martedì 23 marzo 2010

La profezia si autoavvererà? Amabile: «Lo scandalo pedofilia è pronto a scoppiare anche in Italia». Un caso negli anni Ottanta nella diocesi di Milano


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«Lo scandalo è pronto a scoppiare»

ROMA - Lo scandalo dei preti pedofili che ha travolto le Chiese europee, dall’Irlanda alla Germania, all’Austria, «sta per scoppiare anche in Italia, è solo questione di settimane».
Per Roberto Mirabile, presidente dell’Associazione antipedofilia “La Caramella buona”, è dunque solo questione di tempo, poco tempo, prima che, anche nel nostro Paese, si scoperchi il vaso degli abusi sessuali ai danni dei ragazzi nelle scuole religiose o nelle parrocchie.
Per Mirabile invece «il vero problema sono i vescovi che stanno zitti», che piuttosto che intervenire «spostano i responsabili degli abusi da una parrocchia all’altra».
Chi pur sapendo non ha denunciato, ha aggiunto il presidente dell’associazione, «dovrebbe essere condannato, prima dal diritto canonico, poi dalla nostra giustizia».
Proprio alla luce della lettera del Papa alle vittime irlandesi di sabato scorso, Mirabile ha rinnovato l’appello a Benedetto XVI a «rendere conto dell’operato di due suoi alti prelati, mons. Carlo Galli, decano di Legnano, e mons. Gino Reali, vescovo di Porto-Santa Rufina», nel caso di don Ruggero Conti, l’ex parroco di Selva Candida, alle porte di Roma, arrestato nel giugno del 2008 con l’accusa di aver abusato sessualmente di almeno sette giovani.
Secondo l’associazione e secondo alcune testimonianze emerse nel processo a carico del sacerdote, i due prelati erano stati informati del comportamento del prete da alcune delle sue presunte vittime (alcuni episodi, caduti in prescrizione, risalirebbero agli anni ‘80 in un oratorio di Legnano), ma poi non avrebbero dato seguito alle denunce dei ragazzi.

© Copyright Corriere Canadese, 23 marzo 2010

Proviamo a fare il gioco delle agenzie e dei giornali.
Legnano si trova nell'arcidiocesi di Milano.
Il cardinale Carlo Maria Martini e' stato arcivescovo dal 1980 al 2002.
Porto-Santa Rufina e' invece sede suffraganea della diocesi di Roma.
Anche qui silenzio sul Vicario di Roma.
Addirittura si rende conto al Papa, eletto nel 2005, di rendere conto dell'operato dei due vescovi citati.
Strano che i giornaloni chiamino in causa due prelati "minori" e non i loro diretti superiori.
Perche' non usano lo stesso metro con la diocesi di Monaco e Frisinga?
E' ovvio che sono convinta dell'assoluta estraneita' dei cardinali interessati. Noto semplicemente la politica dei "due pesi e due misure" dei giornali italiani, e non solo!

R.

4 commenti:

Maria R. ha detto...

Per me il gol è già in porto, i giornali potrebbero anche finire di far finta di stupirci con la promessa di "effetti speciali".

sonny ha detto...

Buongiorno Raffaella. Tanti anni fa un presidente di una squadra di calcio di serie A era diventato famoso per questa frase: " Al mondo c'è chi può e chi non può. Io può". Direi in estrema sintesi che il Papa fa parte di quelli che "non può". Buona giornata.

Raffaella ha detto...

Concordo con entrambe, care amiche.
Forza, giornaloni!
R.

Maria R. ha detto...

A parte che volevo dire che il gol fosse in portA e non in porto (si vede che pensavo al mare!), mi associo a sonny, aggiungendo che, per fortuna nostra, il Papa non può per la mentalità gretta e materialista di alcuni, ma siamo in tanti a seguirlo, anche se poi ci prendono per antiquati (ah, come vado orgogliosa di questa "antichità"!)
E cmq c'è da dire che è ovvio (vista la natura umana, anche nel clero, dove non ci sono solo santi!), che qualcosa sia stato occultato anche da noi, solo che ora (casualmente...) verrà fuori tutto in una botta sola!
Io ho l'elmetto parato da un pezzo, alla prima sassata, me lo metto sulla capoccia!