lunedì 6 settembre 2010

Il Papa bacchetta le riduzioni mediatiche del suo Messaggio per la GMG


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Il Papa sul Messaggio per la GMG: oggi si esalta l’incertezza, la mobilità, la volubilità…

Tarquinio durissimo: Rispetto per i giovani. E per ciò che il Papa dice. Ai giornalisti: comprensione del testo, colleghi!

Caso Sakineh, Padre Federico Lombardi: la vicenda viene seguita con attenzione e partecipazione (Conte)

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Il Papa: Cattolici fermi sui principi ma aperti al dialogo (Izzo)

VISITA DEL PAPA A CARPINETO ROMANO: VIDEO INTEGRALE DI BENEDICT XVI TV

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Risposta orale del P. Federico Lombardi S.J. alle domande dei giornalisti sulla vicenda Sakineh

Fuori dal coro, come sempre Salvatore Izzo! Il Papa: altri e non la Chiesa esaltano la mobilità del lavoro

Il Papa spiega il Messaggio per la GMG di Madrid: "Il tema che ho scelto per questo Messaggio riprende un’espressione della Lettera ai Colossesi dell’apostolo Paolo: “Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede” (2,7). E’ decisamente una proposta contro-corrente! Chi, infatti, oggi propone ai giovani di essere “radicati” e “saldi”? Piuttosto si esalta l’incertezza, la mobilità, la volubilità… tutti aspetti che riflettono una cultura indecisa riguardo ai valori di fondo, ai principi in base ai quali orientare e regolare la propria vita" (Angelus)

Il Papa: anche il Pontefice deve essere uomo di preghiera. Essere Cristiani non può essere una scelta opportunistica (Izzo)

Il Papa e il posto fisso Tarquinio: "Colleghi, non sapete leggere". Grandioso intervento!

Due ali di folla festante accolgono il Papa a Carpineto Romano (Ansa)

Benedetto XVI: Leone XIII, un Papa molto anziano, ma saggio e lungimirante, poté così introdurre nel XX secolo una Chiesa ringiovanita, con l’atteggiamento giusto per affrontare le nuove sfide. Era un Papa ancora politicamente e fisicamente “prigioniero” in Vaticano, ma in realtà, con il suo Magistero, rappresentava una Chiesa capace di affrontare senza complessi le grandi questioni della contemporaneità" (Omelia)

Mons. Betori incontra le vittime di Cantini: "più vigilanza"

Summa Haeresium. Ma forse Verzè sta imitando Gaber e dobbiamo attenderci in futuro un “Io se fossi Dio” (Langone)

Meluzzi risponde a Verzè: meglio il Conclave di un Pontefice eletto su Facebook

Giovanni Miccoli tenta su Jesus di tracciare un bilancio del motu proprio Summorum Pontificum ma lo limita al recupero dei Lefebvriani

Hilary White: "In Italia la Chiesa e la liturgia sono congelati in un perpetuo inverno" (Messainlatino). Monumentale

VISITA PASTORALE DEL SANTO PADRE A CARPINETO ROMANO (5 SETTEMBRE 2010): LO SPECIALE DEL BLOG
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È un messaggio «controcorrente» quello che Benedetto XVI ha affidato ai giovani per la Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid, nel 2011.

Lo mette in luce lo stesso Pontefice all'Angelus di Castel Gandolfo, spiegando il senso del messaggio e spazzando via le polemiche che ne erano conseguite, e che avevano ridotto il testo del Papa ad una critica alla ricerca del posto fisso.
In realtà, Benedetto XVI aveva sostenuto che la gioventù non può appagarsi del posto fisso, perché l'uomo è destinato a radicarsi in qualcosa di più grande, che va oltre la quotidianità. Benedetto XVI entra subito nel cuore della questione. Dopo essersi scusato con i fedeli per il lieve ritardo (è arrivato a mezzogiorno e un quarto), ricorda il tema della Gmg di Madrid, «Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede». Una proposta controcorrente, spiega il Papa, perché «chi, infatti, oggi propone ai giovani di essere radicati e saldi? Piuttosto si esalta l'incertezza, la mobilità, la volubilità. Tutti aspetti che riflettono una cultura indecisa riguardo ai valori di fondo, ai principi in base ai quali orientare e regolare la propria vita». Il Papa sviscera uno ad uno i contenuti del messaggio, e si mette in gioco in prima persona. «Io stesso - dice - per la mia esperienza e per i contatti che ho con i giovani, so bene che ogni generazione, anzi, ogni singola persona è chiamata a fare nuovamente il percorso di scoperta del senso della vita. Ed è proprio per questo che ho voluto riproporre un messaggio che, secondo lo stile biblico, evoca le immagini dell'albero e della casa. Il giovane, infatti, è come un albero in crescita: per svilupparsi bene ha bisogno di radici profonde, che, in caso di tempeste di vento, lo tengano ben piantato al suolo. Così anche l'immagine dell'edificio in costruzione richiama l'esigenza di valide fondamenta, perché la casa sia solida e sicura». Insomma, il cuore del messaggio non è la questione del lavoro, ma è imperniato piuttosto sulle espressioni in Cristo e nella fede. «La piena maturità della persona - spiega Benedetto XVI - la sua stabilità interiore, hanno il fondamento nella relazione con Dio, relazione che passa attraverso l'incontro con Gesù Cristo». E aggiunge: è solo l'incontro personale con Gesù a dare a un giovane ciò di cui ha davvero bisogno. E cioè «serenità e luce interiore, attitudine a pensare positivamente, larghezza d'animo verso gli altri, disponibilità a pagare di persona per il bene, la giustizia e la verità». Un percorso che non può fare in solitudine, ma sorretto dalla Chiesa intera. Perché «se nessun uomo è un'isola, tanto meno lo è il cristiano, che scopre nella Chiesa la bellezza della fede condivisa e testimoniata insieme agli altri nella fraternità e nel servizio della carità». L'aiuto della comunità è necessario, anche perché, aveva spiegato precedentemente il Papa a Carpineto Romano, essere cristiani «è impegnativo, non può dipendere da entusiasmi e opportunismi; deve essere una decisione ponderata, presa dopo essersi domandati in coscienza» le ragioni di una tale scelta. A. G.

© Copyright Il Tempo, 6 settembre 2010 consultabile online anche qui.

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