lunedì 22 marzo 2010

Pedofilia, la svolta decisa della Chiesa è partita proprio da Benedetto XVI quando era cardinale e ancor più ora come Papa (Campomori)


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Il Papa all'Angelus: "Cari amici, impariamo dal Signore Gesù a non giudicare e a non condannare il prossimo" (Izzo)

Il Papa: "Cari amici, impariamo dal Signore Gesù a non giudicare e a non condannare il prossimo. Impariamo ad essere intransigenti con il peccato – a partire dal nostro! – e indulgenti con le persone" (Angelus)

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IL TESTO DELLA LETTERA DEL SANTO PADRE AI CATTOLICI D'IRLANDA

LETTERA PASTORALE DEL SANTO PADRE AI CATTOLICI D'IRLANDA: LO SPECIALE DEL BLOG

Su segnalazione di Elisabetta, che ha setacciato in lungo ed in largo il web, leggiamo l'articolo citato dall'Agi :-)

SCANDALO ABUSI

La svolta decisa

La Chiesa è uscita dal silenzio: e la società?

Evaristo Campomori

Se guardiamo indietro nella nostra vita, è difficile non trovare il ricordo di un incontro con uno o più sacerdoti che hanno lasciato un segno dentro di noi, facendoci incontrare quel Gesù che loro stessi avevano già incontrato. Per qualcuno è stata la svolta della propria vita, per altri è rimasta la nostalgia di un passo mai compiuto o una ricerca ancora in atto. Certo, ne abbiamo conosciuti tanti altri, con i loro pregi e i loro difetti. Ma per poco che si conosca il Vangelo non ci vuol molto a capire che le debolezze e i tradimenti degli apostoli sono anche i nostri. Eppure è su quegli uomini fragili che Gesù ha costruito la sua Chiesa.
In questi giorni un’onda mediatica sembra voler colpire tutto e tutti, mettendo ad esempio insieme le drammatiche perversioni di alcuni preti con le diffuse punizioni corporali che erano tipiche di una mentalità educativa di un tempo. A volte si ha l’impressione di un attacco frontale all’intera Chiesa. Per altri è l’occasione per riproporre il matrimonio dei sacerdoti visto come rimedio alla pedofilia, come se non si sapesse che il maggior numero di episodi di violenza sui minori avviene proprio in famiglia e per opera di persone sposate.
E non a caso Benedetto XVI ha ribadito «il valore del sacro celibato, segno della consacrazione con cuore indiviso al Signore e alle ’cose del Signore’, espressione del dono di sé a Dio e agli uomini».
Non si può comunque nascondere che, di fronte alla gravità di episodi che in questi ultimi cinquanta anni hanno turbato varie nazioni, vi è stata una debolezza di non poche diocesi che di fronte a questi drammi a sfondo sessuale hanno scelto di lavare i panni sporchi in casa, un metodo anche questo molto diffuso nella società civile, ma che ha minato la fiducia di chi a quelle Chiese si affidava.
La svolta decisa della Chiesa è partita proprio da Benedetto XVI quando era collaboratore di Giovanni Paolo II e ancor più ora come Papa.
Non solo ha squarciato questo velo di omertà, ma, indicendo l’Anno Sacerdotale, ha inteso "promuovere l’impegno d’interiore rinnovamento di tutti i sacerdoti per una loro più forte ed incisiva testimonianza evangelica nel mondo di oggi". Pochi giorni fa il Papa è tornato sulla figura del sacerdote: «Pericolosi riduzionismi hanno presentato il sacerdote quasi come un ’operatore sociale’...I fedeli laici troveranno in tante altre persone ciò di cui hanno bisogno, ma solo nel sacerdote potranno trovare quella Parola di Dio che deve essere sempre sulle sue labbra».

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5 commenti:

Anonimo ha detto...

Questo Santo Padre si è esposto in prima persona per stigmatizzare prima, e risolvere poi, lo spinoso problema dei "preti pedofili o immorali". Grande onore al merito!
Una riflessione "razionale" però si impone: perché la Chiesa è spesso (quasi sempre)in ritardo nel percepire i problemi del tempo? Senza l'uscita papale, probabilmente tutto sarebbe rimasto avvolto nella nebbia ancora per anni. I Vescovi devono capire che nascondendo le malefatte dei religiosi (ufficialmente per sperare di redimerli cristianamente)non fanno alcun servizio alla Chiesa, ma incancreniscono le devianze, che prima o dopo comunque vengono a galla, e quando emergono i fedeli, inorriditi, si allontanano da coloro che predicano bene il Vangelo di Cristo, ma poi distruggono la predicazione, con esempi di vita ignominosi. Roba da inferno, senza attenuanti!

Anonimo ha detto...

anche il governo italiano si sveglia e solidarizza con il Papa. Titolone su corrierone.
Alessia

gemma ha detto...

dopo che per giorni i suoi tg e tg com ci hanno sguazzato come altri, anche sulle sventure del fratello, ora il cavaliere si sveglia e solidarizza?
Ci consenta......

euge ha detto...

Brava gemma! Mi hai tolto le parole di bocca! .............. cioè dalla tastiera hehehehehe!

gemma ha detto...

la società non ha alcun interesse ad uscire dal silenzio, nè ad analizzare i suoi mali. A tutto col tempo c'è assuefazione. C'è gente che sotto traccia dice che fare certe cose con ragazzini consenzienti non è cosa poi così deprecabile. Il tempo dell'infanzia è di fatto sempre più ristretto e le bambole vengono presto sostituite con l'imitazione delle vite degli adulti. La pubblicità rimanda continuamente a donnine e omini in miniatura, truccati e agghindati. La pedofilia in famiglia o da parte di amici ed educatori così come il turismo sessuale a discapito dei bambini purtroppo non si debelleranno con l'eliminazione del celibato sacerdotale, nè della chiesa intera. Se ne facciano una ragione gli analizzatori del problema a senso unico. I bambini vengono costantemente violati e non solo dal punto di vista sessuale. In questi giorni un bambino di otto mesi è stato ucciso non si sa bene da chi, tanto era impegnato chi doveva curarsi di lui a farsi di cocaina. Ma su tutto questo non fa comodo interrogarsi troppo perchè non piacerebbero le risposte