lunedì 30 agosto 2010

Il vescovo Mogavero: «Chiederò a Gheddafi notizie sui campi di detenzione in Libia» (Galeazzi)


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Dal 27 al 30 agosto 2010 si riunisce il "Ratzinger Schulerkreis" sul Concilio Vaticano II (Izzo)

Ecco perché gli attacchi non cesseranno: E attenti all'Inghilterra. Il vaticanista irlandese O' Connell recensisce il libro di Rodari e Tornielli

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I tre nemici del Papa. "Attacco a Ratzinger" di Paolo Rodari e Andrea Tornielli (Massimo Introvigne)
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"Ma la Chiesa non starà zitta sugli immigrati"

Il vescovo Mogavero: ne parleremo oggi

GIACOMO GALEAZZI

CITTÀ DEL VATICANO

«Gli chiederò notizie sui campi di detenzione in Libia». Stasera all’Accademia Libica, porrà a Gheddafi la spinosa questione-immigrazione monsignor Domenico Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo, presidente del Consiglio Cei per gli Affari giuridici, in prima linea nell’accoglienza dei migranti.

Gheddafi vuole islamizzare l’Europa.

«È una battuta propagandistica a effetto, ma anche un utile provocazione per ricordare all’Occidente agnostico che nega le proprie radici cristiane l’importanza della religione nella formazione dell’identità nazionale. Di sicuro non gli parlerò dei suoi trenta cavalli berberi che si esibiranno a Tor di Quinto. È preoccupante che non si sappia nulla di ciò che accade ai disperati d’Africa arrestati dalla polizia libica. Ne ho già discusso col ministro Maroni per sapere se ci sono mai stati controlli e verifiche. Non si può chiudere gli occhi di fronte a condizioni contrarie alla dignità umana. La risposta è accoglienza, dialogo, proposte. L’immigrazione non può essere considerata una sciagura o un accidente, ma una opportunità e una sfida».

Perché un vescovo di frontiera e non un diplomatico per incontrare Gheddafi?

«La sorte degli ultimi della terra è innanzitutto una questione pastorale, quindi rappresentare istanze basilari è una necessità davanti a un’emergenza umanitaria dai contorni gravemente indefiniti. L’auspicio è che il confronto diretto con Gheddafi faccia riflettere tutti sulla politica dei respingimenti in mare dei migranti. C’è una legge italiana al riguardo, ma nessuno sa quale destino attende gli extracomunitari quando vengono riportati in Libia. Visto che sulla sorte degli immigrati non ho avuto risposta dall’Italia, lo domanderò direttamente a Gheddafi e spero che il nostro incontro apra la strada a nuovi punti di accordo».

A due anni dall’accordo italo-libico, quali preoccupazioni ha la Chiesa?

«Il nodo cruciale è che non possono essere calpestati i diritti di rifugiati e richiedenti asilo. Adesso vorrei sondare con Gheddafi la praticabilità di una soluzione che superi l’automatismo del respingimento alla frontiera».

Da chi ha ricevuto l’invito?

«Dall’Accademia Libica e dalla presidenza del Consiglio. Confido che il cerimoniale non impedirà un confronto franco sui contenuti. Non si può essere succubi o complici e mettere la testa sotto la sabbia. Il nostro silenzio aggraverebbe i problemi invece di risolverli».

© Copyright La Stampa, 30 agosto 2010 consultabile online anche qui.

22 commenti:

Anonimo ha detto...

Perché non gli chiede della libertà religiosa?
Che alcuni prelati si sentano più membri dell'ONU che apostoli di Cristo è emblematico!

Jacu

mariateresa ha detto...

buongiorno a tutti. Sono OT.
In questo post
http://blogs.reuters.com/faithworld/2010/08/29/leaked-danneels-tapes-with-catholic-sex-abuse-victim-make-for-sad-reading/

si vede che l'inchiesta iniziata in Belgio espugnando la sede della Conferenza episcopale sta per andare a radicchi perchè era illegale e le prove raccolte sono quindi carata igienica: il concetto lo trovate verso la fine del pezzo. La cosa è enorme ma vedo che sui media si fischietta per non raccontarla questa verità e si preferisce pubblicare, in mancanza d'altro, i nastri registrati dell'abusato.
La vicenda di Daneels è sicuramente triste, come dice l'autore, ma è triste avere letto tanti (qualcuno cattolico)andare in deliquio per la geometrica potenza della perquisizione. Che non poteva esere fatta in quei termini e che qualcuno si è azzardato a fare lo stesso convinto di avere l'appoggio dei media.

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti. Anch'io sono in OT
Protest the Pope non farà manifestazioni antipapali in Scozia poiché solo il 5% dei locali ha qualcosa da eccepire sulla visita di Benedetto
http://news.scotsman.com/comment/Leader-Welcome-the-Pope.6500899.jp?articlepage=2
fonte Protect the Pope.
Alessia

Raffaella ha detto...

Ciao carissima.
L'unico quotidiano che abbia scritto la verita' nuda e cruda sulle illegalita' e' stato Avvenire:

http://paparatzinger3-blograffaella.blogspot.com/2010/08/la-procura-di-bruxelles-irregolari-le.html

Se ne e' occupata anche Radio Vaticana:

http://paparatzinger3-blograffaella.blogspot.com/2010/08/lavvocato-dellarcidiocesi-di-malines.html

Ora si tirano fuori i nastri che pero' non sono utilizzabili perche' la registrazione e' stata fatta all'insaputa di Danneels.
Certo la faccenda e' triste e di sicuro il cardinale deve dare spiegazioni ma non alla magistratura o ai media bensi' alla Santa Sede.
Forse pero' anche questa faccenda finira' nel nulla con buona pace della fede dei semplici.
Avete notato che nessun quotodiano italiano riporta la notizia che pure e' stata rilanciata dall'Ansa?
Sara' perche' Danneels passa per "liberal e progressista"?
R.

Anonimo ha detto...

Altro OT:
http://blogs.telegraph.co.uk/news/damianthompson/100051750/tablet-compares-publication-of-new-mass-translation-to-child-sex-abuse-time-for-pepinster-to-resign/
Alessia

Anonimo ha detto...

@Mariateresa

E' inquitante che "la giustizia" si comporti in questa maniera.
Ma come cristiano, mi inquieta ancora di più che questa "giustizia" qualcosa la trovi!
Se per voi è è più scandalosa una perquisizione illegale, delle parole del cardinale, allora forse non sono normale io.
Le parole del cardinale sono di una gravità immensa, per diversi motivi: 1. conosceva la situazione di violenza e nulla ha fatto per denunciarla neppure alla congregazione responsabile: correità; 2. tutto ha fatto per nascondere la vicenda, corresponsabilità; 3. pessimo esempio di amore cristiano da parte di un cardinale, un principe della chiesa, che ha rischiato di diventare Papa.

Che cosa succederà a questo cardinale?
Jacu

Raffaella ha detto...

Mi correggo: ne parlano La Stampa e qualche quotiadiano locale.

sonny ha detto...

Torno on topic per segnalarti Messori:

http://www.corriere.it/editoriali/10_agosto_30/20100830NAZ38_16_ace128c2-b400-11df-913c-00144f02aabe.shtml

Anonimo ha detto...

Non so se l'OT precedente è andato a buon fine, ho problemi con l'invio. Ci riprovo.
Una tantum un notizia positiva sul viaggio in UK. In Scozia non ci saranno contestazioni da parte di Protest the Pope perchè solo il 4% dei locali ha da eccepire
http://news.scotsman.com/comment/Leader-Welcome-the-Pope.6500899.jp?articlepage=2
fonte Protect the Pope
http://protectthepope.com/?p=841
Alessia

Alice ha detto...

Caro Jacu, forse perché per esercitare la libertà religiosa è indispensabile essere vivi???

Anonimo ha detto...

@Alice

adesso non esageriamo: ti pare che siano stati minacciati di morte? Che li abbiano sequestrati per 7 gironi e non li abbiano dato né pane né acqua. Forse ora sanno i nostri vescovelli che cosa significa essere nella mani di carnefici, come le vittime a cui non hanno mai dato giustizia.
Perché hanno digiunato per 12 ore? Poverini, con le panze che si ritrovano non gli ha fatto che bene.

Invece chiedere a un ragazzo, che ha subito abusi dall'età di 5 anni sino ai d18, di tenere chiusa la bocca, questo si che è degno di un cardinale!

Jacu

Alice ha detto...

Mi riferivo alle parole di Mongavero sui campi di detenzione in Libia. (primo messaggio)

Alice ha detto...

Forse non ho inviato bene il messaggio. Comunque Jacu mi riferivo alle parole di Mogavero sui campi di detenzione in Libia e quindi al primo messaggio. (Perchè non gli chiede della libertà religiosa?? Perché questo si può fare dopo che si siano assicurate le condizioni di sopravvivenza delle persone rimpatriate).

mariateresa ha detto...

io non faccio gerarchie nelle schifezze. Fa senso quello che è successo con l'avvallo di Daneels e fa senso anche l'arroganza della perquisizione. Io non ho fatto delle classifiche. E ognuno è libero di indignarsi nell'ordine che ritiene opportuno.
Dal Belgio, in ogni caso, aspetto lumi sulle notizie perchè noto una certa confusione e anche una simpatica convergenza tra i commentatori cattolico conservatori e quelli anticlericali, come, per altre questioni, notammo quella tra cattolico progressisti e anticlericali.
Dal che si desume che gli anticlericali trovano sempre un cattolico che gli dona il sangue (e anche qualcos'altro).

Piero ha detto...

Carissima Raffaella,
in una prima risposta mons. Mogavero sostiene che ha parlato con il Ministro Maroni, in una seconda risposta che non ha ottenuto info dall'Italia: siamo alle solite!
Ma come è possibile che questo presule continui così, e adesso fa pure proclami.
L'impressione mia è che facendo proclami potrà sostenere che il protocollo gli abbia impedito di affrontare con franchezza la discussione con il leader libico.
Infine, una cattiveria: a che titolo Mogavero partecipa? Ha mai riflettuto sulle dichiarazioni del leader libico, quando venne a Roma per la prima volta, circa lo stato integralista del Vaticano?

Alice ha detto...

Ha parlato con Maroni senza aver avuto risposte chiare: dov'è la contraddizione? E che fastidio da Mogavero?? può essere che i problemi siano le traduzioni su un sito e non gente che scompare nel nulla?
Volevate una reazione questa è una reazione o vi preoccupa solo di non venir infastiditi dagli immigrati?? la reazione la volete solo perché vi sentite offesi voi in quanto cattolici, non perché vi preoccupate di chi soffre.
Potete leggere tutti i siti e tutti le traduzioni del mondo, ma leggere non è capire e sentire.
Povero Papa Benedetto come cadono nel vuoto le sue parole...

Piero ha detto...

Gentile Alice,
non so se il suo ultimo intervento si riferisca al mio: se così fosse le faccio notare che io non ho scritto nulla sull'immigrazione ma sul comportamento di Mons. Mogavero. Le problematiche, anche se non sono separate, sono distinte. BUONA NOTTE

Alice ha detto...

Caro Piero, onestamente non capisco in cosa la posizione di Mogavero dovrebbe essere separata dall'immigrazione,. Purtroppo che molti rimpatriati scompaiano si sa, ne hanno parlato diverse volte pure nella diocesi di mia madre (Mantova non Mazara del Vallo dove queste cose le vedi e le tocchi con mano).
La posizione di Mogavero sarà anche di sinistra ma non è colpa di nessuno se la sinistra e l'ONU hanno copiato l'attenzione verso gli ultimi dal cristianesimo..
Se si vogliono difendere le nostre tradizioni cristiane bisogna farlo davvero, non limitarsi a parlarne, altrimenti che si potrà rimproverare ai politici che useranno la Chiesa per prendere una manciata di voti in più???
Il fenomeno migratorio è complesso e io non sono certo di quelli che favoleggia società multietniche utopistiche, ma le indicazioni del Papa ci sono e sono sempre per l'accoglienza..

Alice ha detto...

Forse esagero nel puntualizzarlo ma in questi giorni nei forum cattolici ho letto di tutto. Persino qualcuno che sosteneva che la cura giusta per i rom l'aveva trovata un austriaco con i baffi. Come si fa??
Possibile che il cristianesimo si fermi sulla porta di casa??
E non è questioni di traduzioni o testi mal trascritti è proprio che non si vuole sentire quello che non piace..

Piero ha detto...

Gentile Alice,
la ringrazio per la sua precisazione contenuta nel suo intervento di stamani dal quale comprendo anche la sua preoccupazione ma che non poteva riguardare il mio intervento. Sgombrato il campo, quindi, da ciò che la preoccupava, rispondo ad una sua domanda: che fastidio dà Mogavero? Lo stesso fastidio di alcuni vescovi italiani che non sanno come mettere bastoni sul cammino del S.Padre! Quando il leader libico, nella sua prima visita, definì il Vaticano uno stato integralista, il Mons. Mogavero era affaccendato altrove.
Allora se il Mons. viene invitato, galateo avrebbe imposto un gentile o sdegnoso diniego. Se il mons., invece, vi partecipa allora è opportuno che si sappia a quale titolo come ho chiesto nel mio precedente intervento. Se vi fosse un titolo, che non può essere reso pubblico, allora il mons. avrebbe dovuto tacere e non rilasciare interviste preventive che sono certamente inopportune ai fini diplomatici. Mi scuso per quanto sto per scrivere perchè francamente è poco diplomatico: vedasi qui la differenza tra il Mogavero ed il Marchetto.

Alice ha detto...

E' vero, Mogavero parla spesso a briglia sciolta, ma in questo caso le sue parole avevano il merito di sollevare un problema serio.
:-))))

Piero ha detto...

Gentile Alice,
ho letto ora il suo commento del 31agosto 2010 09:17 che non era visualizzabile quando postai il mio precedente commento che cmq in parte è una risposta anche al suo appena citato.
Quello che mi interessa precisare è che mi è indifferente se il Mogavero sia di destra o di sinistra: l'importante che sia prima cattolico! Quello che intendo sottolineare nei miei commenti non è il contenuto di questo particolare intervento del Mogavero ma le modalità che conferiscono al Mogavero una qualifica politica (non importa di quale parte) ma non vescovile: un vescovo non si comporta così. Ricordiamoci sempre che nel dichiarare che avrebbe parlato con Gheddafi dei campi in Libia, il Mogavero ha precisato che il tutto sarebbe avvenuto se il protocollo non glielo avesse proibito: in altre parole, il Mogavero sapeva di non poter parlare di questo e non ostante rilascia una dichiarazione che è uno specchio per le allodole. Questo atteggiamento appartiene purtroppo alla politica non dovrebbe appartenere alla chiesa!