domenica 28 febbraio 2010

I vescovi cileni: "è una catastrofe!" (Radio Vaticana)


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Giovanni Paolo II: "...vorrei chiedere perdono - in nome mio e di tutti voi, venerati e cari fratelli nell'episcopato - per tutto ciò che per qualsiasi motivo, e per qualsiasi umana debolezza, impazienza, negligenza, in seguito anche all'applicazione talora parziale, unilaterale, erronea delle prescrizioni del Concilio Vaticano II, possa aver suscitato scandalo e disagio circa l'interpretazione della dottrina e la venerazione dovuta a questo grande sacramento (l'Eucarestia). E prego il Signore Gesù perché nel futuro sia evitato, nel nostro modo di trattare questo sacro mistero, ciò che può affievolire o disorientare in qualsiasi maniera il senso di riverenza e di amore nei nostri fedeli" (Lettera "Dominicae Cenae" di Giovanni Paolo II a tutti i vescovi sul Mistero e Culto dell'Eucarestia, 24 febbraio 1980)

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Il Papa: "L'uomo non è perfetto in sé, l'uomo ha bisogno della relazione, è un essere in relazione. Non è il suo cogito che può cogitare tutta la realtà. Ha bisogno dell'ascolto, dell'ascolto dell'altro, soprattutto dell'Altro con la maiuscola, di Dio. Solo così conosce se stesso, solo così diviene se stesso" (Discorso a conclusione degli Esercizi Spirituali)

Alcune reazioni della stampa alla visita in Sinagoga (Giuseppe Di Leo)

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Com’è, dov’è, e che cosa vuole Dio? Il card. Ratzinger risponde a Peter Seewald (2001)

Dimissioni di Margot Käßmann, l'etica protestante: chi sbaglia (o ruba) non sarà perdonato (Giardina)

La centralità della liturgia nella storia della salvezza di don Enrico Finotti

I giovani del Papa organizzano 40 giorni di Adorazione Eucaristica (ROME REPORTS)

Ingrao: la lettera del Papa agli Irlandesi uscirà il 6 marzo (speriamo di no...è sabato!) Presto pubblicata l'istruzione sul Summorum Pontificum

I vescovi cileni: "è una catastrofe!"

La Chiesa in Cile, anch’essa colpita dal sisma nei suoi luoghi di culto e nelle sue strutture, si è subito mobilitata a favore dei terremotati. A nome dei vescovi cileni, il presidente della Conferenza episcopale del Paese, mons. Alejandro Goić, vescovo di Rancagua, ha inviato un messaggio a tutta la nazione. Ce ne parla Luis Badilla:

“E' una catastrofe”, afferma a nome di tutto l’episcopato mons. Alejandro Goić. “Siamo pieni di dolore per i nostri fratelli e le nostre sorelle che hanno perso la vita. Esprimiamo la nostra vicinanza e offriamo le nostre preghiere ai parenti e amici e a tutti coloro che hanno perduto i loro beni acquisiti con le fatiche di una vita. Fedele alla sua missione, la Chiesa cilena – prosegue mons. Goić - s'impegna con il suo sostegno spirituale e con la sua azione solidale in quest'ora così tragica. Con la forza del Vangelo siamo portatori di speranza nei momenti di angoscia, dolore e devastazione. Alle autorità pubbliche, ai servitori dello Stato e ai volontari offriamo il nostro aiuto. La Caritas ha aperto un conto speciale per ricevere aiuti in denaro che saranno prontamente portati alle popolazioni nelle località più colpite dal terremoto”. Il presidente dell’episcopato cileno conclude con questa preghiera: “Che il Signore ci dia la sua pace e la Madonna del Carmine ci protegga con il suo manto per poterci così rialzare tutti in quest'ora così amara. Coraggio caro Cile! Che il Dio della Vita ci benedica tutti".

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