mercoledì 31 marzo 2010

Pedofilia, il vescovo di Milwaukee: "Errori commessi qui, non a Roma" (Il Giornale)


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Ora è necessario ed urgente abbattere il muro di gomma e di omertà dei mass media. Può farlo solo il Vaticano!

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Il ringraziamento (mio personale e del blog) al nostro Alberto :-)

Pedofilia, il giudice Thomas Brundage: "Joseph Ratzinger ha combattuto più di ogni altro Papa o vescovo" (Apcom)

Il giudice Thomas Brundage: il processo canonico contro Murphy non fu mai sospeso. Egli morì prima della conclusione. Weakland ha mentito (Asca)

L'arcivescovo di Milwaukee ammette ufficialmente: sul caso Murphy furono commessi errori solo dalla diocesi, NON DAL VATICANO!

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Una mia richiesta personale: in caso di comprovata responsabilità, la Santa Sede commini al vescovo Weakland la più grave delle sanzioni canoniche

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Istituire immediatamente una lega antidiffamazione cattolica su scala mondiale con ampi poteri legali

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Il Papa: "Cari Fratelli e Sorelle, disponiamoci a vivere intensamente questo Triduo Santo ormai imminente, per essere sempre più profondamente inseriti nel Mistero di Cristo, morto e risorto per noi" (Catechesi)

La verità sul caso di pedofilia di Milwaukee. Il documento che che fa giustizia delle calunnie rivolte al Santo Padre dal New York Times

Il giudice di Milwaukee: Benedetto XVI è stato il più reattivo ed attivo di qualsiasi altro ecclesiastico nella lotta alla pedofilia (Agi)

Dal 2001 nuove norme antiabusi. L'esaltazione di Marco Politi del motu proprio di Wojtyla e della lettera di Ratzinger e Bertone

La ricerca negli archivi di "Repubblica" conferma le dichiarazioni del card. Schoenborn: l'inchiesta vaticana su Groer fu iniziata e subito bloccata

Ma i media si rendono conto di quanto sono ridicoli? Leggiamo questa agenzia fresca fresca che non accusa ma, involontariamente, scagiona il Papa!

No ai tentativi di separare la "De delictis gravioribus" dal motu proprio di Wojtyla. Il segreto pontificio non è un'invenzione di Ratzinger ma fu imposto da Paolo VI e confermato da Giovanni Paolo II

La nuova accusa a Joseph Ratzinger è destituita di ogni fondamento (i media riportino la notizia di Groer sapientemente occultata!)

Il Papa e il New York Times. Dunque il diavolo vuole chiudere i conti con l’ingombrante anacronismo cattolico (Tempi)

Un primo punto fermo: i media online insabbiano ed occultano le notizie non gradite, soprattutto se favorevoli al Papa

La nuova teologia e un’ipotesi sulla pedofilia (Roberto de Mattei)

Il Papa, il giudice, il prete pedofilo e il New York Times (Damian Thompson)

Card. Ruini: sugli abusi il Papa ha dato la giusta interpretazione. Gli attacchi vorrebbero sradicare la fiducia nella Chiesa (Izzo)

Ecco la pagina del NYT comprata dalla CATHOLIC LEAGUE for Religious and Civil Rights

L'intervista al card. Schönborn (video e trascrizione)

Cattolici Americani comprano una pagina del NYT per spiegare la limpidezza del comportamento di Joseph Ratzinger :-)

Il card. Schoenborn conferma sull'Osservatore Romano: Ratzinger fu fermato sul caso del cardinale Groer (Izzo)

Schönborn conferma: l'allora cardinale Ratzinger aveva chiesto di aprire un'inchiesta sul caso del cardinale Hans Hermann Groer (Osservatore Romano)

LE MEDITAZIONI DEL CARD. RUINI PER LA VIA CRUCIS AL COLOSSEO (2 APRILE 2010)

Abusi, affettuosa solidarietà dei vescovi al Papa. Sgomento e rimorso per gli errori di alcuni. La cei assicura collaborazione con i magistrati (Izzo)

Se in Vaticano parte l’operazione verità: dal "microcosmo" Maciel alla Chiesa Universale. La bella metafora del Papa-chirurgo (Accattoli)

Ora abbiamo la prova che le inchieste del card. Ratzinger sui pedofili furono fermate in almeno tre occasioni: Maciel, Burresi e Groer. Perchè?

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Perchè questi attacchi? Abusi avvenuti sotto altri Pontificati. Perchè prendersela con Benedetto XVI? Perchè ora? L'analisi di Robert Moynihan

L'IGNOBILE CAMPAGNA CONTRO BENEDETTO XVI, IL PAPA CHE PIU' DI OGNI ALTRO HA COMBATTUTO LA PEDOFILIA NELLA CHIESA: LO SPECIALE DEL BLOG

Pedofilia, il vescovo di Milwaukee: "Errori commessi qui, non a Roma"

Redazione

L'arcivescovo Listecki difende la Santa Sede: "Gli errori nel caso Murphy sono stati fatti qui. E per questo chiedo perdono"

Milwaukee

Si torna a parlare di preti e pedofilia. Stavolta a prendere la parola è l'arcivescovo di Milwaukee, una delle diocesi americane coinvolte negli scandali: "Sono stati fatti errori nel caso Lawrence Murphy. Gli errori non sono stati compiuti a Roma nel 1996, 1997 e 1998" sottolinea monsignor Jerom E. Listecki, in una nota pubblicata dal sito della diocesi.

Errori fatti qui

"Gli errori - chiarisce - sono stati fatti qui, nella arcidiocesi di Milwaukee, nel 1970, il 1980 e il 1990, dalla Chiesa, da parte autorità civili, da funzionari della Chiesa, e dai vescovi. E per questo - spiega il presule - chiedo perdono a nome della Chiesa e in nome di questa arcidiocesi di Milwaukee".

Parla il giudice del caso Murphy

Il sacerdote che abusò di oltre duecento ragazzini di un istituto per sordomuti a Milwaukee, padre Murphy, morì prima che il suo processo ecclesiastico venisse interrotto. Lo precisa il giudice Thomas Brundage, che all’epoca dei fatti presiedette il tribunale della diocesi statunitense.
"In una lettera all’allora segretario della congregazione per la Dottrina della fede Tarcisio Bertone, il 19 agosto del 1998, l’arcivescovo Weakland affermò che mi aveva chiesto di sospendere il processo contro padre Murphy. Padre Murphy, tuttavia, morì due giorni dopo e di conseguenza nel giorno in cui morì era ancora sotto accusa in un tribunale penale ecclesiastico", afferma il religioso, Thomas Brundage, precisando che avrebbe fatto appello "alla suprema corte della Chiesa o a Giovanni Paolo II" pur di non far sospendere il processo. Il sacerdote scrive un lungo memoriale sul giornale della diocesi di Anchor, in Alaska, per precisare le notizie uscite sul New York Times relative al caso di padre Murphy.

L'impegno del Papa

Il giudice ecclesiastico descrive i pedofili come personalità "pericolose", a cui non va mai concessa "fiducia" una seconda volta e che, "se viene data loro la possibilità", "per lo più compiono nuovamente il crimine". Quanto alle norme approvate da Ratzinger quando era prefetto della congregazione per la dottrina della fede, nel 2001, padre Brundage precisa che "fino ad allora la maggior parte dei casi di appello andava al tribunale della Rota e i casi potevano trascinarsi per anni", mentre dopo i casi di abusi sessuali "furono gestiti in modo veloce e corretto". Più in generale, "Ratzinger ha fatto più di ogni altro Papa o vescovo" contro la pedofilia.

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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Speriamo che a questo punto si sia compresa, da parte di tutti, la "ratio" della "De delictis Gravioribus" ed il perchè della sua promulgazione. Chi non capisce neanche stavolta vuol dire che non vuole capire. Si cuocia nel proprio brodo e non si permetta più di calunniare la Chiesa ed il Papa. In ogni caso, chi ritira fuori le calunnie ignorando tutto ciò verrà trattato come emerito deficente (nel senso di persona con ridotta capacità di comprendere il reale), da compatirsi senz'altro ma non da ascoltarsi.

StefanoG.

euge ha detto...

Ben detto Stefano!