martedì 31 agosto 2010
Il proselitismo di Gheddafi. Incresciosa messa in scena o forse solo un boomerang (Tarquinio)
Vedi anche:
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I limiti invalicabili per il buon nome del Paese (Venturini)
Il Vaticano non ha paragonato l'Olocausto all'espulsione dei rom francesi. Errore di traduzione delle dichiarazioni di mons. Marchetto
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Preti pedofili, il card. Danneels si giustifica: la famiglia della vittima chiese riservatezza (Izzo)
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Telespettatori cattolici: perché il Tg1 snobba Bagnasco? Privilegia notizie di colore
GMG Madrid 2011: video realizzato da un gruppo di volontari (Rome Reports)
Il RES (Movimento giovanile cattolico vicino al PDL) chiede al governo "uno scatto di orgoglio" in relazione allo "squallido teatrino sull'islam
Savino Pezzotta: Gheddafi indigna nell'indifferenza. Stefano Valdegamberi: Mentre Gheddafi inneggia all'Europa islamica, la Lega tace
Il Cardinal Danneels non ha chiesto il segreto a una vittima di abusi sessuali (Zenit)
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Circo di Gheddafi, Carmelo Briguglio (Fli): la visita crea problemi con gli Usa e la Santa Sede (Apcom)
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Il Papa incontra giovedì Shimon Peres
Il cardinale Bagnasco: «Politici, siate cristiani nei fatti» (Galeazzi)
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30 agosto 2010: ancora in ferie i responsabili della sezione tedesca del sito del Vaticano (ormai siamo quasi al terzo mese di vacanze!). Pare ormai assodato che in curia non interessa affatto diffondere il Magistero del Papa
Benedetto XVI spiega all'Angelus il valore spesso trascurato dell'umiltà (Sir)
Gheddafi vuole l'Europa islamica? Proviamo a non stracciarci le vesti (Vittorio Messori)
Interessante la domanda di Mons. Tobin ai media sul caso Maciel. Forse la stessa domanda andrebbe indirizzata ai "Sacri" Palazzi
Il fantasma di Maciel continua a infestare il castello. La lettera d'accusa di un sacerdote della Legione ai suoi capi (Magister)
In Scozia non ci saranno contestazioni da parte di Protest the Pope perchè solo il 5 % dei cittadini ha qualcosa da eccepire sulla visita del Papa
Damian Thompson: il Tablet è ormai fuori controllo. Pubblicati articoli molto gravi. E' tempo che la Pepinster si dimetta
Il vescovo Mogavero: «Chiederò a Gheddafi notizie sui campi di detenzione in Libia» (Galeazzi)
Bindi: Governo complice dell'umiliazione delle donne (Rainews24). Nessun cenno alla predica sull'islam?
Gheddafi, un circo che ci umilia. Nessun'altra diplomazia occidentale tollera e incoraggia gli eccessi pittoreschi di un dittatorello (Merlo)
Il retroscena - Un'infiltrata tra le hostess racconta la giornata con Gheddafi (La Stella)
Cile, iniziate le operazioni per salvare i minatori. Il Papa all’Angelus: «Prego per la loro serenità»
Rocco Buttiglione: "Allucinante il silenzio del governo. Si chieda a Tripoli libertà di religione" (Favale)
La predica libica irrita i cattolici del Pdl. Ma il Cavaliere: "E' solo folklore" (Repubblica)
Il Papa: nel Vangelo indicazioni per credenti e governanti (Izzo)
Novità su Danneels ed il nipote del vescovo pedofilo (Colafemmina)
Card. Bagnasco: il Papa e Napolitano indicano i criteri da seguire (Izzo)
Card. Bagnasco: urgono politiche a favore delle famiglie. E' stolto ignorare la catastrofe demografica (Izzo)
Mons. Giampaolo Crepaldi: Il Papa è sotto attacco perché vuole che Dio sia presente tra gli uomini (Occidentale)
Dal 27 al 30 agosto 2010 si riunisce il "Ratzinger Schulerkreis" sul Concilio Vaticano II (Izzo)
I tre nemici del Papa. "Attacco a Ratzinger" di Paolo Rodari e Andrea Tornielli (Massimo Introvigne)
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Su segnalazione di Alessia leggiamo:
IL «PROSELITISMO» DEL COLONNELLO
Incresciosa messa in scena o forse solo un boomerang
Marco Tarquinio
Amiamo l’idea di un Mediterraneo «mare comune» dei popoli che gli vivono attorno, specchio di culture e di economie amiche e in serena collaborazione, metaforica e concreta via di comunicazione anche tra le religioni dopo essere stato per secoli tramite di ostilità, di terrori e di reciproche invasioni militari. Abbiamo perciò accolto come una buonissima notizia, due anni fa, la «riconciliazione» tra Italia e Libia dopo un lunghissimo e aspro contenzioso, frutto della politica coloniale italiana e dei suoi misfatti – per molto tempo taciuti – contro le popolazioni libiche e delle dolorose ingiustizie subìte – e in troppo breve tempo dimenticate – dagli italiani spogliati di tutto e cacciati dalle loro case in terra libica.
Viva la nuova stagione e il conseguente fiorire – tra gran sfoggio di amicizia e qualche tenace sospetto – di intese e di commerci tra Roma e Tripoli. Viva anche la chiusura di certe rotte marine della sofferenza e della morte per migranti d’Africa e dei cinici traffici dei nuovi mercanti di esseri umani, sebbene inevitabile e dolente il pensiero corra ai "respinti e basta", agli uomini e alle donne e ai bambini in fuga dalle guerre e dalla persecuzione che si arenano nei deserti di Libia e nessuno riconosce e nessuno accoglie secondo umanità e secondo le leggi che le nazioni civili si sono date.
Ma incontrarsi serve comunque. Serve sempre. E la solenne visita che il colonnello Gheddafi sta effettuando per la seconda volta nella capitale italiana è ovviamente un’occasione d’incontro e di reciproca conoscenza. Sperabilmente di crescita, di chi più ha da crescere, nella comprensione del valore della democrazia e dei diritti umani. Un avvenimento con aspetti sostanziali e circostanze, per così dire, volutamente folkloristiche. Ma anche con momenti incresciosi e urtanti. Come l’incontro per una sessione di propaganda islamica (a sfondo addirittura europeo) tra il leader libico e hostess appositamente reclutate. Messa in scena organizzata, quasi di soppiatto, un anno fa e questa volta lanciata, invece, come spettacolare prologo agli incontri più strettamente politici con le autorità italiane.
Viene da chiedersi – e tanti, in effetti, se lo sono chiesti – a quale leader d’un Paese di tradizione e maggioranza cristiana sarebbe stato concesso di predicare e battezzare in un Paese di tradizione e maggioranza islamica. Anche se è una domanda insensata. Prima di tutto, perché ai politici cristiani mai verrebbe in mente di farlo e, subito dopo, perché neanche a preti e missionari cristiani viene consentito di farlo mentre ai cristiani semplici (che siano lì per lavori servili o per affari o per prestazioni professionali qualificate) è addirittura interdetto – tranne che in poche eccezioni – di proclamarsi tali a parole e segni.
Nella tollerante e pluralista Italia, in questo nostro Paese di profonde e vive radici cristiane e capace di una positiva laicità, nella Roma cattolica, Gheddafi ha potuto invece fare deliberato spettacolo di «proselitismo» (anche grazie a un tg pubblico incredibilmente servizievole e disposto a far spiegare alle otto di sera della domenica che il colonnello ha esercitato il «dovere» di «ogni musulmano: convertire» gli altri). Non sapremmo dire in quanti altri Paesi tutto questo avrebbe avuto luogo o, in ogni caso, avrebbe avuto spropositata (e stolida) eco.
Probabilmente è stato un boomerang, una dimostrazione di quanto possano confondersi persino in certo islam giudicato non (più) estremista piano politico e piano religioso. Certamente è stata una lezione. Magari pure per i suonatori professionisti di allarmi sulla laicità insidiata...
© Copyright Avvenire, 31 agosto 2010
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5 commenti:
qual è il canale TV pubblico di cui si parla?
X Anonimo.
Suppongo il TG1.
Leggo solo ora l'editoriale di Avvenire per scoprire, ancora una volta, quanto siano falsificate le notizie rilanciate da certi media.
L'articolo è chiaro e del tutto condivisibile, non rischia, di per sè, alcuna strumentalizzazione, le canta chiare a tutti, fino a parlare delle stolide amplificazioni della notizia.
Eppure è rilanciato in chiave esclusivamente anti-berlusconiana (non che il nostro sia esente da gravi responsabilità) e quindi ridotto, come al solito, alla nostra diatriba urlata e quotidiana. Come a dire: visto adesso i Vescovi sono diventati "buoni" e collaborano volonterosamente alla nostra campagna elettorale anticipata.
Intanto lettori e spettatori perdono l'ennesima occasione di essere correttamente informati e, chissà, persino indotti a pensare, anzichè, sempre e solo, a fare il tifo, pro o contro.
Finche' Gheddafi deve pagare per fare proselitismo scenico non concludera' molto... quello che e' preoccupante e' il vuoto mentale di queste povere "hostess" che piu' che a quelle da personale aereo sembrano simili alle "escort" di turno. Non vorrei sembrare maschilista, ma care donne "hostess", non vi siete accorte di come siete state usate?
Niente femministe a lamentarsi?
E questo e' il rispetto per le donne dagli islamici, comprarle per fare la claque?
Uno puo' fare affari pure con il diavolo. Ma deve piantare i paletti della verita'.
Con la Libia ci si e' gia' scusati abbastanza, mi pare. E ci si e' gia' abbastanza impegnati a rifondere, mi pare. Cio' che si tace e' cio' che il signor Gheddafi ha fatto all'Italia, in barba ai trattati internazionali in vigore. 20.000 italiani cacciati e depredati dei beni. Poi farsi dare dei "maestri di Hitler" da uno che per soldi fa i campi di concentramento nel deserto libico....
ps: se gli facciamo cosi' schifo faccia saltare tutte le opere che gli italiani hanno fatto, a partire dalla via Balbia, nell'odierna Libia che allora non esisteva, e di cui il signor Gheddafi ha preso potere con colpo di stato, dimettendo un sovrano rispettoso come re Idris.
Alberto2
Berlusconi puo' genuflettersi lui, non l'Italia e la sua storia.
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