mercoledì 23 dicembre 2009
Il Papa: a Natale Dio si fa bambino inerme, per essere liberamente accolto nel cuore dell’uomo (AsiaNews)
Vedi anche:
Nota di padre Lombardi: reazioni
Il Papa: a Natale Dio viene senza armi per conquistarci (Asca)
Il Papa: "In quel Bambino si manifesta Dio-Amore: Dio viene senza armi, senza la forza, perché non intende conquistare, per così dire, dall’esterno, ma intende piuttosto essere accolto dall’uomo nella libertà; Dio si fa Bambino inerme per vincere la superbia, la violenza, la brama di possesso dell’uomo. In Gesù Dio ha assunto questa condizione povera e disarmante per vincerci con l’amore e condurci alla nostra vera identità" (Catechesi)
Nota di padre Lombardi sul Decreto “sulle virtù eroiche” di Pio XII
Il Papa: Chi non ha capito il mistero del Natale, non ha capito l’elemento decisivo dell’esistenza cristiana
Il Papa: Dio si fa Bambino inerme per vincere la superbia, la violenza, la brama di possesso dell’uomo
Il Papa: Grazie a san Francesco il popolo cristiano ha potuto percepire che a Natale Dio è davvero diventato il Dio-con-noi (Sir)
Il Papa: Il desiderio,che tutti portiamo nel cuore,è che il Natale ci doni serena e profonda gioia per farci toccare con mano la bontà del nostro Dio
Tra i Cristiani di Terra Santa. La fede degli inizi alla prova (Geninazzi)
Segnalazione libro di Gnocchi-Palmaro: "Cattivi maestri. Inchiesta sui nemici della verità", Piemme. Da non perdere! La recensione di Libero
L’epoca dello scienziato santone. Il violento attacco di Odifreddi a De Mattei (Borgonovo)
Pio XII e Giovanni Paolo II non saranno beatificati contemporaneamente (Vecchi)
Al Parlamento europeo un nuovo caso Buttiglione: in forse il rinnovo dell'incarico alla signora Viviane Reding. Il motivo? E' cattolica (Salina)
Libero Ratzinger in libera chiesa. “Pastori e non guide politiche”. Il Papa fa gli auguri alla Curia e traccia la sua teologia politica (Crippa)
Le parole necessarie su Pio XII (Arrigo Levi)
Il Papa: «L’odio di un’ideologia accecata» ha consegnato milioni di persone alla morte (Tornielli)
Zittite il Creazionista Roberto de Mattei. La libertà d’opinione non è uguale per tutti (Alessandro Gnocchi)
Quei due Papi (Pio XII e Giovanni Paolo II) assieme ed il terzo (Benedetto XVI) che non teme di essere inopportuno (Giardina)
Natale nelle catacombe. In pellegrinaggio con i Magi nelle viscere di Roma (Giovanni Carrù)
Virtù eroiche di Pio XII: rassegna stampa
Oggi incontro Rabbini affronterà anche visita in Sinagoga
La simpatia del Papa per chi dubita e cerca: Uno spazio comune per scrutare nel Mistero (Sindoni)
Alessandro Gnocchi e Mario Palmaro: Gli attacchi a Pio XII nascono nella Chiesa (Il Foglio). Da incorniciare!
La prova del fatto che Gnocchi e Palmaro hanno ragione? Basta leggere l'articolo di Melloni!
La comunità ebraica di Roma chiede se la beatificazione di Pio XII implichi anche un giudizio storico sul suo operato (Repubblica)
Il card. Cottier commenta il discorso del Papa alla curia romana: «Aprire un cortile dei gentili: bella sfida» (Cardinale)
Gesù il Salvatore - nuovo libro e rubrica radiofonica di Don Bux (Francesco Colafemmina)
Dossier segreti di Hitler che riabilitano Pio XII dalle calunnie comuniste (Marco Ansaldo per Repubblica del 29 marzo 2007)
Pacelli e Wojtyla: la ricchezza insondabile della Chiesa (José Luis Restán)
Il riconoscimento delle “virtù eroiche” di Pacelli e Wojtyla (Accattoli)
Pio XII? “Il Papa ha deciso dopo aver studiato a fondo i documenti”. Malumori , ma la sinagoga lo aspetta (Rodari)
Dall'Algeria alla Cina. Se il Vangelo fa paura. Rapporto del Vaticano sullo stato delle Chiese nel mondo (Galeazzi)
Pio XII oltre i dubbi. Le analisi e le riflessioni di padre Gumpel e di padre Eszer raccolte da Filippo Rizzi
Discorso del Papa alla curia romana: il commento di Andrea Tornielli (Il Giornale)
VATICANO
Papa: a Natale Dio si fa bambino inerme, per essere liberamente accolto nel cuore dell’uomo
Benedetto XVI all’udienza generale ricorda l’origine storica della celebrazione del Natale. E’ a san Francesco che si deve “l’intensa atmosfera” di questa festa per la nascita del Bambino, nella quale “Dio viene senza armi, senza la forza, perché non intende conquistare dall’esterno”, ma accettato. “E’ alla luce del Natale che possiamo comprendere le parole di Gesù: Se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli”.
Città del Vaticano (AsiaNews)
Il Natale che ormai è vicino ci mostra Dio che si fa bambino, “viene senza armi, senza la forza, non intende conquistare l’uomo dall’esterno, ma essere liberamente da lui accolto nei nostri cuori e nel mondo”. Dio si fa bambino “per vincere la brama di possesso, la violenza”. E “il Natale ci doni nell’attività frenetica dei nostri giorni serena e profonda gioia per farci toccare la bonta di Dio e infonderci nuovo coraggio”. E’ l’augurio che Benedetto XVI ha rivolto ad alcune migliaia di persone presenti nell’aula Paolo VI per l’ultima udienza generale prima del Natale. Udienza segnata anche materialmente dal Natale, con l’albero e il presepe realizzati nell’aula (nella foto) e il suono di alcune cornamuse di un gruppo italiano.
La nascita di Gesù è stato il tema del quale il Papa ha parlato, a partire dalla sua origine storica. In origine, ha ricordato, l’anno liturgico era centrato “non sulla nascita, ma sulla risurrezione, sulla vittoria di Gesù sulla morte”. “E’ l’avvenimento su cui si fonda la fede cristiana”.
“Il primo a dire che Gesù nasce il 25 dicembre fu Ippolito di Roma, nel suo commento al Libro del profeta Daniele, scritto verso il 204”. Qualcuno nota, poi, che “in quel giorno si celebrava la festa della dedicazione del Tempio di Gerusalemme, istituita da Giuda Maccabeo nel 164 avanti Cristo. La coincidenza di date verrebbe allora a significare che con Gesù, apparso come luce di Dio nella notte, si realizza veramente la consacrazione del tempio, l’avvento di Dio su questa terra”. ”Nella cristianità la festa del Natale ha assunto una forma definita nel IV secolo, quando prese il posto della festa romana del ‘Sol invictus’, il sole invincibile; si mise così in evidenza che la nascita di Cristo è la vittoria della vera luce sulle tenebre del male e del peccato”.
Ma “l’intensa atmosfera del Natale - ha sottolineato il Papa - si è sviluppata nel Medio Evo grazie a san Francesco”. Il suo biografo, Tommaso da Celano, “racconta che celebrava con ineffabile premura il natale del Bambino Gesù e che la chiamava festa della feste”. Da questa visione del mistero dell’Incarnazione ebbe origine la rappresentazione del Natale a Greccio. “Ciò che animanva Francesco era il desiderio di sperimentare in maniera attuale l’evento della nascita e comunicare la gioia a tutti”. “Il presepe è la tradizione natalizia più bella”. “Greccio ha donato alla cristianità l’intensità e la bellezza della festa del Natale, e ha educato il popolo di Dio a coglierne il messaggio più autentico, il particolare calore, e ad amare ed adorare l’umanità di Cristo. Tale particolare approccio al Natale ha offerto alla fede cristiana una nuova dimensione. La Pasqua aveva concentrato l’attenzione sulla potenza di Dio che vince la morte, inaugura la vita nuova e insegna a sperare nel mondo che verrà. Con san Francesco e il suo presepe venivano messi in evidenza l’amore inerme di Dio, la sua umiltà e la sua benignità, che nell’Incarnazione del Verbo si manifesta agli uomini per insegnare un nuovo modo di vivere e di amare”.
Grazie a san Francesco, “il popolo cristiano ha potuto percepire che a Natale Dio è davvero diventato l’‘Emmanuele’, il Dio-con-noi, dal quale non ci separa alcuna barriera e alcuna lontananza. In quel Bambino, Dio è diventato così prossimo a ciascuno di noi, così vicino, che possiamo dargli del tu e intrattenere con lui un rapporto confidenziale di profondo affetto, così come facciamo con un neonato”.
Nel Natale, “Dio viene senza armi, senza la forza, perché non intende conquistare, per così dire, dall’esterno, ma intende piuttosto essere accolto dall’uomo nella libertà; Dio si fa bambino inerme per vincere la superbia, la violenza, la brama di possesso dell’uomo. In Gesù, Dio ha assunto questa condizione povera e disarmante per vincerci con l’amore e condurci alla nostra vera identità”.
La sua condizione di bambino, inoltre, “ci indica come possiamo incontrare Dio e godere della Sua presenza. E’ alla luce del Natale che possiamo comprendere le parole di Gesù: Se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Chi non ha capito il mistero del Natale, non ha capito l’elemento decisivo dell’esistenza cristiana. Chi non accoglie Gesù con cuore di bambino, non può entrare nel regno dei cieli: questo è quanto Francesco ha voluto ricordare alla cristianità del suo tempo e di tutti tempi, fino ad oggi. Preghiamo il Padre – ha concluso il Papa - perché conceda al nostro cuore quella semplicità che riconosce nel Bambino il Signore, proprio come fece Francesco”.
© Copyright AsiaNews
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento