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Il Papa: La crisi economica è grave e va affrontata nella sua serietà, anche rilanciando il settore dell'agricoltura
Il Papa: "E’ fondamentale per questo coltivare e diffondere una chiara consapevolezza etica, all’altezza delle sfide più complesse del tempo presente; educarsi tutti ad un consumo più saggio e responsabile; promuovere la responsabilità personale insieme con la dimensione sociale delle attività rurali, fondate su valori perenni, quali l’accoglienza, la solidarietà, la condivisione della fatica nel lavoro" (Angelus)
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PAPA: STRATEGIA DIETRO POVERTA' E INQUINAMENTO
(AGI) - CdV, 14 nov.
(di Salvatore Izzo)
"Nell'attuale situazione economica, la tentazione per le economie piu' dinamiche e' quella di rincorrere alleanze vantaggiose che, tuttavia, possono risultare gravose per altri Stati piu' poveri, prolungando situazioni di poverta' estrema di masse di uomini e donne e prosciugando le risorse naturali della Terra, affidata da Dio Creatore all'uomo affinche' la coltivi e la custodisca".
E' stata una denuncia molto forte quella che Benedetto XVI ha pronunciato all'Angelus, in riferimento al G20 appena concluso a Seul.
Un mese fa il Papa, aprendo i lavori del Sinodo Speciale per il Medio Oriente, aveva parlato di decisioni economiche prese a livello sovranazionale contro interi popoli, e oggi e' tornato sulla questione.
Lanciando un allarme anche per il fatto che "malgrado la crisi, consta ancora che in Paesi di antica industrializzazione si incentivino stili di vita improntati ad un consumo insostenibile, che risultano anche dannosi per l'ambiente e per i poveri".
"E' fondamentale per questo - ha aggiunto - coltivare e diffondere una chiara consapevolezza etica, all'altezza delle sfide piu' complesse del tempo presente; educarsi tutti ad un consumo piu' saggio eresponsabile; promuovere la responsabilita' personale insieme con la dimensione sociale delle attivita' rurali,fondate su valori perenni, quali l'accoglienza, la solidarieta', la condivisione della fatica nel lavoro".
Lo spunto per queste riflessioni e' stato offerto al Papa tedesco dalla recente riunione del /20 a Seul.
"La crisi economica in atto, di cui si e' trattato anche in questi giorni nella riunione del G20, va presa - ha suggerito parlando a circa 40 mila fedeli presenti oggi in piazza San Pietro per il tradizionale appuntamento delle 12 - in tutta la sua serieta'. Infatti, "ha numerose cause e manda un forte richiamo ad una revisione profonda del modello di sviluppo economico globale".
Per il Pontefice, "e' un sintomo acuto che si e' aggiunto ad altri ben più gravi e gia' ben conosciuti, quali il perdurare dello squilibriotra ricchezza e poverta', lo scandalo della fame, l'emergenza ecologica e, ormai anch'esso generale, il problema della disoccupazione".
Oggi e' la Giornata del Ringraziamento promossa dalla Cei. Nel quadro della attuale crisi economica, ha sottolineato in proposito Ratzinger "appare decisivo un rilancio strategico dell'agricoltura".
"Il processo di industrializzazione - ha osservato il Papa - talvolta ha messo in ombra il settore agricolo, che, pur traendo a sua volta beneficio dalle conoscenze e dalle tecniche moderne, ha comunque perso di importanza, connotevoli conseguenze anche sul piano culturale". "Mi pare - ha scandito Ratzinger - il momento per un richiamo a rivalutarel’agricoltura non in senso nostalgico, ma come risorsa indispensabile per il futuro".
"Non pochi giovani - ha poi rilevato il Pontefice - hanno gia' scelto questa strada;anche diversi laureati tornano a dedicarsi all'impresa agricola, sentendo di rispondere cosi' non solo ad unbisogno personale efamiliare, ma anche ad un segno dei tempi, ad una sensibilita' concreta per il bene comune". "Preghiamo la Vergine Maria - ha quindi concluso - perche' queste riflessioni possano servire da stimolo alla comunita' internazionale, mentre eleviamo a Dio il nostro ringraziamento per i frutti della terra e del lavoro umano".
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