martedì 31 agosto 2010

L'omelia del cardinale Christoph Schönborn: Mitezza e umiltà trasformano l'oltraggio in benedizione (Osservatore Romano)


Vedi anche:

Domani per la prima volta l'udienza generale si terrà in nella piazza principale di Castel Gandolfo (Adnkronos)

Domani si celebra la quinta Giornata per la salvaguardia del creato (Izzo)

Gheddafi, Maurizio Lupi: Basta offrire il palcoscenico al dittatore (Stampa)

Mons. Nichols non esclude un incontro del Papa con le vittime di abusi durante il viaggio in GB

I vescovi tedeschi approvano nuove linee guida contro gli abusi sessuali nella Chiesa

Benedetto XVI torna a farsi interrogare sulla fede dal tedesco Peter Seewald (Rodari)

Ratzinger, un professore attento e gentile: il ricordo degli anni accademici di mons. Jaschke, ex allievo del Papa (Radio Vaticana)

Il Papa: "Lasciamoci toccare soprattutto dalla gratitudine per il fatto che Dio esiste, che Egli è così com’è, che Egli è così com’è Gesù Cristo, che Egli – nonostante non abbiamo nulla da dargli e siamo pieni di colpe – ci invita alla sua mensa e vuole stare a tavola con noi" (Discorso al termine del "Ratzinger Schülerkreis")

Pubblicato entro la fine dell’anno il libro-intervista con Benedetto XVI del giornalista Peter Seewald (Radio Vaticana)

Padre Lombardi: Sta per essere pubblicato un libro-intervista con Benedetto XVI (Izzo)

Entro l'anno esce il nuovo libro-intervista del Papa con Seewald (Bandini)

Entro fine anno un libro-intervista al Papa (Ansa)

Viaggio in GB, l'ex primate anglicano: il Papa sia il benvenuto fra noi. Mons. Vincent Nichols: Benedetto XVI sarà elegante e rispettoso (Izzo)

Padre Lombardi: il libro intervista del Papa uscirà entro la fine dell'anno

Libro intervista del Santo Padre a Peter Seewald: dichiarazione di Padre Federico Lombardi

Benedetto XVI accetta di farsi intervistare da Peter Seewald che l'allora card. Ratzinger riportò alla fede (Pentin)

L’arcivescovo di Westminster, Vincent Nichols, sulla visita del Papa: Benedetto XVI parlerà al cuore degli inglesi (Radio Vaticana)

I dati smentiscono la propaganda mediatica. Dal 1959 al 2009 in Germania gli iscritti alla Chiesa evangelica sono scesi del 42% da 42 a 24,2 milioni. Quelli alla Chiesa cattolica sono saliti del 7,3% a 24,9 milioni

Gheddafi ha finalmente lasciato il suolo italiano...adios!

La visita di Peres al Papa in un momento di dialogo “serio” tra Roma e Gerusalemme (Arieh Cohen)

Il proselitismo di Gheddafi. Incresciosa messa in scena o forse solo un boomerang (Tarquinio)

Una grandissima notizia: Benedetto XVI ha deciso di pubblicare un libro intervista, un nuovo dialogo con il giornalista tedesco Seewald (Tornielli)

Nuovo libro intervista di Benedetto XVI e Peter Seewald (Guido Horst)

I limiti invalicabili per il buon nome del Paese (Venturini)

Il Vaticano non ha paragonato l'Olocausto all'espulsione dei rom francesi. Errore di traduzione delle dichiarazioni di mons. Marchetto

Il Papa: "Dio ci invita anche se siamo pieni di colpe. Ed il card. Schoenborn ringrazia Benedetto XVI (Izzo)

Preti pedofili, il card. Danneels si giustifica: la famiglia della vittima chiese riservatezza (Izzo)

Concluso l'incontro degli ex allievi del Papa (O.R.)

Telespettatori cattolici: perché il Tg1 snobba Bagnasco? Privilegia notizie di colore

GMG Madrid 2011: video realizzato da un gruppo di volontari (Rome Reports)

Il RES (Movimento giovanile cattolico vicino al PDL) chiede al governo "uno scatto di orgoglio" in relazione allo "squallido teatrino sull'islam

Savino Pezzotta: Gheddafi indigna nell'indifferenza. Stefano Valdegamberi: Mentre Gheddafi inneggia all'Europa islamica, la Lega tace

Il Cardinal Danneels non ha chiesto il segreto a una vittima di abusi sessuali (Zenit)

Durissima risposta dell'unione giovani ebrei a Gheddafi. E noi Cattolici? Muti come sempre?

Il benemerito Forum dei cattolici tedeschi si è riunito a Fulda. All'ordine del giorno: Kung, la Merkel ed il caso Mixa

Gheddafi vuole l'Europa islamica? Proviamo a non stracciarci le vesti (Vittorio Messori)

Interessante la domanda di Mons. Tobin ai media sul caso Maciel. Forse la stessa domanda andrebbe indirizzata ai "Sacri" Palazzi

Il fantasma di Maciel continua a infestare il castello. La lettera d'accusa di un sacerdote della Legione ai suoi capi (Magister)

Mons. Giampaolo Crepaldi: Il Papa è sotto attacco perché vuole che Dio sia presente tra gli uomini (Occidentale)

Dal 27 al 30 agosto 2010 si riunisce il "Ratzinger Schulerkreis" sul Concilio Vaticano II (Izzo)

I tre nemici del Papa. "Attacco a Ratzinger" di Paolo Rodari e Andrea Tornielli (Massimo Introvigne)

SARÀ PUBBLICATO ENTRO LA FINE DELL’ANNO IL LIBRO-INTERVISTA CON BENEDETTO XVI DEL GIORNALISTA PETER SEEWALD: LO SPECIALE DEL BLOG
________________________________________

L'omelia del cardinale Christoph Schönborn

Mitezza e umiltà trasformano l'oltraggio in benedizione

Durante la messa celebrata dal Papa per i suoi ex allievi a Castel Gandolfo l'omelia è stata tenuta dal cardinale arcivescovo di Vienna Christoph Schönborn. Del testo diamo qui di seguito una nostra traduzione in italiano.

La scena del Vangelo di oggi, un pranzo di sabato presso uno dei capi dei farisei, comincia con un'osservazione reciproca. L'ospite e i suoi amici guardano Gesù. "Gli prestavano attenzione" traduce Adolf Schlatter. Lo scrutano in modo critico. E riescono a trovare l'occasione per confermare i loro giudizi critici. Gesù, infatti, guarisce un uomo malato di idropisia (la nostra lettura della domenica salta questa guarigione) e lo fa di sabato!
E Gesù osserva loro. Osserva il loro comportamento durante il pranzo, la rissa per sedersi ai primi posti. Colui che è osservato in maniera critica diviene a sua volta spettatore del proprio comportamento puerile. Sotto forma di parabola si mette uno specchio davanti a loro e anche davanti a noi, che ascoltiamo il Vangelo.
Come sempre, le parabole affrontano esperienze di vita quotidiana. Sedersi all'ultimo posto non è innanzitutto una questione di umiltà, ma di saggezza: meglio essere invitati ad andare avanti che a retrocedere con vergogna. Questa saggezza però non è una strategia scaltra per conquistare il posto d'onore. La vera umiltà a sempre qualcosa di realistico. Mozart sapeva e, a volte diceva, di essere fra i migliori. Era vero. La sua umiltà stava nel fatto che apprezzava il suo genio, ma lo considerava sempre un dono di Dio e quindi lo considerava come un compito. Non ho bisogno di spiegare l'analogia con il nostro venerato maestro. L'umiltà è qualcosa di molto sobrio. Ha a che fare con la veridicità e con la gratitudine. L'umiltà è soprattutto lo sguardo grato, sobrio e gioioso al nostro essere creature. Gesù ha detto a santa Caterina da Siena: "Riconosci chi sei tu e chi sono io e sarai felice: io sono colui che è, tu sei colei che non è". L'Apostolo dice: "Che cosa mai possiedi, che non tu non abbia ricevuto". L'umiltà come fondamentale atteggiamento creaturale! Per comprenderla e viverla in modo più profondo, il Creatore-Logos si è fatto carne, servitore, egli stesso divenuto creatura per mostrarci dal centro della nostra essenza creaturale quale deve essere l'atteggiamento di una creatura. Ci invita ad apprendere da lui che è "mite e umile di cuore" (Matteo 11,29).
Mitezza e umiltà raccomandava già il Siracide: "Quanto sei più grande, tanto più fatti umile" (Siracide, Prima lettura), letteralmente è così (però nella traduzione ufficiale della bibbia in tedesco era troppo duro, sebbene il riferimento cristologico saltasse agli occhi).
Quindi il nostro sguardo è rivolto a Cristo. Egli è colui che ha scelto l'ultimo posto, lui che era nella condizione di Dio (cfr. Filippesi 2). Mi ricorda la breve parabola dell'ultimo posto durante un altro pasto, che Gesù condivise con i suoi discepoli. Secondo san Luca, dopo che Gesù ebbe fondato l'Eucaristia, nacque una discussione fra gli apostoli su chi di loro fosse da considerare più grande (cfr. Luca 22,24-30): una lotta clericale per il predominio nel cenacolo, subito dopo l'istituzione del sacerdozio della Nuova Alleanza!
Sì, Signore, tu osservi in che modo lottiamo per il posto d'onore, apertamente o subdolamente. E ci ricordi: "Io sto in mezzo a voi come colui che serve" (Luca 22,27). Dovremmo vergognarci costantemente riconoscendo che dobbiamo ancora imparare molto da te. Signore tu stesso ci consoli: Sì, nel cenacolo, nonostante il tradimento imminente, il Signore ha fatto agli apostoli la grande promessa: "voi siete quelli che avete perseverato con me nelle mie prove e io preparo per voi un regno, come il Padre mio l'ha preparato per me" (Luca 22, 28 e seguenti). Che atto di fiducia da parte del Signore! Ci ha affidato il Regno di suo Padre.
Affinché la grandezza della nostra vocazione non ci renda superbi, egli ha posto noi, e soprattutto i primi apostoli, all'ultimo posto. Così almeno pensa san Paolo: "ritengo infatti che Dio abbia messo noi, gli apostoli, all'ultimo posto, come condannati a morte, poiché siamo dati in spettacolo al mondo, agli angeli e agli uomini. Noi stolti a causa di Cristo, voi sapienti in Cristo; noi deboli, voi forti; voi onorati, noi disprezzati... Insultati, benediciamo; perseguitati, sopportiamo; calunniati, confortiamo; siamo diventati la spazzatura del mondo" (1 Corinti 4, 9-13).
Santo Padre! Che queste parole dell'Apostolo le siano di conforto quando gli oltraggi provengono dai fedeli stessi, dai cristiani stessi e le viene mostrato il "cartellino rosso". L'umiltà trasforma l'oltraggio in benedizione. Grazie, santità, per averci mostrato l'atteggiamento di Gesù, che è mite e umile di cuore.
Non c'è forse qualcosa di meraviglioso nella fede cristiana, nell'esperienza cristiana? La gioia per il fatto che i criteri del regno dei cieli sono così diversi. Chi è veramente grande nel regno dei cieli? Quanto riempie di gioia poter intuire, già qui sulla terra, nelle persone che vivono secondo il cuore di Gesù, chi sono i grandi nel regno dei cieli! E questa gioia non manca al Santo Padre nei numerosi incontri con persone che sono grandi secondo i criteri dell'"ecclesia", della comunità dei "primogeniti i cui nomi sono iscritti nei cieli", anche se per il mondo non hanno significato.
Ora il Signore stesso ci invita alla sua mensa. Non ha paura di invitare poveri, storpi, zoppi e ciechi. Invita noi, umili peccatori, con tutte le nostre mancanze e pecche e sta in mezzo a noi come colui che serve. Beati coloro che vengono invitati al banchetto dell'Agnello!

(©L'Osservatore Romano - 1 settembre 2010)

Nessun commento: