domenica 5 settembre 2010
Il Papa sulle orme di Leone XIII: il commento dell'Ansa che sceglie di non parlare dell'Angelus
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Benedetto XVI: Leone XIII, un Papa molto anziano, ma saggio e lungimirante, poté così introdurre nel XX secolo una Chiesa ringiovanita, con l’atteggiamento giusto per affrontare le nuove sfide. Era un Papa ancora politicamente e fisicamente “prigioniero” in Vaticano, ma in realtà, con il suo Magistero, rappresentava una Chiesa capace di affrontare senza complessi le grandi questioni della contemporaneità" (Omelia)
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Il Papa sulle orme di Leone XIII
Nella cittadina vicino Roma 200 anni fa nacque l'autore dell'enciclica 'Rerum Novarum', testo fondamentale per la dottrina sociale della Chiesa
CARPINETO ROMANO (ROMA)
Benedetto XVI oggi a Carpineto Romano (Roma) dove 200 anni fa nacque Leone XIII, autore dell'enciclica 'Rerum Novarum', testo fondamentale per la dottrina sociale della Chiesa, per una messa nella piazza principale, alla presenza di circa 5.000 persone. Il pontefice e' arrivato in elicottero da Castel Gandolfo in un campo sportivo poco distante, poi in papamobile fino alla piazza.
La fede "non può dipendere da entusiasmi e opportunismi", ma deve essere una "decisione ponderata". Lo ha affermato papa Benedetto XVI nell'omelia della messa celebratai. Una decisione che - ha precisato - richiede tre "condizioni necessarie", esposte nel brano evangelico della liturgia odierna, tratto da san Luca: "Amare Gesù più di ogni altra persona e più della stessa vita, portare la propria croce e andare dietro a Lui, rinunciare a tutti i propri averi". Il Papa ha quindi portato ad esempio Leone XIII, "uomo di grande fede e di profonda devozione". "Questo rimane sempre la base di tutto, per ogni cristiano - ha concluso - compreso il Papa", perché "senza la preghiera, cioé senza l'unione interiore con Dio, non possiamo far nulla".
Leone XIII ha saputo affrontare "un periodo storico tra i più difficili per la Chiesa rimanendo fedele alla tradizione e, al tempo stesso, misurandosi con le grandi questioni aperte", ha detto Benedetto XVI nell'omelia, precisando che "ogni pastore è chiamato a trasmettere al popolo di Dio non delle verità astratte, ma una 'sapienza', cioé un messaggio che coniuga fede e vita, verità e realtà concreta". Papa Pecci ci riuscì, ha aggiunto il pontefice, "proprio sulla base della 'sapienza cristiana', fondata sulle Sacre Scritture, sull'immenso patrimonio teologico e spirituale della Chiesa Cattolica e anche sulla solida e limpida filosofia di san Tommaso d'Aquino, che egli apprezzò in sommo grado e promosse in tutta la Chiesa".
"La nuova fraternità cristiana", fin dai tempi di san Paolo, "supera la separazione tra schiavi e liberi, e innesca nella storia un principio di promozione della persona che porterà all'abolizione della schiavitù, ma anche ad oltrepassare altre barriere che tuttora esistono". Lo ha detto papa Benedetto XVI nell'omelia della messa celebrata questa mattina a Carpineto Romano (Roma), riferendosi ai problemi del lavoro e al magistero sociale di Leone XIII, di cui oggi ricorre il bicentenario della nascita.
Il Papa esorta i cristiani ad essere "seme e lievito" nel cammino della civiltà, immagini evangeliche di cui il pontefice ha sottolineato l'attualità nell'omelia della messa celebrata a Carpineto Romano (Roma). "All'interno della realtà storica - ha detto - i cristiani, agendo come singoli cittadini, o in forma associata, costituiscono una forza benefica e pacifica di cambiamento profondo, favorendo lo sviluppo delle potenzialità interne alla realtà stessa. E' questa - ha aggiunto - la forma di presenza e di azione nel mondo proposta dalla dottrina sociale della Chiesa, che punta sempre alla maturazione delle coscienze quale condizione di valide e durature trasformazioni". Una "ricetta" che - ricorda Benedetto XVI - ha già dimostrato la sua efficacia nel difficile contesto storico vissuto da Leone XIII, segnato da un "aspro anticlericalismo e accese manifestazioni contro il Papa. In questo contesto - ha aggiunto - "Leone XIII seppe guidare e sostenere i cattolici sulla via di una partecipazione costruttiva, ricca di contenuti, ferma sui principi e capace di apertura". Portando, dopo la Rerum Novarum, al nascere "in Italia e in altri Paesi un'autentica esplosione di iniziative".
"Dialogo e mediazione" sono stati la forza di Leone XIII nell'affrontare le gravi questioni sociali del suo tempo. Lo ha sottolineato Benedetto XVI nell'omelia della messa celebrata questa mattina a Carpineto Romano (Roma). "Già dal tempo in cui era Nunzio Apostolico in Belgio - ha ricordato - egli aveva compreso che la questione sociale si poteva affrontare positivamente ed efficacemente con il dialogo e la mediazione". In ciò incoraggiato da tante iniziative ispirate alla "fantasia della carità di decine e decine di santi e beati", vissuti dalla fine del Settecento agli inizi del Novecento. "Furono senza dubbio queste iniziative, con i sacrifici e le riflessioni di questi uomini e donne - ha concluso - a preparare il terreno della 'Rerum Novarum' e degli altri documenti di papa Pecci".
"Un Papa molto anziano, ma saggio e lungimirante, poté introdurre nel XX secolo una Chiesa ringiovanita, con l'atteggiamento giusto per affrontare le nuove sfide": parlando di Leone XIII, papa Ratzinger ne ha ripetutamente elogiato, nell'omelia della messa celebrata a Carpineto Romano, la forza innovativa e di ascolto dei movimenti che nascevano alla sua epoca negli ambienti cattolici. "Era un Papa ancora politicamente e fisicamente 'prigioniero' in Vaticano - ha osservato Benedetto XVI - ma in realtà, con il suo Magistero, rappresentava una Chiesa capace di affrontare senza complessi le grandi questioni della contemporaneità". Grazie anche alla "mitezza" e alla "forza rivoluzionaria del Vangelo", e allo "stile discreto e insieme irresistibile della carità che, come ho scritto nella mia Enciclica sociale Caritas in veritate, è 'la principale forza propulsiva per il vero sviluppo di ogni persona e dell'umanità intera". Una continuità che, in conclusione dell'omelia, papa Ratzinger non ha mancato di sottolineare.
© Copyright Ansa
Come mai manca il commento dell'Angelus?
R.
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2 commenti:
ma questa è l'Ansa, baby!
C.V.D (come volevasi dimostrare)
non ci si crede.
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