mercoledì 1 settembre 2010

Si dimette Mons. Marchetto (Tornielli)


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Si dimette monsignor Marchetto difensore a oltranza dei clandestini

di Andrea Tornielli

L’arcivescovo Agostino Marchetto, il segretario del Pontificio consiglio per la pastorale dei migranti che negli ultimi anni più volte ha alzato la voce contro il governo italiano per la sua politica sull’immigrazione, si è dimesso. E le sue dimissioni sono state immediatamente accettate da Benedetto XVI. La decisione di abbandonare l’incarico, da quanto apprende il Giornale, è stata presa spontaneamente dal prelato, intenzionato a dedicarsi allo studio della storia del Concilio Vaticano II, sulla quale ha già pubblicato un volume edito dalla Libreria Vaticana. Lo scorso 28 agosto monsignor Marchetto ha compiuto 70 anni e quel giorno è stata anche comunicata l’accettazione delle dimissioni.
Normalmente i vescovi segretari dei dicasteri vaticani rimangono nel loro incarico fino al compimento dei 75 anni, Marchetto però, in quanto nunzio apostolico, aveva il diritto di ritirarsi prima, com’è accaduto, avendo già maturato anche gli anni di servizio necessari alla pensione. La notizia non è stata pubblicata nel Bollettino della Sala Stampa della Santa Sede – lo sarà probabilmente al momento della nomina del successore – ma non è un segreto.
Non ci sono state pressioni, dunque, anche se quanto accaduto nell’ultimo anno e mezzo deve aver in qualche modo pesato nella decisione del prelato vicentino. Come si ricorderà, più volte Marchetto aveva attaccato duramente i provvedimenti del governo in materia di immigrazione e sicurezza. Nel febbraio 2009 definì un’«abdicazione dello Stato di diritto» l’istituzione dei volontari a tutela della sicurezza nelle città, decisa per decreto dal governo Berlusconi. Parole che erano rimbalzate su tutti i media come un’aperta sconfessione del Vaticano nei confronti del provvedimento. Due giorni dopo, il portavoce vaticano aveva diffuso una dichiarazione dettata dalla Segreteria di Stato, che pur non nominando esplicitamente Marchetto, era direttamente collegata alle sue affermazioni e smentiva che quella rappresentasse la posizione della Santa Sede. Il Vaticano, spiegava padre Lombardi, «nei suoi organi rappresentativi, manifesta rispetto verso le autorità civili, che nella loro legittima autonomia hanno il diritto e il dovere di provvedere al bene comune».
Pochi mesi dopo, nel luglio 2009, Marchetto era tornato a criticare il decreto sicurezza, parlando di «criminalizzazione dei migranti». E dalla Segreteria di Stato era arrivata una seconda presa di distanze, questa volta nominale. «Il Vaticano – aveva detto padre Lombardi – come tale non ha detto niente sul decreto sicurezza approvato dal governo italiano. Ha parlato monsignor Marchetto, ma non mi consta che il Vaticano in quanto tale abbia preso posizione». Come dire: il prelato ha espresso una posizione personale.
L’arcivescovo la scorsa settimana, intervistato dall’agenzia francese I-Media, aveva criticato la politica delle espulsioni del Sarkozy e una sua frase, tradotta male da un’agenzia italiana, era stata rilanciata attribuendogli erroneamente un paragone tra l’Olocausto e l’espulsione dei rom.

© Copyright Il Giornale, 1° settembre 2010 consultabile online anche qui.

Prepariamoci al fuoco di polemiche. Dispiace per la decisione di Mons. Marchetto, l'unico che abbia avuto il coraggio di difendere apertamente il Papa dalle sparate razziste di Minc nel silenzio totale delle autorita' vaticane competenti.
R.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Sinceramente non so di che cosa questi vescovi e arcivescovi si lamentino.
Sono loro la causa di questa mancanza di cattolicità nella vita della gente: i nostri ragazzi (e lo dico da insegnante) non sanno nulla di religione e cattolicesimo. E si pretende poi dal popolo italiano un comportamento cristiano? Ma se la maggior parte di loro non sanno neppure che cosa significa essere cristiano o cattolico.

Che i vescovi lavorino perché i giovani conoscano Cisto e poi vedranno come questi si comporteranno come Suoi discepoli!

Jacu

Anonimo ha detto...

I giornali (tutti!) cercheranno di strumentalizzare le dimissioni di Mons. Marchetto. La dietrologia si sprecherà, chi farà di Marchetto un martire sacrificato sull'altare della realpolitik, chi il contrario e le vere motivazioni delle dimissioni verranno ignorate, anche perché, in Vaticano, nessuno penserà di spiegare. Di solito le anticipazioni non mi fanno impazzire, ma in questo caso, forse, potranno aiutare.
Alessia

Anonimo ha detto...

A proposito, hai visto come viene data la notizia sulla prima del Giornale?
Lascia il Monsignore pro immigrati. E il Papa non lo ferma.
Alessia

Raffaella ha detto...

Ho visto il titolo del Giornale...ovvio e prevedibile.

Bellamente ignorata la notizia del libro intervista. Non solo Avvenire: anche l'Osservatore dedica un trafiletto minuscolo alla notizia.
Non ci sono ormai piu' parole...
R.

Anonimo ha detto...

Tornielli non ne può nulla, ovvio, ma mi pare che chi titola così i suoi pezzi non gli faccia un favore. Anche questo ovvio, è pro domo altrui.
Quanto a Avvenire e Osservatore siamo davvero oltre le parole. Tra l'altro mi pare che l'organo vaticano contribuisca al profondo rosso del bilancio vaticano che, nota bene, si salva anche grazie ai proventi dei diritti d'autore dei vendutissimi libri del Papa.
Alessia

anonimo boemo ha detto...

Bravissima Alessia.
L'Osservatore venderebbe di più se parlasse meno di Obama e dei film e più del Papa.
Tragica la decisione di allontanare Marchetto.
Noi non possiamo fare nulla per il Papa se il Papa non si aiuta da solo scegliendo meglio i suoi collaboratori più stretti.

Vatykanista ha detto...

Con titoli del Giornale così, si finisce per sperare che, a succedere ad Agostino Marchetto, il Papa chiami Alex Zanotelli...

(Consiglio al di là di ogni ideologia ecclesiale, ma basato sulla realtà effettuale: che il Giornale non si infeltrisca troppo; potrebbe costargli caro.)

Anonimo ha detto...

Raffa, riguardo alla posizione di Mons. Marchetto sull'ermeneutica del Vaticano II, ti segnalo:
http://www.oecumene.radiovaticana.org/it1/Articolo.asp?c=401153
http://blog.messainlatino.it/2009/04/mons-marchetto-la-scuola-di-bologna-ha.html
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/34283
e moltissimi altri
Penso che il Papa voglia averlo al suo fianco. Onestamente con questo curriculum era sprecato ai Migranti
Alessia

Raffaella ha detto...

Concordo, cara Alessia :-)
Prepariamoci comunque ai fuochi d'artificio...
R.

Anonimo ha detto...

Beh, questa volta la risposta vaticana è stata abbastanza sollecita. Naturalmente ci saranno delle dietrologie. A chi faceva comodo che Marchetto fosse confinato ai Migranti questa notizia non farà piacere e proverà a giocarsela contro il Papa. Ma penso ci sia materiale bastante per ricacciare in gola le parole a chiunque.
Alessia