedì 5 luglio 2010
Sulmona ha accolto con entusiasmo il Papa in una piazza «caldissima» (Delle Monache)
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In libreria "Opera Omnia (Vol. XI) - Teologia della Liturgia" di Joseph Ratzinger (in promozione!)
Quali sono le colpe del Papa? L'aver difeso la Chiesa mettendoci la faccia e prendendosi accuse per colpe mai commesse (Iannuzzi). Stupendo!
VISITA PASTORALE DEL SANTO PADRE A SULMONA (4 LUGLIO 2010): LO SPECIALE DEL BLOG (Articoli, commenti, interviste, discorsi)
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SULMONA ha accolto con entusiasmo il Pontefice in una piazza «caldissima»
Barbara Delle Monache
SULMONA
L'emozione di trovarsi di fronte al Papa l'hanno vissuta anche tutte le autorità che lo hanno atteso e accolto al suo arrivo ieri a Sulmona nello stadio "Nicola Serafini".
La vera autorità era però Benedetto XVI, successore di Pietro e portatore del messaggio su cui poi in molti costruiscono al propria quotidianità. E ieri l'emozione di questo incontro la si leggeva sul volto di Gianni Letta, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ma anche del vescovo di Sulmona-Valva monsignor Angelo Spina, del presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, del sindaco di Sulmona Fabio Federico, accompagnato dalla consorte Barbara e dalle figlie Claudia e Margherita. Dopo i saluti il Santo Padre è salito sulla papamobile e si è diretto verso piazza Garibaldi, dove c'era il "suo popolo" in attesa sin dalle prime ore del mattino. Appena giunto sotto l'arcata dell'acquedotto medievale si è levata una vera e propria ovazione accompagnata da un applauso caloroso che si è ripetuto durante l'intero percorso dell'anello della piazza. Un'accoglienza partecipata, sentita. La parte centrale della piazza, vista dall'alto sembrava una splendida tavolozza di colori tenui in cui dominavano il bianco e il giallo dei cappellini che riparavano dal sole implacabile. A movimentare la tavolozza c'era lo sfarfallio dei ventagli con cui tutti i presenti cercavano di mitigare la calura incalzante. Il Papa, sceso dalla papamobile, si è diretto nello spogliatoio allestito per indossare i paramenti sacri. Il momento dell'Eucarestia è stato quello che ha unito i presenti: cinquanta sacerdoti hanno distribuito la comunione scendendo fra il pubblico. Il sole, sempre più cocente, ha messo a dura prova i presenti; soprattutto i più anziani, anche fra il Clero, ha dovuto far ricorso al soccorso medico, prontamente intervenuto ed efficiente al massimo, che ha subito rimesso in piedi i malcapitati. Puntualissimo il Papa a mezzogiorno ha pregato l'Angelus, a cui sono seguiti cori inneggianti il Pontefice. Ha quindi lasciato la piazza con una nuova ovazione del pubblico, diretto alla sede vescovile dove, dopo un breve riposo, ha consumato il pranzo con i vescovi delle diocesi di Abruzzo e Molise. Nel pomeriggio l'incontro con i detenuti e con i giovani con i quali Benedetto XVI. L'accoglienza della Città al Papa è stata grande e sentita, come se esistesse un legame antico. D'altro canto lo scorso anno è stato a Sulmona, per rivedere i luoghi in cui, da militare, aveva prestato servizio nella seconda guerra mondiale, il fratello Georg. L'arrivo del Papa segna per Sulmona un momento veramente "storico", nel senso vero e proprio del termine. La piazza Garibaldi, che ha visto la presenza di principi e regnanti nel corso dei secoli, non aveva mai registrato la presenza dei un Papa dai tempi di Celestino V e dello stesso Innocenzo VII che, da Papa, non è mai tornato nella sua città natale. Forse è stato per questo che la piazza ieri più che di colori era carica di calore, non solo quello atmosferico, ma di quello che emanavano gli animi dei presenti che vibravano all'unisono con il loro Capo spirituale che mai avevano avuto così vicino e non solo fisicamente.
Benedetto XVI ha abbracciato e baciato una bimba di dieci mesi, Giorgia. Un bacio e un abbraccio che hanno voluto significare l'abbraccio a tutta la comunità sulmonese, presente e non ieri nella piazza assolata. L'attesa per l'arrivo di Papa Benedetto è stata lunga e carica di apprensioni per i timori che qualcosa potesse turbare questa visita. Un momento di tensione c'è stato quando uno sprovveduto ha cercato di salire sul palco. È stato un attimo. Il servizio di sicurezza ha bloccato e allontanato l'uomo che non avrebbe mai potuto nuocere al Papa. Una giornata lunga per i sulmonesi, cominciata con fresco dell'alba, alle 5.30 quando i primi avevano già preso posto sulle sedie e conclusasi quando l'elicottero si è alzato in volo per tornare in Vaticano, con l'arrivederci di tutti gli abruzzesi.
© Copyright Il Tempo, 5 luglio 2010 consultabile online anche qui.
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2 commenti:
Il Papa è amato profondamente dalla stragrande maggioranza del popolo italiano (e non) nonostante in questi mesi si è cercato di gettare fango sulla Sua Persona.
I giornaloni meditino su questo!!!!
Ciao Raffa!
Ti segnalo l'analisi di John Allen jr sulla visita de Papa a Sulmona
-http://ncronline.org/blogs/ncr-today/pope-who-quit-patron-saint-benedicts-interior-reform
C'è chi non è d'accordo sulla "riabilitazione" di Celestino operata da Benedetto:
-Cardini : Ratzinger sbaglia, su Celestino aveva ragione Dante di Galeazzi su La Stampa (per ora non disponibile). Tanto per non far mancare la dotta polemica.
-Se la Chiesa dei piccoli comincia a ritrovarsi di Alberto Melloni
http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=SNCDM
Alessia
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