sabato 3 aprile 2010

Gli avvenimenti degli ultimi giorni e delle ultime ore nello straordinario commento di Salvatore Izzo (grazie di cuore!)


Vedi anche:

Nuove accuse al Papa, stavolta dall'Arizona

La curia di Milano contrattacca: «Nessun abuso è stato coperto» (Tornielli)

L'istruttiva intervista di Galeazzi a Di Segni (La Stampa)

Padre Lombardi: il paragone con l’antisemitismo non è la linea della Chiesa (Radio Vaticana)

Benedetto XVI ripercorre la «Via della Croce» (Marco Neri)

Preti pedofili, la mano leggera di Wojtyla, il pugno duro di Ratzinger. Benedetto XVI rischia di pagare per colpe altrui. Durissimo speciale di Ingrao

Padre Cantalamessa cita la lettera di un suo amico ebreo. Insorge il mondo ebraico, gravissimo attacco al Santo Padre

Il Papa: "I nostri insuccessi, le nostre delusioni, le nostre amarezze che sembrano segnare il crollo di tutto sono illuminate dalla speranza. L'atto di amore della croce viene confermato dal Padre e la luce sfolgorante della Risurrezione tutto avvolge e trasforma. Dal tradimento può nascere l'amicizia, dal rinnegamento il perdono, dall'odio l'amore" (Parole al termine della Via Crucis)

Preghiamo per il Santo Padre perchè a sofferenze ed attacchi si aggiungeranno altre sofferenze ed attacchi

Il Papa: Speriamo oltre le difficoltà che sembrano far crollare tutto

Il Papa al Colosseo: cinque anni fa denunciò la "sporcizia" nella Chiesa

Il vescovo di Pittsburgh, David Zubik ha denunciato, in un'omelia appassionata, la furia dei media contro Benedetto XVI. Standing ovation dei fedeli

Pedofilia, la curia di Milano: "Non abbiamo mai coperto abusi"

La solidarietà degli intellettuali francesi con le vittime e con il Papa: "Invitiamo i mass media a un'etica di responsabilità"

"Campagna contro il NYT" di Fr Longenecker

Padre Cantalamessa: “Abbiamo un grande Sommo Sacerdote". Predica del Venerdì Santo 2010 nella Basilica di S. Pietro

E se il Papa si dimettesse? Sarebbe rieletto dopo due settimane in un nuovo Conclave (Register) :-)

Card. Martini: Le accuse lanciate contro il Papa in questi giorni sono ignobili e false (Valente)

Siamo all'apoteosi! La Pravda (!) difende la Chiesa Cattolica ed il Papa dagli attacchi ingiustificati dei media (è la fine della stampa occidentale?)

Tra i sodali dell’indegno Maciel siamo al “si salvi chi può” (Magister)

Il duro attacco del card. Vingt-Trois ai mass media per gli oltraggi al Papa

La verità scomoda sul caso Maciel: il card. Ratzinger sfidò la curia romana ai massimi livelli e riaprì il processo (Molinari)

Le balle degli altri. Ecco parole e numeri che la chiesa dovrebbe utilizzare per smontare gli attacchi della stampa contro il Vaticano (George Weigel)

José Manuel Vidal chiede a Papa Benedetto di offrirsi come "capro espiatorio" per tutti i Papi precedenti

Dopo il politicamente corretto, il mediaticamente corretto ed il religiosamente corretto si fa strada un'altra categoria: il papalinamente corretto!

E' paradossale che a pagare per tutte le omertà e le coperture del passato sia ancora Joseph Ratzinger (D'Andrea). Monumentale!

C’è un giudice (ecclesiale) a Milwaukee. Il vicario dell’arcidiocesi accusa, con prove, la sciatteria del NYT (Rodari)

L'IGNOBILE CAMPAGNA CONTRO BENEDETTO XVI, IL PAPA CHE PIU' DI OGNI ALTRO HA COMBATTUTO LA PEDOFILIA NELLA CHIESA: LO SPECIALE DEL BLOG

Riceviamo e con grandissimo piacere e vera e profonda gratitudine pubblichiamo questo commento di Salvatore Izzo scritto per il nostro blog.
Non so davvero come ringraziarLa, carissimo dottor Izzo, per la grande umanita' e la professionalita' che traspare da ogni Suo intervento.
Io ed il blog ricambiamo gli auguri di Buona Pasqua
:-)
Raffaella

Cara Raffaella,

quel che e' accaduto ieri sera e' davvero emblematico.
Le parole del predicatore Cantalamessa sono state utilizzate per creare una polemica che e' fuori dalla realta'.
L'accostamento tra antisemitismo e cristianofobia fatto da un suo amico ebreo sara' anche politicamente scorretto ma cio' nonostante e' del tutto fondato. Guardiamo a quel che succede in Iraq e in India, e chiediamoci cosa muove in Occidente la campagna mediatica in atto contro il Papa e la Chiesa. La cristianofobia esiste purtroppo e lo stiamo vedendo, anche se non deve spaventarci: ai suoi seguaci Gesu' aveva preventivato che avrebbero detto di loro ogni sorta di falsita', e lui stesso alla fine e' stato riconosciuto Re dei Giudei solo da un cartello inchiodato sul patibolo, cosa dobbiamo aspettarci di diverso? Il successo mondano e la pubblica considerazione assai raramente accompagnano l'annuncio senza sconti della Verita' (anche se non c'e' nulla di male nell'augurarsi che la vita degli innocenti sia tutelata e la Chiesa possa porgere il suo annuncio in condizioni di liberta'. E dunque e' lecito anche rallegrarsi se chi viene eletto dai cittadini fa promesse in questa direzione, sperando che poi le mantenga: e' un altra questione ma non posso non notare che in Italia la solidarieta' al Papa e alla Chiesa e' arrivata solo da una parte).
La precisazione di padre Lombardi - che non ha affatto criticato Cantalamessa ma solo spiegato quali erano le sue vere intenzioni - ieri sera era pero' un atto dovuto, perche' l'unicita' della Shoah e' un valore al quale non possiamo non inchinarci: doveva ribadire questo e chiarire che il religioso non intendeva metterla in dubbio e che in ogni caso quell'omelia non e' un testo che impegna la Santa Sede.
Inoltre il portavoce vaticano non poteva non rispondere alle richieste di chiarimenti che venivano dal mondo ebraico, con il quale la Chiesa vuole mantenere aperto il dialogo, e dai media che gli sono tradizionalemente vicini, come il NYT. Certo, appena poche ore prima, la Radio Vaticana aveva replicato con veemenza alle inchieste di questo stesso quotidiano accusandolo di inescusabile superficialita' se non di malafede. Questi rilievi restano validi e Lombardi non ha arretrato riguardo alla verita' calpestata nei giorni scorsi dal NYT. Ma ha testimoniato che noi cristiani dobbiamo saper porgere l'altra guancia (se chiudiamo il Vangelo in un cassetto di cosa stiamo parlando?). E la linea di parlare con tutti e' coerente: Gesu' ci ha detto anche che la verita' dobbiamo proclamarla dai tetti. Ed e' anche intelligente: non si puo' non rispondere a un giornale che e' letto - nelle edizioni cartacee e in quelle online - da milioni di persone. Il breve discorso di ieri sera al termine della Via Crucis, del resto, era chiarissimo sul fatto che solo l'amore puo' cambiare il mondo. Se ci crediamo non possiamo chiuderci nell'orgoglio ferito dalle offese.
Resta l'amarezza che questo grande Papa si sia ancora una volta speso con commovente generosita' nel rito del Colosseo e i media alla fine abbiano dato spazio solo alla solita stucchevole polemica su una frase che non metteva affatto in dubbio l'unicita' della Shoah, come invece si e' voluto far credere. Ma questa amarezza, come ogni sofferenza umana, potra' dissolversi oggi nella luce della Risurrezione, ci ha detto Benedetto XVI.
E restando sul piano di considerazioni puramente umane, forse non tutto il male viene per nuocere: io credo che questo episodio potra' aprire gli occhi a molti che non vedevano la strumentalita' della campagna mediatica sugli abusi. Tanti indizi ci dicono di una divaricazione tra la linea dei media e l'opinione pubblica che dovrebbero interpretare.
E la palese incongruenza tra le parole di Cantalamessa e le reazioni fara' riflettere. Cosi' come gli attacchi vergognosi dei giorni scorsi hanno forse aperto gli occhi a tanti che all'interno della Chiesa erano tiepidi verso il Pontefice e i suoi sforzi in difesa della verita' e della dignita' umana brutalizzate dai pedofili ma anche in mille altri modi.
Penso al card. Martini e a interi episcopati che sembravano chiamarsi fuori, certamente non alla vituperatissima Curia Romana che a cinque anni dall'elezione del Papa appare oggi piu' compatta e docile (e proprio per questo e' fatta anch'essa oggetto di accuse ingiuste).
Alla fine io penso davvero che - come ebbe a dire sabato scorso Lombardi - dalla grande sofferenza di questa prova il ministero petrino uscira' rafforzato. E la parola di Benedetto XVI avra' piu' ascolto. Dio sa quanto tutto il mondo abbia bisogno di un tale autorevole faro: dobbiamo pregare che ce lo conservi.

Tanti auguri di buona Pasqua

Salvatore Izzo

11 commenti:

euge ha detto...

Grazie di cuore Dott. Izzo.

mariateresa ha detto...

grazie

Anonimo ha detto...

Concordo col Dott.Izzo su tutto. La Chiesa uscirà rafforzata da questa prova non solo da un punto di vista spirituale, ma anche "politico". Grazie a BXVI, infatti, la figura del Papa si stà affermando quale unico Capo della Chiesa, riconducendo così all'ovile le Chiese nazionali, troppo spesso riottose e ribelli. Quanto ai rapporti con gli ebrei, è giusto cercare di preservarli, ma non a costo di tradire la verità. E' vero che loro hanno in mano i luoghi santi e dispongono di molte ruspe, come spesso ci fanno vedere i telegiornali, ma la terra è terra ovunque e Dio è onnipresente.

Anonimo ha detto...

Il nuovo sinedrio insediato al NYT ha pronunciato ancora una volta il suo verdetto: ora come 2000 anni fa gli ebrei si scagliano contro l'agnello. Benedetto oggi, a duemila anni dallo "scandalo" del Golgota, è veramente e totalmente "alter Christus".
Aspettiamo anche noi in preghiera l'alba del Terzo Giorno.
Auguri di una serena Pasqua a tutti.
Maria

Il papa è il mio padre spirituale ha detto...

Quale grande dono Cristo ci ha fatto donandoci il papato, guida spirituale dell'uomo di buona volontà nel cammino nella storia: questo papa e qualsiasi papa (certo, io per quello attuale ho un amore particolare, però penso che ciò avvenga anche perchè Benedetto XVI è quello che io devo ascoltare oggi)!
Dio ci ha dato il papa adatto ed adeguato alla lotta del momento storico contro Satana!
Lode a Cristo, il Dio Vivente, che opera e accompagna l'umanità nella Storia!

Fabiola ha detto...

Eppure io non sono così convinta che "ci si debba inchinare all'unicità della Shoah": persino qualche ebreo è d'accordo con me. Anche sul Foglio di oggi Giorgio Israel è critico sull'"ontologia di un Olocausto di cui si dichiara l'assoluta unicità".
Tra l'altro questa pretesa ebraica di fronte alla Shoah è valsa anche, al di là dell'intenzione, a oscurare e banalizzare altre "catastrofi" (vedi il Gulag staliniano, il genocidio armeno e l'immane martirio cristiano del ventesimo secolo).
Ciò non toglie, ovviamente, che padre Cantalamessa non abbia assolutamente istituito un paragone con la Shoah.
Mi piacerebbe solo che i fratelli ebrei si accorgessero che coloro che si profondono in riconoscimenti chiassosi dell'insuperabilità inassimilabile della Shoah ebraica sono, spesso, gli stessi che ripropongono un "antisemitismo" moderno mascherato, contro Israele. E' la vecchia storia che gli ebrei "buoni" sono quelli morti, un po' come i Papi.

Anonimo ha detto...

Cara Fabiola. Quella supposta "unicità" è la loro arma più potente. Non permetteranno mai che venga discussa.

sonny ha detto...

Grazie dott. Izzo, che Dio la benedica. Tanti auguri.

gemma ha detto...

grazie di tutto al dott. Izzo, per il suo lavoro sempre onesto. Buona Pasqua

Anonimo ha detto...

"l'unicita' della Shoah e' un valore al quale non possiamo non inchinarci"?

ma non era il Sacrificio di Cristo l'"unico" ?

son queste perfide insinuazioni (sostituzioni?) che mi fanno dubitare di certi commentatori

Anonimo ha detto...

Un cattolico non può certamente negare che sei milioni di ebrei siano stati assassinati. E deve ammettere che ciò è accaduto anche a causa dell'insegnamento del disprezzo nei confronti degli ebrei, durato per secoli, che ha vanificato persino gli sforzi della Santa Sede per impedire il loro genocidio.

Ma da qui a ritenere che per la Chiesa la tesi della "unicità della Shoa" sia un dogma, ce ne corre. Il conformismo è una gran brutta piaga, e i vaticanisti e i prelati non ne sono immuni